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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ma che palle! Ma quando me ne vado in Paradiso ché qua mi sono rotta i co...... ed oggi è pure il 2 giorno del mese oltre ad una da sempre ignorata endometriosi, funzionale solo a non far funzionare i matrimoni, per lasciarmi volutamente senza scelta di fronte alle eventuali tentazioni solo per amare Chi veramente ho sempre voluto e voglio.
Ps. Sotterrate il commento quando lo pubblicate.
Suzy tu hai un’ idea distorta di certi ambienti dettata dai tuoi pregiudizi personali, ma in realtà i maschi di destra ma ancor più quelli di estrema destra apprezzano le donne in gamba, forti e indipendenti. Forse alcuni di loro sono un pò troppo cavallereschi con le ragazze, hanno modi un pò superati, come se fossimo dei cuccioli da difendere, questo sì, ma non vedo perchè fargliene necessariamente una colpa. E del resto anche a una pantera come me piace di tanto in tanto essere coccolata ( però in quel caso devo nascondere gli artigli )
Personalmente comunque preferisco i tipi un pò distaccati che ti trattano alla pari, senza tanti fronzoli e che sono anche un pò irriverenti, con loro mi ci diverto di più perchè è un continuo “scontrarsi” e stuzzicarsi a vicenda che io adoro.
Ma tu per randellate intendi un rapporto un pò sadomaso tipo questo?…
https://www.youtube.com/watch?v=vo2wA0uPFQ4
No, non è certo nelle mie corde 🙂 Ma devo ammettere che un pò di ruvidità, nei giusti modi e a dosi calibrate, nella ..
..nella coppia male non ci sta. Specie in quelle un pò datate, dove c’è bisogno di tener viva la passione.
Acqua, ah quindi tu intendevi idealizzare ma DOPO averlo visto? beh così tutto cambia certo. Anzi direi che TUTTI gli innamoramenti si basano sull’ idealizzazione, proprio per loro stessa definizione. Personalmente non ho nulla contro le evasioni fini a se stesse che non vengono nemmeno concretizzate sul piano del contatto fisico, se servono a darci nuova linfa in un momento di stanca con il nostro partner. Quello che mi chiedo è: ma è davvero possibile, alla lunga, mantenere il controllo senza desiderare di spingersi oltre? In fondo in queste situazioni ciò che eccita di più è proprio il rischio e il proibito, o mi sbaglio?
Anche a me la storia dei piedini amici è piaciuta moltissimo. Nel mondo del fetish avresti un futuro assicurato.
“Aqcua”, ci mancherebbe, ho imparato a conoscerti in tutto questo tempo, e immagino la qualità che sei capace di esprimere. Io ti ho solo parlato di quale potrebbe essere la reazione di chi si senta “cercato”.
Presumo che D sia un tipo attraente e certamente non un “dead of pussy” -altrimenti saresti stata tu al suo posto ad essere “richiesta”- e come tale non nuovo ad avances di varia natura, per cui bisogna trovare un mezzo “originale” per richiamarne l’attenzione, che come leit motiv gli dia sensazione di “casualità”. Non sappiamo della qualità culturale dell’anelato D, ma comunque posso solo dirti che, per quanto mi riguarda, qualunque avances dalla quale si percepiva una premeditazione non mi ha mai entusiasmato riguardo la protagonista. Non che non ne abbia mai approfittato, anzi, ma sono storie che normalmente hanno avuto l’epilogo numero “due”, e di alcune di queste ragazze non ricordo neppure il nome. Storie sicuramente deludenti per le anelatrici. Però ripeto, si tratta di “Io”.
Ciavolo
Il desiderio di spingersi oltre c’è sempre e per questo è fondamentale mantenere sufficiente distacco in modo da non creare occasioni forzate o aggiuntive (gli eventi devono restare casuali) e, soprattutto, negli istanti di potenziale contatto innalzare al massimo la propria capacità di autocontrollo. È sconsigliato pertanto abusare con alcol o essere troppo stanchi o alterati (es. arrabbiati ) perché tquesto rende più deboli rispetto alla forza del nostro inconscio. Il proibito, insomma, deve restare tale e non concretizzarsi, altrimenti perde il suo fascino, mentre è il rischio è quello che “eccita”, proprio come praticare sport estremi( che a me non piacciono personalmente)
Golem, anche a detta di altre, D. risulta “piuttosto attraente e vanitoso” e ho notato che ha qualche pretendente, ma non è sicuramente un superfigo, come te da giovane. Inoltre ho personalmente constatato nelle uniche due serate in cui ho potuto osservarlo che i suoi approcci con le ragazze (più di una) non hanno avuto tutto ‘sto successo, per cui magari non è un granché. Anche come carattere mi hanno riferito essere un tipo un po’ strano e rompiballe. Non conosco la sua “qualità culturale”. D’altra parte A ME PIACE visceralmente e non so come farmela passare, essendo un’attrazione carnale, anche se la mia mente insiste a mascherarla con scuse legate ad altre presunte affinità (es. la sua gentilezza, simpatia…). L’unico modo è astenermi dal cercarlo (anche con lo sguardo) e dimenticarmi che esista. Insomma distruggere i miei castelli di sabbia. Comincio a pensare che questa mia “terapia” di utilizzare D. per cancellare M. abbia solo peggiorato le cose.
Auqca, tu non sai quante conferme dai continuamente alla mia tesi, che tanti detrattori ebbe ma della quale, oggi, a bocce ferme, sono sempre più convinto. Per fortuna tu parli apertamente di attrazione carnale, e questo fa risparmiare chilometri di parole per spiegare quanto “amore” sia in realtà solo la rappresentazione eticamente “socializzata” di un bisogno fisico che si orienta secondo una trama moralmente riconoscibile. E come si compone dentro una donna “educata” questa trama? Assegnando surrettiziamente al soggetto che fa sangue doti di corollario che completino “umanamente” il quadro, che invece è eminentemente sessuale, che delle qualità umane non se ne frega niente, quanto piuttosto di quelle “animali”, alle quali non servono le parole per “comunicare”.
Questo spiega tanti “accoppiamenti” improbabili dal punto di vista intellettuale e persino estetico, che sicuramente ognuno di noi ha avuto modo di osservare nelle proprie esperienze.
Comunque stai mostrando bene quanto “lavori” la tua fantasia di fantasia.
Golem, cio’ non toglie che seppur consapevolmente “spogliato” dalla sua maschera, e privato di tutte quei fronzoli e valenze etiche fittizie, tale desiderio permanga prepotentemente. Mi chiedo allora se la donna “educata” debba sforzarsi di contrastarlo e o se, dato che sembra sia vano cercare di annullarlo, non sarebbe più naturale assecondarlo. Purtroppo o per fortuna la mia coscienza non mi permetterebbe mai di ignorare alcuni principi morali e quindi sono costretta a “controllare” questi istinti con questi mezzi apparentemente ‘neutri”. Ma per quanto durerà questo desiderio parallelo illecito e soprattutto quali sarebbero dei mezzi più sani per tenerlo sedato (o almeno non orientato ossessivamente su un ignoto D. specifico) ?
Ma Aquea, non si potrà mai contrastare quel desiderio, sarebbe come fermare la vita. Bisogna solo riconoscerlo per quello che è, cioè qualcosa che travalica la nostra umanità, senza infiocchettarlo di valenze che non ha, specie in quei momenti “non controllabili”.
Tuttavia, proprio mentre riconosciamo il vero volto di quelle sensazioni dobbiamo fare i conti con la parte morale di noi, quando esistono implicazioni in questo senso dove il sesso ha un suo peso rilevante, come nel tuo caso.
Banale? No se pensiamo a quanti artifici nascono intorno a quei due poli, quali sono il sesso e la morale, e anche in questo caso tu ne sei un esempio.
Tempo fa ti consigliai di “provare” a soddisfare il “sogno”, perchè è chiaro che una frequentazione concreta così desiderata finirebbe col sesso, perchè che tu lo riconosca o no, sei solo un mezzo della Natura che deve dare un senso morale a una richiesta necessaria. Ma oggi ti consiglierei di evitarlo se vuoi mantenere il piacere dell’illusione. E così durerà, fino a quando il tuo lui non si sveglierà.
Quindi insomma Acqua avresti studiato una metodologia tutta tua per gestire la situazione?