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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Concordo sull’ importanza dell’atteggiamento “disponibile’”. Infatti io sono stata quasi sempre NON disponibile dall’eta’ di 16 anni, e, a parte M., manco li vedevo, gli altri. Non mi interessavano da quel punto di vista, per quanto, a posteriori, penso che avrei potuto considerare di piu’ un mio compagno di universita’ che era davvero un bel tipo: originale e sulla mia stessa lunghezza d’onda. Mi ricordo di aver declinato un suo invito per una tre giorni in campeggio: ma come avrei potuto ? In quel periodo ero fidanzata da anni e la mia visione era monoculare ed esclusiva. Adesso ho l’impressione che la mia “disponibilita’ “ sia fin troppo evidente: me ne accorgo da alcuni comportamenti degli altri . Quando sono in presenza di D., poi, ho l’impressione di avere un lampeggiante sulla fronte con la scritta “PRENDI TUTTO CIO’ CHE VUOI” e dei raggi luminosi ipnotizzanti che mi escono dagli occhi. Per quanto riguarda le “finte” ragioni, sai gia’ la risposta.
La conosco fin troppo bene quella risposta Acqua, la conoscevo senza capirne le ragioni 30anni fa e oggi ne conosco anche queste ultime. E comunque hai ragione quando parli del “lampeggiante” sulla fronte, di cui ho approfittato a suo tempo quando le “lucciole” volavano soprattutto intorno ai miei anni giovanili. Quella frensia amorosa femminile è incontrollabie per quanto è guidata dalle antiche ragioni che la muovono. Sembra quasi che se le cellule cerebrali non provino a sufficienza certe esperienze non modifichino il loro DNA verso la fase di maturazione. Ed è una tesi tutt’altro che peregnina se pensiamo che tutta la nostra fisiologia ha “bisogno” di esperienze per “migliorarsi” e evolversi. La curiosità è alla base di tutte le conquiste umane, e diventa il termine di paragone per sapere cosa davvero vogliamo e chi siamo. Da questo punto di vista non ti si può farne una colpa del tuo attuale stato emotivo: hai voglia di vivere. Ma non fare la filosofa anche tu, nè la Karenina. È solo roba di carne e sangue. Nient’altro.
Golem, cosa intendi dire esattamente? Che le mie cellule cerebrali sono immature e devono, ora, per forza”provare” diverse esperienze per evolversi ? Può essere, ma ormai è troppo tardi e la mia curiosità rimarrà per sempre “attiva” e insoddisfatta. Amen.
Inutile che cerchi di sviarmi: lo sai che oltre che dalla scienza, sono attratta anche dalla filosofia (queste due discipline non a caso sono spesso andate a braccetto nella storia).
Questa settimana è partita male visto che non ho ancora avvistato il mio D.Desiderato in carne ed ossa. Infatti ho abusato di alimenti compensativi tutto il giorno e mi sono perfino venuti due brufoli: adesso vado a cucinare pesce e verdurine dietetiche per rimediare. Bye bye e buona cena!
Cara Acqua, è un fatto che tu stia vivendo una tarda adolescenza, e anche se non puoi saperlo, per ovvi motivi, posso assicurarti che se a suo tempo avessi vissuto quelle emozioni che oggi ti chiedono soddisfazione, D sarebbe solo uno sconosciuto qualunque. La tua vita sarebbe stata completamente diversa, avresti fatto scelte differenti e 9 su 10 non staresti con tuo marito.
Credo che non ho bisogno di spiegarti il perché.
Il tuo “rifugio” è molto simile a quello di tante donne di mancate “esperienze” di un certo tipo, che in un modo o nell’altro si costruiscono un “bozzolo” tessuto con la tela di una vita non vissuta e lo fanno nei modi più originali possibili, arrivando persino a professare esperienze immaginarie, per dire fin dove arrivi la fantasia. Tu sei almeno conscia del gioco che stai giocando, e sei piacevolmente ironica perchè io possa prenderti sul serio.
Detto ciò spero proprio che non smetterai di essere curiosa. Non voglio perdermi quei tuoi momenti. Te l’ho già detto, you don’t never walk alone. Golem says.
Bye dear.
Ciao Rossana, per me bellezza e fascino sono due concetti molto lontani; come il bello e il sublime di Kant, tanto per rimanere sui classici.
Ricordo che a quindici anni mi ero innamorata perdutamente di un ragazzo coi piedi giganti; io lo trovavo tremendamente affascinante. La chimica, allo stesso modo, passa attraverso canali più istintivi rispetto alla classicità delle proporzioni e alla razionalità del bello.
Suzanne,
concordo, e aggiungo che anche la personalitá, pur non essendo sempre estrinsecata in vero e proprio fascino, ha le sue attrattive, se fa muovere le corde che in quel momento attendono di essere attivate, sia fisiche che psichiche, con intrecci quasi mai del tutto districabili.
soprattutto in ambito femminile, dove l’emozione autoprodotta vale spesso parecchio di piú di un amplesso.
Caro Golem, nessuno può sapere come sarebbe stata un’altra vita se… se è vero che sarebbe andata diversamente…se è vero o no che avrei fatto altre scelte i…se…se…se…: queste sono le famose “sliding doors ‘ che ogni tanto ci si aprono e ci si chiudono davanti e spetta a noi scegliere (o correre) per entrarvi o lasciare che si chiudano e proseguire oltre. Non sono affatto sicura che se avessi fatto altre esperienze, oggi non sarei con mio marito, come si presuppone nella tua ipotesi. E comunque se avessi fatto altre scelte non so se sarebbe andata meglio, peggio o uguale. Inoltre dissento totalmente sul fatto di aver vissuto in un bozzolo o di aver “non vissuto” in un rifugio mentale. Tu non lo puoi sapere perché non mi conosci profondamente. Sulla curiosità non temere, quella mi rimarrà sempre, ma nn so se mai la vorrò soddisfare. La tua “vicinanza” comunque m conforta e l dico senza ironia.
Acqua, concordo.. Nessuna scelta che si fa nella vita è giusta o sbagliata IN ASSOLUTO, dipende dalla situazione in cui ci troviamo in quel momento e da quello che in certi frangenti ci è più congeniale al fine di sopravvivere ( sopratutto emotivamente ) rispetto a ciò che stiamo umanamente affrontando. Sarebbe importante capire che gli altri vanno SEMPRE rispettati, anche nelle loro “diversità”. Voltare pagina rispetto al passato però per me non significa rinnegare quello che si è stati o quello che si è fatto, ma significa semplicemente EVOLVERE. Così come rimettere in discussione le proprie teorie sui rapporti interpersonali, specie quelli amorosi, non vuol dire sminuire ciò che si è vissuto, ma considerarlo semplicemente per quello che è stato secondo una visione obiettiva. Questo ci permette anche di soffrire meno, e di essere maggiormente consapevoli nella relazione successiva che vivremo o che stiamo già vivendo.
Il “bozzolo”, Acqua, riguarda la “rete” di “metarelazioni” mentali che si creano con quelle fantasie, che diventa spesso una vita “parallela” che si “vive” come evidente compensazione di quelli che possono essere stati sogni o desideri non realizzati. Tanto sono intense, che in certi casi si arriva persino a convincersi di aver vissuto, per quanto, in mancanza d’altro, ci si affida a quell’aspetto onirico per “sopravvivere” alla realtà. Non ti conosco profondamente, è vero, ma ri-conosco certi modi femminili di “risolvere” un bisogno o una situazione che si vuole vedere “al meglio” che si può. Non ho neppure bisogno di allontanarmi da qui per trovarvi una dimostrazione di come si “trovano” autogiustificazioni che possano confortare “il gusto” di quello che il convento ha passato.
Mi fa piacere che possa esserti di conforto. Sei una persona che sento “vera”, e questo ti fa stimare da me a prescindere, come direbbe Totò.
Ciao, ho dei rigatoni alla buttera che mi aspettano.
Dottor Golem. Spiace riferirLe che mi è impedito commentare sul post che rimanda alla cassetta di Ferarele e al suo smaltimento improprio. Ci sarà di mezzo la lobby dell’incenerimento e/o della messa sotto sale. Vedo, tuttavia, che Lei ha potuto esprimere il suo benevolente pensiero, simile al mio e di qualsisiasi primario che si sia sudato il posto. Meglio così, in fondo, pare che in questi tragici minuti si stia combattendo una lotta ferina tra un capo di abbigliamento e una gola troppo strettamente riparata dai nocivissimi refoli di questa fine di gennaio. Spero che il tutto sfoci al massimo in una BPCO, che si cura benissimo in modo molto naturale con certi vasodilatatori tipo la narda e con un modesto apporto di cassia sena.