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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Golem, infatti non credo che stiamo affermando concetti contrastanti. Anzi, le conclusioni sembrano condivise e ovvie. Mi interrogo solo sul fatto seguente,senza pretesa di avere risposte certe . Se è vero che l’istinto gioca il ruolo principale nell’attrazione iniziale verso una persona, per quali ragioni si entra in questo loop dell’innamoramento? Capisco che possa accadere quando ci si innamora per la prima volta: si perde la testa e poi a valle della sbronza ormonale, si rinsavisce, rendendosi conto che non bastava l’affinità sessuale, ma che per trovare un equilibrio sono necessarie altre componenti.
Ma la seconda è la terza volta? A questo punto si dovrebbe aver imparato bene la lezione e quindi non affidarsi di nuovo al solo istinto che potrebbe essere ingannevole, ma andare alla ricerca e privilegiare altre tipologie di affinità, ovvero quelle si ritengono imprescindibile per rendere “funzionale” la relazione. Invece no.. l’istinto è più forte e tenta di fregarci di nuovo.
Spunti di riflessione sui rapporti di coppia
– “Da tanto tempo ero privo non d’amore, ma delle cose che vi conducono.” (Italo Svevo)
– “Nelle anime progressive, i lutti, gli amori e le amicizie sono momentanei. “Mi ami, tu? significa: Vedi tu le stesse veritá? Se sí, noi siamo felici della stessa felicitá: ma quanto prima uno di noi giunge alla percezione di una nuova veritá, noi divorziamo e nessuna tensione in natura ci puó tenere uniti.” (Ralph Waldo Emerson, in merito a un concetto espresso da Swedenborg, mistico del 1700, nel trattato “Amore coniugale”)
c’é chi é pilotato nelle sue scelte amorose principalmente dai sensi e chi da altre tipologie di affinitá elettive, di solito molto piú complesse e sfaccettate nelle donne. é sia un bene che un male essere psichicamente piú ricche, magari anche solo d’immaginazione.
ognuno, in fondo, non fa che colorare a piacere la realtá che decide di fare sua, preferendola ad altre, meno adatte alle proprie esigenze.
Angwhy, è un caso perso, lascia perdere.
Sí vabbé, non basta aggiungere il termine “scientifico” per rendere la propria visione del mondo più vera. È cosí difficile arrendersi al fatto che non siamo tutti uguali, e ciascuno di noi può essere mosso, soprattutto nelle relazioni umane, da istanze molto diverse? La componente sessuale spesso e volentieri amplifica e intensifica la ricerca di evasione, poche volte ne determina l’inizio.
Acqua, ti chiedi perchè ti succede più volte di entrare nel “loop’. Come potrai osservare dalle diverse risposte, ognuno vede la cosa come gli piacerebbe che fosse, con buona parte del lato femminile della medaglia che ama dare a quel processo naturale connotati trascendentali a uno stato di “alterazione” della lucidità, quando non è lontano da quello che si ha quando si assumono sostanze psicotrope. Mi pare di aver spiegato bene quali siano le ragioni, pilotate da un lontano scopo che “aggira” la nostra volontà, e che in una donna, ripeto, proietta tramite il suo immaginario culturale molte più esigenze da soddisfare per cercare quel recondito “meglio” possibile che attiene al desiderio verso il soggetto “scelto”. Il perchè una donna è così esigente e un maschio molto meno dovrebbe essere chiaro da un pezzo a causa del potenziale onere cui va incontro una femmina, quale è il rischio di un accoppiamento potenzialmente “produttivo”. Il fatto che questo non avverrà mai non elimina il modo istintivo di avvicinarvisi. >>>
>>> Nel momento in cui io propongo “l’autopsia dell’ammore” non nego il fatto che una donna (ma anche un uomo) possa dipingere quel fenomeno come qualcosa che si avvicina al divino. Una sensazione così totalizzante DEVE avere per forza il crisma dell’assoluto, altrimenti perderebbe il valore che si vuol dare a quei momenti in cui ci si sente “unici”, sia come coppia che singolarmente come nel tuo caso, di fronte a qualcosa che sembra arrivi dall’alto. Cupido e Cupidigia chiariscono tutto se si vuol restare al livello di eziologia fisiologica e vedere questo come fenomeno eminentemente quanto naturalmente egoista. Poi c’è chi ne preferisce la lettura poetica vedendolo col vestito della “domenica”; ho già fatto gli esempi di chi vede volti santi nelle macchie di umidità del tinello. Ma se vuoi capire le tue ripetute “falling in love” devi pensare ad una banale ragione fisiologica.
Lo sai, se tu ti lasciassi andare finendo a letto con D o M senza sensi di colpa staresti bene. Per un po’
Esther, ha detto 8 anni, non 35. Se fossero stati 35, capace che il Lellocongliocchi arrivava in quota 100, invece ha davanti tutta la vita. E sempre che abbia una storia contributiva decente, le delusioni d’amore sono NULLA se confrontate con quelle previdenziali.
Ma è talmente ovvio che tutto parte dall’ attrazione istintiva che non ci sarebbe nemmeno bisogno di sottolinearlo. Poi è chiaro che di una persona ti colpiscono anche altre cose ( affinità, passioni in comune e compatibilità varie ) ma la propulsione iniziale non può che nascere da un interesse sessuale in primis. Altrimenti anche Plinio Fernando ( quello che interpretava Mariangela Fantozzi ) riuscirebbe ad attrarre facilmente. Si fanno una montagna di discorsi basati sul nulla cosmico solo perchè molte donne non vogliono semplicemente ammettere che c’è un certo tizio che le fa arrapare. Cosa ci sarà poi di così disdicevole devo ancora capirlo.
A me poi non sembra che le donne abbiano chissà quale ricchezza interiore rispetto agli uomini e chissà quali affascinanti sfaccettature. Saranno forse più portate a recitare, questo si. Ma i confronti più interessanti sul piano cerebrale io li ho avuti con gli uomini..
..E comunque si, si tratta di meccanismi scientificamente acclarati. Piaccia o non piaccia.
Suzy, non avevo spazio in precedenza, ma il fatto che sia tutti “diversi” non ha nessun peso con la genesi sessual amorosa che invece è identica per tutti. 100 mila persone che riempiono uno stadio per vedere uno spettacolo di Bruce Springsteen, sono tutti diversi l’uno dagli altri, ma non di meno “sentono” certe emozioni allo stesso modo. E dietro quei 100mila ce ne sono altri milioni che vorrebbero essere lì per le stesse ragioni. E questo vale per altri milioni che farebbero pazzie per altri “musicisti” che con Bruce non hanno niente a che vedere. La genesi sono le emozioni che regala la “musica”, e ognuno la soddisfa secondo i propri gusti, è ovvio. La situazione di Acqua è simile a un centinaio di altre donne di cui ho letto le storie su questo forum e di milioni e milioni di altre lontane da queste pagine, ma è ovvio che il soggetto scatenante non può essere lo stesso per tutte, nè lo sono le sensazioni che ne accompagnano la “passione”, sono le ragioni ad essere le medesime, non come queste vengono percepite singolarmente.