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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“Non sono sicura che lei sarebbe del tutto guarita se il Portoghese fosse rimasto potenzialmente a sua “portata di mano”.”
io penso che sarebbe “guarita” anche più velocemente. io a differenza di Sally avevo avuto modo di avere una vera e propria storia con il mio, di “portoghese”, con tanto di amici e parenti al seguito, e avevo potuto osservare questo personaggio senza i filtri dell’ idealizzazione, in tutta la sua miseria umana e in tutto il suo enorme vuoto. ti assicuro che in seguito non ho più provato assolutamente nulla per lui, se non biasimo e compassione che con il tempo hanno lasciato il posto alla più totale indifferenza.
Penso che per Sally sarebbe accaduto lo stesso.
Oddio…che bello che sei. Non ce la faccio più a restare immobile a guardarti così, con la testa tra le mani, come se fossi un’opera d’arte in vetrina. Ho bisogno di sfiorarti per trasmetterti questa energia.
Io mi voglio proprio fare del male, mi sembra di girare la lama del coltello dentro questa piaga. Non devo più sentire la tua voce, né guardarti negli occhi, mi vengono le vertigini. Tanto per cominciare, come ti ho detto, dopo vado a smaltire in piscina. In realtà spero tanto un giorno di vederti lì da solo: dai lo so che hai capito, ti supplico, fammi ‘sto regalo solo per una volta.
Ho cercato di fare una corsa olimpica e di le salire le scale dell’ufficio alla massima velocità per calmarmi, ma non è stato sufficiente. Sento che questa euforia mi fa star male, ma la desidero fortemente… E tu, ignaro, te ne stai lì, come se niente fosse, mentre dentro di scatena l’uragano che potrebbe travolgerti da un momento all’altro.
No Acqua, capisco sin troppo bene la tua situazione per non dirti tra le righe nient’altro che quello che leggi nei normali intervalli. Quando scrivi “Non ce la faccio più a restare immobile a guardarti così, con la testa tra le mani, come se fossi un’opera d’arte in vetrina. Ho bisogno di sfiorarti per trasmetterti questa energia”, non posso non tenere conto che priva come sei della necessaria lucidità, la tua è una condizione di cui sei vittima e non causa.
Sally non potrebbe darti nessun aiuto, anche perchè il cambiamento in lei è avvenuto quasi di colpo, ma dopo oltre due anni e mezzo di “analisi” alla quale io ho partecipato come sai, e come solo in minima parte sto facendo con te. Ma lei, dopo la scoperta da parte mia di quel mondo onirico nel quale viveva una parte di sè, ha “accettato” di discuterne con me, affrontando tutto l’iter che sai, e che ha messo in luce tante lacune del rapporto che pure esistevano pensando che fossero utili proprio al rapporto e al quieto vivere, quando invece lo stavano logorando.
E’ ovvio che si sarà chiesta a chi tenesse “realmente”, prima di affrontare quella che si è rivelato un percorso difficile per la ricerca di quella identità sentimentale, durante il quale in almeno un paio di occasioni si è arrivati vicino alla rottura definitiva. Come stai sperimentando sulla tua pelle non è facile abbandonare certe “comfort zone” dove le cose le facciamo andare come ci piacerebbe che andassero, anche se si tratta solo di fantasie.
Ciao
MG hai letto bene quello che sarebbe potuto succedere a Sally. Ma come sai sono serviti quasi tre anni per staccarla dal suo “meraviglioso mondo di Amèlie”. C’è chi non solo non può farne a meno, ma ci vive anche tutta la vita, e alla fine pensa di aver vissuto davvero quello che ha sognato. Quando la realtà è carente ci si masturba con la fantasia.
Bye Pentesilea
Grazie a tutti per la comprensione. Addirittura sono riuscita a farmi dare un suggerimento carino anche da Esther…MaryG il punto è che devo trovare il modo di smontare questa idealizzazione spinta che è sostenuta anche da questa mia tensione verso il fascino del proibito. Dovrei semplicemente considerare normale il fatto di provare attrazione per lui e rivolgere le mie attenzioni anche ad altri che chimicamente mi attraggono. È la mia nuova teoria dello “sminuzzamento” del desiderio su più soggetti esterni, al fine di “vaporizzarlo” e renderlo inconsistente e impalpabile.
Va be’, n’ se po legge Acqua, soprattutto se si nota che il poema amoroso lo ha scritto alle 9:53 del mattino. N’amo bene!
@Acqua
Capisco l’emergenza di tamponare quella che è ormai l’ossessione D ma non farlo a discapito di spostare il focus sulla situazione piu’ importante e forse scatenante: la dissintonia con tuo marito.
Personalmente, visto da fuori, anche il parallelo che fai con Sally non mi sembra completamente a fuoco: fantasmi portoghesi e teorie sull’amore o meno, nel loro caso, io credo che l’elemento virtuoso sia stata la volontà di entrambi i coniugi di confrontarsi e dialogare, un lungo confronto (3anni se ricordo bene) sfociato in una ritrovata sintonia e condivisione delle visioni di presente e futuro.
Ecco,credo sia questo il punto focale e fondamentale, non tanto quanto sia stata la loro conclusione (amore vs ammore,etc etc etc ) ma quanto l’averla condivisa.
Tant’è che anche se paradossalmente nei tre anni di dialogo fossero giunti a conclusioni completamente diverse da quella raggiunta, magari persino diametralmente opposte,credo che se questo avesse portato al ritrovamento di una sintonia di coppia ed alla condivisione della visione del futuro, saremmo comunque di fronte ad una coppia salda e felice
Insomma: Fai sport, confrontati con altri,cerca consigli esterni,combatti l’ossessione, tutto quello che vuoi (ed il suo contrario) per tamponare l’emergenza D, ma non dimenticare anche di andare alla fonte.
Ciao
In effetti Adam ha posto l’attenzione sulla comunicazione, che molti danno per scontata ma che scontata non è, almeno per quanto riguarda quei “segreti” di molte donne (e non solo), che qualcuna di queste insiste a ritenere della sola competenza di un “propio me” che potrebbe restare segreto al partner. Questo apparentemente lecito comportamento, nove volte su dieci porta a un “vuoto” comunicativo nella coppia che presto o tardi darà i suoi infausti risultati, con “sorprese” che poi sono difficili da chiarire -ammesso che si abbia voglia di farlo- nel momento in cui non ci si sente capiti, quando forse siamo noi stessi a non esserci fatti conoscere.
Non è un caso che donne e uomini cerchino a un certo punto “soddisfazioni” esterne ritenendo appunto che l’altro “non mi capisce più”.
Parlando della mia esperienza diretta, malgrado l’apparente “serenità” familiare si stava allargando proprio quel baratro nel quale stava precipitando il rapporto di base, cioè quello amoroso, anche a causa di pregiudizi da parte di entrambi che si rifacevano a una idea del matrimonio forse mutuata da quello genitoriale e dai…film, non avendo altri esempi a cui rifarsi. Lo sforzo è stato proprio quello di uscire da schemi “generici” cercando di trovare il “nostro” menage.
Quello che ha prodotto il duro ma onesto confronto sulla nostra relazione, è stata la scoperta di quegli aspetti illusori sull’amore che lo “guidavano” verso obiettivi irreali. E da lì che è iniziata la vera “costruzione”
Adam, lo so che devo mantenere il focus “dentro” e non “fuori” la mia relazione per provare a sanare alle radici questa situazione di sfasamento e conflitto. Mi rendo conto che solo un dialogo sincero e costruttivo con mio marito può portare ad una risoluzione in positivo o in negativo del nostro rapporto. A volte cerco di iniziare un discorso con lui, ma questo spesso viene deviato oppure le mie parole sono fraintese. Lui si sente sempre accusato da me (anche se ti assicuro che cerco di essere obbiettiva) e dice che è inutile discutere con me perché io tanto voglio sempre avere ragione. Nel caso di Sally è stato Golem a voler affrontare l’argomento e a metterla alle strette, mostrandole però la sua apertura nel comprendere a fondo la situazione che è si era creata. Purtroppo,a volte, indipendentemente dal grado di sintonia con mio marito, non riesco a rinunciare al lato ludico della mia distrazione che mi permette di evadere dallo stress lavorativo (che fino a pochi mesi fa mi assillava) e dalla routine e di sentirmi più viva. Solo che sto esagerando e me ne tendo conto. Adam, racconta un po’ di te e della tua situazione sentimentale, così cambiamo un po’ argomento.
Esther, vai giù di narda severamente. So che le farfalle nel tuo stomaco periranno, ma i lepidotteri chissenefrega. Poi starai meglio. Aspetto sempre la nomina a Rettore della Casa delle Lanterne Rosse di Putignano.