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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Golem, io non credo che D. abbia questa sensibilità e poi anche se io e lui siamo coetanei la mia “situazione” è diametralmente opposta alla sua, non avendo lui una relazione stabile, ne’ figli (da quello che appare e che posso intuire/ immaginare) quindi non so se sarebbe in grado di immedesimarsi nel mio stato emotivo. Dovrebbe anche avere una visione “disincantata” e “distaccata” dell’amore e del sesso che non tutti gli uomini hanno. Pertanto potrebbe giudicarmi male se gli esternassi i miei “sentimenti”, oppure approfittarne, oppure chiedere di più. Più che di lui, comunque, io non mi fido di me stessa e dello sconvolgimento profondo che sicuramente subirei se davvero mettessi in atto i miei fantasiosi piani.
>>> Quindi la ricerca della realtà ontologica delle cose, non solo non impedisce la possibilità di “spaziare”, ma è condizione necessaria perchè questo possa accadere in maniera “poietica”, che possa cioè porre le condizioni per “creare” un oggetto che sia frutto di una costruzione fatta su basi solide, intorno alle quali avvolgere il “sogno”, che non crescerà MAI intorno a un altro “sogno”.
La donna che “vedeva” nel suo “sognato” portoghese un artista incompreso ne è un esempio cristallino, per quanto la vita invece lo mostrò per quello che era: un poverocristo montato. E la sentenza della vita è cassazione. Non ci sono altri appelli a cui ricorrere.
Quanto alle tue dotazioni, non manca nulla alla possibilità che qualunque uomo non “ogista” non possa esserne attratto, quindi non esistono problemi. Esiste la tua morale perchè si concretizzino o meno, ma qui rientriamo nel campo delle sovrastutture. Sarà la consistenza di quelle “basi” ad indicare il sentiero che si percorrerà. Ecco perchè serve la “verità”.
Acqua,
riporto in sintesi il quarto principio ermetico: quello della polaritá.
Tutto é duale; tutto ha poli; ogni cosa ha la sua coppia di opposti; gli opposti sono identici di natura ma differenti di grado.
Gli estremi si toccano, tutte le VERITA’ non sono che MEZZE veritá, e tutti i paradossi possono essere conciliati.
Dal mio punto di vista, assurda qualsiasi visione unicamente unilaterale, adatta a tutti gli esseri umani, affine al dogma.
Bè Acqua, hai riproposto quelli che prevedevo come possibili rischi, che come vedi, in termini “reali” sono lontani da quello che sicuramente la tua fantasia aveva immaginato, tanto per tornare al solito equivoco sull’amore. Un uomo intelligente e con quella leggerezza nei rapporti che non è superficialità nè ossessione, e che sapesse rispettare la tua vita privata senza apparire un gigolò, ma SOLO un amico “speciale”. Insomma, un perfetto “sogno” di uomo.
Come vedi torniamo sempre al solito, ma non si può mischiare l’acqua con l’olio. Poter avere un “amante” che non ti stravolga la vita “vera”, ma che l’arricchisca di quell’aspetto onirico in cui cresce il seme del tuo desiderio, è una condizione quasi contraddittoria, perchè subentrano tali e tante variabili che quel sogno diventa più fragile di una bolla di sapone, che al primo soffio di vento scoppia in mille gocce iridescenti.
Se tu non cercassi quel sogno “romantico” da accompagnare a questo prepotente desiderio erotico sarebbe facile, ma tu vuoi anche il “soognoo”.
Nite
Preciso che una delle panettiere (che mi sono rifatto sabato scorso e lunedì mattina) è anche abile pasticciera.
Se invece di deprimersi per pochezza personale un giovane facesse in modo di trombare e farsi portare a casa delle squisite frittelle di Carnevale (riferimento autobiografico) il mondo girerebbe meglio e forse ci sarebbe meno marmaglia clandestina in Italia.
Acqua, Alberto Sordi, uno dei miei filosofi preferiti dopo Totò, a proposito di amore e matrimonio, intervistato sul perchè non si fosse mai spostato rispose: “E perchè me devo mette n’estranea in casa?”
Ecco una interpretazione estremamente realista dei rapporti sentimentali e della visione che Albertone aveva degli stessi.
A proposito di ciò e delle varie argomentazioni portate a sostegno delle varie tesi interpretative “uscite” sull’argomento, resta famosa la sua interpretazione nel film “Er metico della Mutua” e del suo rapporto con l’altro sesso, che oggi, subito dopo il quarto principio della mutua, chiosa perfettamente in stile trilussian-esoterico una discussione che ha finalmente raggiunto alati livelli intellettuali e cognitivi, di cui, almeno io, sentivo la mancanza.
Acqua,
poiché l’antichissima analisi egizia ad alto livello sui fondamentali fenomeni onnicomprensivi, da cui ricavare utile conoscenza, é applicabile anche ai sentimenti e agli equilibri interiori, aggiungo in sintesi il quinto principio ermetico: quello del ritmo.
Ogni cosa fluisce e rifluisce; ogni cosa ha le sue fasi; tutte le cose si inalzano e cadono; la misura dell’oscillazione a destra é la misura dell’oscillazione a sinistra; il ritmo compensa.
tienine conto, nel tuo specifico modo di essere e di agire, anche solo per far sí che resti nella normalitá di una sana consapevolezza, evitando di scivolare in eccessi di tutti i tipi.
Golem, so che non è possibile realizzare il sooogno perché questo non esiste: non è possibile che la realtà ricalchi in modo preciso e perfetto i miei disegni onirici perché sarebbe come pretendere che qualcosa si avveri magicamente stando fermi a guardare, senza intervenire. Sono anche consapevole che se io fossi in grado di separare nettamente il desiderio erotico da quello romantico, probabilmente mi sentirei più libera e non avrei tutte queste remore. Sinceramente è la prima volta che mi succede di provare un’attrazione così forte per un altro e ho anche dei sensi di colpa: quello per M. era un fascino vissuto solo a livello immaginario. Ma ora che ho voluto avvicinarmi di più al sooogno svoltando verso D. nell’illusione di dimenticare M., mi sento succube degli effetti concreti derivanti dall’ iper stimolazione della mia fantasia e non so come contrastarli.
La panettiera, che è anche abile pasticcera, mi interessa assai, sempre che abbia almeno una quarta. Se l’ottimo Viveur mi passa il numero telefonico opterei anche per un mercoledì/giovedì, di solito è una serata poco gettonata e sempre se non disturbo. Le frittelle – che sono un optional ma fanno la differenza – le gradirei alla crema con una spruzzata di narda. Essì, questa sarebbe una vita sana. Proprio vero.
Rossana, quando si vivono certe emozioni si ha proprio la sensazione di dondolarsi su un’altalena: più si va veloce e in alto, più si sente il piacere del “brivido”. Ma se si perde il controllo, la tentazione di “rompere il ritmo” e di lanciarsi nel vuoto diventa irresistibile.A questo punto, chi si sa come atterrare, rimedia, al massimo, qualche sbucciatura, chi non ha esperienza corre il rischio di procurarsi una seria frattura.
Normalmente non sono una che eccede, ma spesso conto e sul fatto che non si creino condizioni favorevoli al contorno, in modo da “salvarmi” qualora la mia “determinazione” vacilli.
Non so dire, ad esempio, come mi comporterei, nella remota ipotesi di incontrare D. fuori contesto e senza disturbi “esterni”. Per questo cerco di rimanere concentrata sullo sforzo di non cercare di ricreare nella realtà le occasioni che devo solo accontentarmi di immaginare.