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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Mary G, mi rendo conto che aspettare troppo peggiorerà le cose. Adesso ad esempio mi ha appena fatto una sfuriata per la gestione degli impegni sportivi dei figli nei weekend. Trova sempre un pretesto per prendersela con me. Comunque hai ragione: dovrei cercare di prendere in mano la situazione ed avere più iniziativa nel ricercare “la dimensione insolita ed intrigante” di cui parli, trovando il tempo che serve e dedicando le mie energie anche a questo. Lo scontro c’è già e direi che è meglio cercare di attutirlo invece che favorirlo…
Golem, sì lo so: io lo sto usando come un oggetto per farmi male (e bene) da sola, perché proprio non riesco a rinunciare a questo giochino, almeno per il momento. Prima o poi sono convinta che mi passerà: è una situazione transitoria generata da un’esigenza fisiologica e psicologica che è destinata a mutare nel tempo (anche se sta durando apparentemente da molti mesi) .
Suzy, anche secondo me non tutte le ragazze e donne sono consapevoli della propria forza d’immaginazione e tendono, a volte, a connotare alcune emozioni con elementi “magici” che in realtà non hanno.
Suzanne,
“credo che solo un’adolescente in una situazione simile alla tua potrebbe credersi innamorata; le illusioni d’amore, quelle in cui davvero si perde la razionalità, sono un tantino più concrete. Questi sono giochi emotivi che guidiamo noi, consapevolmente, tant’è vero che rimangono ben separati dalla realtà.”
concordo. relazioni sentimentali caratterizzate da un’illusione priva di razionalitá, bisogno di sessualitá, gioco amoroso, rimpianto del passato, ricerca di emozioni, evocazione di ricordi, prospettiva di futuro… sono tutte a base traente diversa, ognuna a se stante…
Acqua,
“so che il vero amore scaturisce da un incontro di anime che desiderano fortemente entrambe venirsi incontro e conoscersi nel profondo al punto da non necessitare più di parole per capirsi.”
per me cosí é stato, e ce ne siamo resi conto fin dal primo incontro. questo non esclude, peró, che si possano verificare un’infinitá di approcci e di agganci amorosi diversi, tutti, se spontanei e sinceri, altretanto validi, a insindacabile giudizio di chi li prova.
Vabbè, Acqua, più leggo delle litigate più “capisco” da cosa nasca la tua fuga. È vero che la vostra situazione è descritta solo da te, ma quegli scoppi di rabbia sono sempre una indicazione di “insofferenza”. Credo di averti già parlato del fatto che forse tu rappresenti il capro espiatorio di sue probabili insoddisfazioni, che prova a sfogare su di te non potendolo fare con sè stesso. Se non parla con te dei suoi crucci è automatico che non si crei un clima di confidenza tra voi due, e mi spiego perchè sarebbe così difficile per te approcciare subito col “dolce problema” che ti assilla. C’è parecchio lavoro da fare sull’ordinario prima di affrontare lo straordinario.
Non so se me lo hai già detto o è una mia sensazione, ma tuo marito è ingegnere per caso?
L’amore non finisce, non si esaurisce ciò che è vero, ti arricchisce e ti dà la vita, a meno che non si sia pazzi; ma i pazzi non possono amare. Gli ammori sì, ed è logico che finiscano, come tutti i sogni, che finiscono al risveglio.
Tutti i fallimenti amorosi nascono e crescono “nelle” illusioni. Ma è quello il momento in cui se lo si capisce, e lo si vuole, può cominciare a nascere l’amore.
Prima, se va bene, si era all’ingresso della vera dimensione amorosa, ma è a quel punto che si può decidere di aprire la porta ed entrare nell’altra “dimensione”, oppure lasciarla chiusa e cercare un ‘altro “ingresso”. Quello è il momento della lucidità, quando allora capisci se vuoi amare quella persona o meno.
Ahahah Golem: so che tra Architetti ed Ingegneri non corre buon sangue! No, non è ingegnere, ma come carattere avrebbe potuto benissimo esserlo.
Io ho da tempo capito che lui ha delle frustrazioni e quindi mi impegno a non infierire: talvolta soppeso le parole, spesso mi trattengo da fargli delle critiche (seppur giuste a mio parere), mi allontano quando percepisco che è meglio così.
Ma niente, sto solo peggiorando le cose perché allora mi sento dire che sono indifferente, che non lo ascolto e che ho sempre la testa altrove (quest’ultima accusa è adesso in parte vera). Devo perfino stare attenta a cosa gli regalo (gli ultimi due regali non li ha graditi). Pazienza (ne ho tanta) vedremo cosa succederà e se gli passerà.Io sono testarda, ma devo pur sopravvivere nel frattempo!
Acqua mi dispiace per l’ attuale situazione nel tuo rapporto coniugale, spero si risolva presto. io però per “scontro” intendevo una possibile divergenza di vedute che potrebbe condurre a un confronto risolutivo. Un pò come è successo nel matrimonio di Golem.
Acqua, la descrizione che hai fatto dell’ “ingegnere” in pectore, e delle sue imprevedibili reazioni conferma la presenza di grosse insoddisfazioni nella sua vita, e della necessità di trovare un “anodo” su cui scaricare tutta la carica “statica” che si accumula periodicamente dentro di lui. Mi chiedo se è “sempre” stato così anche solo come tendenza o se lo è diventato per ragioni che sarebbe interessante conoscere, se tu immagini quale potrebbero essere.
Io capisco la tua pazienza nel non ribattere anche quando ritieni di aver ragione, e ne intravedo la tendenza nel tuo modo di porti con noi, ma non sempre questa è una strategia vincente, perchè paradossalmente chi “provoca”, come fa lui, cerca proprio una reazione dello stesso tono. È un pò’ quello che succede a te quando la cerchi in D, sia pure per altre ragioni, ma con lo scopo di ricevere “attenzioni” da lui, e poter così far sentire la tua “voce” riguardo quello che da lui vorresti.
E strano, ma al momento in casa vostra sembrano le frustrazioni ad tenervi insieme.
Bye
“E strano, ma al momento in casa vostra sembrano le frustrazioni ad tenervi insieme.”
io direi più che altro il senso del dovere e gli obblighi morali. E’ una dinamica comune a moltissimi matrimoni datati. Bisogna però cercare di uscirne altrimenti il rapporto si logora irrimediabilmente, e chiaramente poi si cerca altrove il proprio appagamento.
Comunque non è detto che se Acqua raccoglie le provocazioni del marito e controbatte energicamente, la situazione andrebbe a migliorare. Bisognerebbe capire se questi atteggiamenti di lui scaturiscono da una reale voglia di confronto o dal puro piacere un pò “sadico” di mettere l’ altro in difficoltà. In quest’ ultimo caso, la risposta di lui in caso di scontro non sarebbe quella desiderata, cioè quella di un cambiamento risolutivo.