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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Acqua, nel senso di “taglienza” crescente, l’umorismo, l’ironia, il sarcasmo e la satira sono tutte facce dello stesso prisma, che è quello che scompone le situazioni nei vari livelli semantici che lo compongono. Proprio come un prisma ottico fa con i raggi di luce. Ma perchè quelle sfumature possano essere viste non si può essere “daltonici”. È una questione di architettura mentale, e quindi di intelligenza, e chi non ce l’ha è come fosse appunto daltinico.
Boe è il classico giovane uomo proveniente da una cultura piccolo borghese, forse del sud e magari da una relativamente piccola comunità. Già il nick (i nick sono gia una “fotografia” del proprietario) ti disegna una cornice “romantico-sofferente” che lo colloca in una particolare visione della vita, e se a questo si aggiunge la possibile frequente azione della figura materna mediterranea, che mitizza la “maschietà” del figlio, trasmettendogli contemporaneamente una immagine femminile di dipendenza, trova il campo di esistenza della funzione e vedi che “esistenza” è. Bye
Dove poi tu veda il mio messaggio “rabbioso e scomposto” e la bastonata che mi avreste dato tu e la tua interlocutrice, è cosa da chiedere a qualche esegeta del tuo livello
Come lo vedo? Semplice, ho anche io l’orecchio assoluto!o anche in questo caso decidi tu chi lo possiede e chi no?
Ciao fenomeno, saluta gli amici del circolo! Un consiglio..fossi in te eviterei di parlare sempre di cassa, non vorrei portasse sfiga soprattutto a chi la nomina in continuazione. lo dico per te, che non sei proprio di primo pelo!
Usi termini che ho usato io per primo, avresti pure l’orecchio assoluto come me, replichi con dichiarazioni di una banalità e di uno “scontato” demoralizzanti. Tu di “assoluto” hai solo la pirlaggine, e in questo sei sicuramente un fenomeno.
P.S. la ti cassa attende fiduciosa, ricordandoti che si schiatta a tutte le età. Ma tu non ne hai bisogno ovviamente.
Un ciavo “assoluto”.
Bé sí Golem, in effetti amo molto la sobrietà, in una realtà storica in cui chi la spara più grossa ne esce sempre vincente. È la degenerazione di un ribaltamento troppo facile di ciò da cui vogliamo allontanarci ( formalità, retorica, buonismo…tutte parole ormai stra abusate) nell’esatto e ugualmente penoso contrario. In un mondo di rumore, autocelebrazione spasmodica, deliri di onnipotenza, un briciolo di sobrietà e pacatezza non guasta sicuramente. Se passiamo al discorso sull ironia, ritengo altrettanto significativo il ricorso all autoironia, con la stessa determinazione ed onestà con cui ci si rivolge al prossimo. Tu sei un tantino troppo generoso nell elargire stoccate sarcastiche agli altri, un po’ meno le accetti o le indirizzo verso te stesso…
Sai Suzy, per me la sobrietà coincide con l’asciuttezza semantica di ciò che si trasmette, dove lo stile non incide nel merito di quel messaggio. Il mio può non piacere a chi ama la famosa etichetta, ma siamo sempre nell’ambito dello stile, non del messaggio. Se io dico al Fenomeno che lui si esprime come potrebbe fare solo un pirla, ritengo di essere sobrio e essenziale. Se invece gli dicessi che il suo modo di porsi non corrisponde a quello che ci si aspetta da un uomo che vuole interloquire, criticando un atteggiamento a lui sgradito con asserzioni che appaiono pretestuose, e finendo così per pare una magra figura, qualcuno, come potresti essere tu, potrebbe trovare quest’ultimo messaggio “sobrio” secondo i personali parametri di sobrietà, mentre a me appare inutilmente ridondante di ipocrita etichetta, giacchè il Fenomeno resta comunque sobriamente un pirla.
Suzy, le stoccate sarcastiche non le ama nessuno, sennò non sarebbe sarcasmo. Ma tra il sarcasmo e il penoso è la pirlaggine che fa la differenza, anche nel relativo effetto. Cià
Comunque io vedo la sobrietà in modo empirico, ovvero come asciuttezza (ahimé completa) della boccia di narda seccata all’estremo e sottoposta a 234 atm di vuoto a forza di tirarci a canna fino a curvare le lisce pareti di vetro a guisa di deformazione dello spazio-tempo nelle illustrazioni della relatività ristretta.
Mì’ cuggino di Vergate dice invece che sobrietà non sa cosa vuol dire, gli suona pure fastidiosa come termine, ma gli ricorda tanto il tragico cappotto di Monti. Sto guardando la Treccani per capire chi ha ragione. Poi che la pirlaggine sia penosa, ciò è indubitabile, la qualità sta indefettibilmente nello stesso solecismo lombardo.
Caro Fenomeno,più che avere l’orecchio assoluto mi sembri duro d’orecchi e lo dimostri anche con altri utenti. Ti scrivono A e tu rispondi B,perché non puoi accettare verità che non siano le tue. Perché tu hai capito tutto,tu sai, gli altri no! Tu sei “arrivato”,gli altri non sono nemmeno partiti.Non accetti altre modalità comunicative, altri modi di essere, altri temperamenti. Ciò che è diverso da te è “falso”. Qualche donna te l’ha pure detto! Ma tu no,non ci senti. Riesci a capire il tuo limite?Evidentemente no.Interagisco con te esattamente come fai con gli altri e finisci per starti pure sulle palle, questo si che è divertente! C’è una bella differenza tra essere sicuri di sé ed essere pieni di sé,ma sono certo che sai già dove posizionarti!
Fenomeno,ti saluto, ti lascio alla tua pillola azzurra,al tuo magico mondo di golem.
La cassa che trascini tu è di gran lunga la più pesante di tutte,eppure ti è leggera,perché non lo sai .Ciavo
Certo che se uno è piccolo, qui non viene mai compreso.
Vedi Suzy, è appunto questo il tuo problema. Confondi la forma con la sostanza. Ci può essere molto più significato in chi esprime contenuti sarcastici o rindondanti, o anche un pò trash, che non in chi adotta una prosa aulica ma fondamentalmente alla fine non dice nulla. Tu purtroppo, essendo di mente chiusa e vivendo di formalismi, ti fermerai sempre alle apparenze, e tenderai a mettere frettolosamente etichette a chi secondo te non è adatto a far parte del tuo circolo immaginario quanto esclusivo di intellettuali. Se siamo tanti indegni però non dovresti neppure minimamente badare a quello che diciamo, e non dovresti sentirti infastidita dalle nostre osservazioni visto che secondo te sono prive di validi contenuti. Ignoraci, tira dritto. come fanno i benpensanti quando passano davanti ad un’ edicola e vedono esposte riviste porno. Perchè nel momento in cui mi contesti devi farlo con argomenti concreti, e non con discorsi frutto di un modo di pensare che si basa sulla retorica..
..E pazienza se è una parola sdoganata.
Fenomeno, per dare stoccate a quelli come te non c’è nemmeno bisogno di risponderti direttamente. basta semplicemente.. ragionare.