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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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No Ogi: “soreta”.
Golem, il termine” indecente” non l’ho usato con l’intenzione di condannare dal punto di vista etico il mio desiderio fisiologico innegabile e “puro” (?) ma perche’ a volte esagero proprio con la fantasia e mi ero proprio immedesimata in Robert Redford (Nota: non in Demi Moore) nell’omonimo film. Siccome tra poco dovro’ andare un paio di giorni all’estero per lavoro (capita molto raramente), se oggi avessi incontrato D. gli avrei proposto di accopagnarmi in questo viaggetto per farmi compagnia: certo, avrebbe dovuto prendersi due giorni di ferie e sborsare di tasca sua i soldi dell’aereo, ma in cambio gli avrei offerto un “all inclusive complete-extra-lusso” per due notti , senza impegno e con la promessa di nessuno strascico sentimentale (la classica promessa da “marinaia”) . Sono molto sicura che ci saremmo divertiti. Peccato che oggi non l’abbia incontrato e che quindi si sia perso questa grande opportunita’…
Io credo molto nel destino e quindi il fatto che oggi io non l’abbia visto per me significa solo una cosa: che “NON S’AVEVA DDA FFFARE”. Meno male.
Dai vedi, dopotutto non sto malissimo…ci scherzo su. Se poi mi becchero’ una batosta dall’uno o dall’altro verro’ a piangere sulla tua cinica spalla o mi imbottiro’ di poesie mielose.
Hahaha, mi sei simpatica Acqua, ma questo lo sai da tempo.
Il racconto della tua onirica proposta a D mi ha fatto fare un salto indietro di molti anni, quando mi trovai nelle condizioni di D da parte di una 25enne, moglie da sette anni e madre da cinque, mia vicina di casa, che mi aveva notato durante una mitica nevicata mentre tutti insieme appassionatamente spalavamo il cortile per “uscire” le macchine. Una mattina estiva, quindi circa sei mesi dopo, mentre uscivo da quel cortile in auto per andare al lavoro mi vedo ‘sta bisteccona che mi fa segno. Io mi fermo, abbasso il finestrino, e lei mi chiede se andavo a Milano (abitavo appena fuori in quegli anni) e potevo darle un passaggio. “Ma certo, sali?” “Oh, si grazie, sei gentile, sino alla metro”. Soliti convenevoli di rito mentre mi mostrava, più o meno volontariamente, due cosce stratosferiche dalle quali era difficile togliere lo sguardo. Questa era veramente bona, alta e slanciata, mediterranea di forme ma con una seconda e mezzo di pettorali. Arivati alla fermata della metro, >>>
>>> parlando del più e del meno, come succede tra quasi sconosciuti, prima di scendere se ne esce con un…”ma tu vuoi proprio andare a lavorare?”. Superata in un secondo la solita figura da pirla per la quale se non me la mettono sotto il naso non lo capisco, le rispondo, cercando di recuperare velocemene un po’ di “dignità” maschile: “bè oggi sì purtroppo, ma non penso che tu cambierai casa nei prossimi giorni no? Fammi sapere quando ti mancherà una voglia per un’altra e ci sarò”. E infatti ci fui. Per più di una volta, Mi limito solo a dirti che forse a quella donna paradossalmente ho salvato il matrimonio. Ovviamente cominciava col ti amo, fuggiamo insieme, (con una figlia!) e tutta la litania tipica che puoi immaginare. Io con la mia solita lucidità la facevo ragionare ricordandole che una bambina ha priorità su tutto, ma che ero sempre disponibile a farla sfogare dalle frustrazioni di un matrimonio troppo precoce. E andò bene. Divenimmo degli scopamici antelitteram.
Oggi è nonna, e sta ancora con quel marito. Il nonno.
Acqua,
anch’io credo che alcuni possano sperimentare piú di un amore (benché in numero molto limitato), cosí come altri abbiano la sorte di non provare mai tale sentimento in ambito amoroso.
Secondo me, puó accadere che ci si innamori piú volte soprattutto se questo si verifica in momenti di diversa maturazione emotiva. Oppure se si é dotati di uno spirito ricco di potenzialitá, che evolve rapidamente in personalitá pressate dal bisogno di nuove esperienze e di nuovi progetti di vita o di personale ulteriore autorealizzazione.
In tali casi, per gli interessati, ci sará sempre un coinvolgimento piú completo o piú pregnante fra quelli sperimentati.
Negli ultimi anni leggo volentieri confessioni e autobiografie per l’approfondimento sia di temperamenti o di stili di vita che di dinamiche famigliari e amorose.
Grazie per l’attenzione e il rispetto che riservi ai miei contributi, che spero possano giovare anche ad utenti piú giovani e meno capaci d’introspezione.
No Yog, temo anch’ io che non regge. Il confronto, intendo dire.
Essì, Maria Grazia, si parlava del confronto, ma non essere pleonastica: il resto regge, te lo assicuro.
Golem, sembra una di quelle belle storie a lieto fine, quella della tua “bisteccona”. E tu hai fatto la tua “buona azione” (tra le innumerevoli) salvandole il matrimonio e ricordandole che la vostra non era una “favola” da Mille e una notte, ma solo uno stralcio di un racconto erotico. Chissà che sacrificio per te!!! (…)
Dici che anche D. potrebbe comportarsi con me come un buon samaritano e concedermi “un passaggio” ? Mah non so. E comunque dubito della mia capacità di restare lucida a lungo se ciò si dovesse avverare.
Rossana, penso che ogni punto di vista sia utile per tutti perché, a mio parere, non esiste una verità assoluta e congelata nel tempo sull’Amore e sui meccanismi dell’ attrazione e del piacere. E questo perché l’uomo è un animale pensante nel quale istinto, immaginazione e razionalità si fondono e confondono in continuazione.