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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Acqua
Scrivi:
“Tuttavia sono sempre più convinta che la fisiologia incida in modo preponderante su certi nostri comportamenti e “deviazioni”
Di primo acchito direi che siamo molto lontani nelle nostre visioni, o forse no, non lo siamo ed è solo una questione di luce, di quale aspetto di un sistema complesso risulta piu’ luminoso, questione di percezione soggettiva.
Percezione che tendiamo naturalmente ed inconsciamente ad autoalimentare: siamo portati a notare quello che stiamo già cercando. Piu’ che benvenuti quindi i confronti che aiutano ad aumentare lo spettro di quello che vediamo.
Ciao
PS
Felice di sentirti in un periodo positivo, dove il rischio di esondazione è sceso
Ciao Rossana
Sai al di la di quanto si (e ci si) racconta, insomma a parità di “””realtà dei fatti””” il mio discorso era incentrato da quanto conta come li si percepisce?
Prendiamo un esempio lontano dall’argomento amore:Parliamo di lavoro.
Lo stesso lavoro puo’ essere percepito e vissuto in maniera profondamente diversa da due persone.
Possono avere la stessa funzione,le stesse responsabilità e mansioni ma per una puo’ essere il lavoro sempre sognato, per un altro una noioso routine.
Per questo resto perplesso quando vedo giudizi assoluti su situazioni relative
Ciao
Mi hanno cassato un bel commento sul tuo carisma, per cui, Baddu, immaginane i contenuti. Se riesci.
Adam “Lo stesso lavoro puo’ essere percepito e vissuto in maniera profondamente diversa da due persone…”
Mi hanno cancellato un bel post riguardante la tua visione delle cose, ma perdonami, non è ovvio che ognuno “veda” una situazione secondo la propria interpretazione? Questo però non toglie che il senso ultimo di quella visione abbia un nocciolo “oggettivo”. Nel caso del lavoro è lo scopo finale, che con quella azione dovrà creare un prodotto che dovrà avere SOLO certe caratteristiche funzionali. Nel caso di un rapporto sentimentale è l’amore vero, che immagino -comunque sentito- si vorrebbe per sempre, o no? Oppure c’è chi da innamorato lo pensa già a tempo?
Mi sembra logico che ognuno pensi la propria storia come “unica”, ma se mi permetti un parallelismo con la musica che tu ami tanto, si tratta pur sempre dello stesso spartito, anche se è suonato da differenti musicisti, e con strumenti diversi.
Qui si trattava di collocare la situazione di Acqua in una condizione nella quale bene o male ci siamo trovati tutti, dove la musica è sempre quella scritta dalla Natura e dove cambiano, come dicevo, solo strumenti e suonatori.
La differenza la fa il passaggio alla “composizione”, e non la pur buona esecuzione di un pezzo scritto dall’istinto; quando cioè avviene il passaggio alla fase “poietica” di un amore, con la “scrittura” di questo che si fa SOLO a quattro mani.
Ecco perchè ci sono tanti “esecutori” e pochissimi “autori”, d’amore. Cià vo.
Adam,
per me è tutta, sempre, una questione di percezioni soggettive, “che tendiamo naturalmente ed inconsciamente ad autoalimentare” essendo “portati a notare quello che stiamo già cercando.”
ottimo l’esempio del lavoro. accade così anche con le letture (si capta quasi soltanto quello che già eravamo predisposti a captare, in base alla personale visione elaborata dall’insieme delle nostre indoli, conoscenze ed esperienze).
“Percepire” da assetati di vedere un’oasi tramite un miraggio non non ci farà dissetare come trovarla davvero. Si può percepire quello che si vuole, come e quando lo si vuole, ma la realtà prima o poi si farà viva, non si sfugge. E le realtà oggettive esistono eccome, altrimenti nel caso specifico non ci sia accorgerebbe di aver preso delle topiche quando finisce la fase “passionale” e ti accorgi che la realtà non è quella che “percepivi”, come spessissimo accade. Se si è percepita quella vera si va avanti, si cresce, altrimenti si va a percepire altri miraggi, ma si resta pur sempre a bocca “asciutta”, e magari si finisce per voler credere di aver pure bevuto all’immaginaria “font de l’amour pure”.
Dottore, il commento sul beddu lo ho immaginato ed è da qualche ora che mi rotolo dalle risate. Ma il massimo è la frase del de cuius: “Io vedo che blateri blateri ma alla fine sono sempre nei tuoi pensieri. Povero”.
È di chiara e divertente matrice piddina. Il de cuius parla per luoghi comuni, è il classico tipo che a capodanno tira fuori lo spumante e dice: “Ehm ehm, è ora di stappare lo spumante”, mentre tutti gli altri convitati da una buona mezz’oretta (come direbbe il beddu, aggiungendo: “Gnif gnif”, che non so che ca##o voglia dire, ma il personaggio è ormai questo) si stanno abbandonando ai piaceri della carne. Senza lenticchie.
Mamma mia Golem: con tutti questi discorsi mi hai fatto venire di nuovo una SSSeeeeteeeee…
Adam ti rispondo domani con calma dopo che avrò ri-testato le mie “percezioni” D-iaboliche.
Quello che mi disturba, Professore, è che arriviamo da esperienze del calibro del Toponomasta e dell’Enigmista Molesto -che appunto meritano la maiuscola- e siamo ridotti a doverci accontentare di un carismatico minuscolo come Baddu. Saranno pure tempi duri, dove vediamo le nuove classi dirigenti, politiche e non, denunciare la provenienza piddina dai frequenti insuccessi che collezionano, e scopriamo che la degenerazione si è estesa anche ai fessi. Alchè mi chiedo se, nel caso di specie, essere più fesso dei fessi che lo hanno preceduto è un peggioramento o, al contrario, un miglioramento in termini di fessaggine. Io sinceramente propendo per la seconda ipotesi. In tal caso si spiegherebbe, quasi metaforicamente, la simpatica caratteristica del nostro eroe, che è quella di viaggiare contromano nelle autostrade della mente, ma sempre convinto di sentirsi nella corsia giusta. Come direbbe il cinese Xi -domani ospite di Mattarella- se glielo chiedessero, sotto questo aspetto il carismatico è un glande, non c’è niente da dire.
Golem, siamo agli antipodi
Il tuo amore vero dura per sempre proprio perchè è Amore Vero, maiuscole d’obbligo, metro di misura di tutti gli amori altrui da squalificare o certificare secondo il tuo metro di giudizio.
Puo finire? Assolutamente no, altrimenti non sarebbe Vero.
Il mio amore è mortale, delicato, intimo ed anche esposto al rischio dei cambiamenti, mai scontato.
Questa sua mortalità mi porta consapevolezza, questa consapevolezza mi porta a viverlo con pienezza e gioia da molto, molto tempo.
Sarà per sempre? forse ma rispetto troppo me,lei e noi per togliergli quell’umana mortalità che ne da un senso.
—-
Scrivi: “Adam —/— Mi hanno cancellato un bel post riguardante la tua visione delle cose, ”
Siamo agli antipodi, in tutto, mi disturba pensare che il tuo intervento in un colloquio cosi pacato e piacevole come quello che sto avendo con Acqua e Rossana sia stato cassato dai moderatori, conosco l’aggressività dei tuoi interventi quanto la discussione non si incanala nelle direzione che vuoi: e non mi interessa.
Come scritto ad Acqua, spesso scompaio anche perchè annoiato dalle zuffe tra utenti, l’ultima cosa che voglio è farne parte.
Se puoi, Ignorami e continua pure giosamente a litigare con JJbad, e i mille altri vecchi o nuovi venuti,anche in questo caso un nocciolo comune c’è, vi è una costanza in queste zuffe: la tua presenza.
Perchè mai dovrei ignorarti Adam, quando anche tu sei una conferma di quello che penso, non rendendoti conto che il mio atteggiamento appare aggressivo solo a tipi come te e affini a te. Guarda Acqua, nonostante sia la regina dell’illusione amorosa non si è mai sentita “aggredita”, semplicemente perchè capisce che le mie osservazioni non vogliono far emergere un tipo di rapporto verso un altro, ma solo mettere in evidenza quegli elementi che non dovrebbero essere confusi con l’amore…vero. Le “cassazioni” sono chiaramente richieste da chi si sente chiamato in causa inopinatamente, perchè se avessi potuto leggere in maniera non prevenuta quello che avevo scritto, avresti capito che non aveva lo scopo di fare confronti che nessuno vuol fare, ma che tuttavia qualcuno vede, forse perchè dico delle, seppure generiche, scomode verità. Ma questo dovrebbe essere lo scopo di una discussione, e non quello di un salotto di sodali dove se la contano tra loro per confortarsi. Come dicevi tu, in tante occasioni si cerca solo quello che ci fa gioco, ma se emerge qualcosa che quel gioco lo potrebbe invalidare si cerca di negarlo in qualche modo. Se credi posso mantenere gli stessi concetti cambiando solo la mia prosa, rendendola più “potabile” ai palati da “netiquette” come il tuo, ma sarebbe solo un’operazione ipocrita. Tutti gli amori sono mortali, l’ho scritto, ma se sono veri non possono finire in vita, cerca di capire il perchè senza sentirti “offeso” da quello che sostengo>>>