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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Eh Beetle, mai dare troppa confidenza a noi “arrapate di sogni” o fare il “misterioso” con frasette enigmatiche buttate lì e risposte evasive. Beetle- Deedle- Diddl: il nick che ti sei scelto, poi, è facilmente modificabile con quei giochi di parole tipo “sciarada” o “assonanza” che si trovano su “La settimana enigmistica”.
Suzy ho letto recentemente un libro simile a mio figlio di uno scrittore francese, mi pare, ma leggerò anche questo che mi consigli (ho guardato ora in rete e ho trovato il testo !).
Da piccola non avevo amici immaginari, ad eccezione dei miei piedi ai quali avevo attribuito un nome e un carattere specifico e ben definito: guarda a caso uno era dolce, buono e remissivo e lo avevo chiamato con un nome “classico” e l’altro, dal nome “strambo” era lunatico e “tenebroso” è un po’ attaccabrighe. E poi anch’io mi facevo un sacco di storie parlando da sola o inscenando situazioni inventante e avventurose e spesso piuttosto trasgressive, nonostante la “tenera” età…
>>> ma il primo è sdoganato in positivo dalla “promessa” di nuova vita che contiene, pur non essendo altro che un desiderio di possesso, totale e incontenibile, quanto il secondo. È amore? Così è chiamato, ma lo è solo a causa di quel limite che raggiunge la maggior parte di noi e lì fermarsi. Però c’è altro, e lo conosci se ricordi come la penso.
In questo senso, come non dare ragione a Suzanne quando sostiene che in ogni Beetle possa vivere un Deetle? Lo dite a me che ci ho lavorato quasi tre anni per scoprirlo.
Detto ciò, a proposito di letture, vi consiglio di leggere un saggio interessante di quello che ritengo il maggior latinista mondiale, Ivano Dionigi, dal titolo “Quando la vita ti viene a trovare”. Vi sono spunti interessanti per interpretare quei concetti che qui dibattiamo tra quello che “è” e quello che “vorremmo” che fosse, ma soprattutto è una bellissima scoperta (o riscoperta) di menti straordinarie come quelle di Seneca, Orazio, Lucrezio e poi… accattatavillo.
Byeo
La terza possibilità non mi piace affatto, Golem, ma non dovrei preoccuparmi o dici che sono una sognatrice troppo brava?
E comunque sono ancora esaltata per come lui mi ha salutata l’ultima volta e quindi sono ottimista e ritengo che ci sarebbero dei buoni per ipotizzare che i delicati versi poetici e appassionati ( e disinteressati) complimenti che gli invierei, ottenessero la meritata considerazione (tutti corretti i congiuntivi e condizionali???) . Peccato che, mi sembra di capire, voi mi sconsigliate di procedere nei miei dolci intenti e che alla fine penso che vi darò ascolto, per il momento…Solamente che anche oggi non l’ho visto e “anelo” un breve contatto visivo per calmarmi un po’.
Suzanne ma tutti sti amici immaginari alla lunga non saranno deleteri? meglio un amico vero in carne e ossa. C’è più soddisfazione. In tutti i sensi.
Acqua, ma se poi quando incontri dal vivo ti trovi un ciospo davanti come fai?
“Ho appena finito di leggere un saggio di una nota scrittrice che, a tal proposito, la quale si interroga sulla “genesi” di determinate convinzioni maschili che hanno, di fatto, colpevolizzato le donne per il loro essere troppo “naturali” e quindi imprevedibili e potenzialmente pericolose, “ingabbiandole” di fatto ad uno stato di inferiorità sociale. Il risultato è stato che molte donne hanno rinunciato e rinunciano alla propria libertà e propensioni per “adeguarsi” ad un modello concepito dalla mente maschile che pretende che esse..
..che esse siano sempre dolci o meglio “docili” e al servizio del maschio, “sacrificando” spesso la propria felicità è realizzazione in cambio di protezione.”
l’ analisi è giustissima cara Acqua, però ti dirò.. a me personalmente non dispiace di tanto in tanto essere protetta. Per esempio se trovassi un buon amico che milita dentro FN e cominciasse a spaccare la faccia a chi mi rompe le scatole, non potrei che essere contenta e diventerei volentieri la sua sottomessa ( anche solo part time magari ).
Esther, sono certa che le osterie e le enoteche che bazzichi sono solo per la gente di mondo! Poi se ti va suggeriscimene qualcuna. Anche Yog apprezzerà.
Ma di che state parlando. Tra un po’ la questione va in cassazione, vi ritrovate di fronte a Chi vi ha creati,
e quindi anche a fare i conti con l’Amore,
e dopo tutto ‘sto papiello, non c’avete capito un bip.
• Per parlare dell’amore, dovete prima capire da dove viene la vita. •
E la vostra risposta è: il caso?
Ecco perché ragionate a caso.
Dunque, il caso vi è madre.
Potete però traslarlo in cazo, per restare in tema VOSTRO.
Ahahahahahahah!!!!
Acquacqua, tu come sognatrice sei una campionessa olimpica, ma fintanto il sogno resta tale non ti fai del male. Sappi comunque che una donna che inviasse dei versi a un uomo (non gay e maggiorenne) se va bene gli muove sentimenti di tenerezza, ma normalmente fa scendere il latte alle ginocchia, che per il clima “erotosoft” a cui aneli ha lo stesso effetto che vedere la Befana con le mutande di lana ascellari. Per quella che è stata la mia esperienza posso dirti che chi mi ha “corteggiato” con quei modi mi ha sempre infastidito, a volte facendomi anche un po’ pena; però, io sò io.
Bastano sguardi e ammiccamenti e quelle eventuali allusioni verbali nel caso del classico propedeutico vediamoci “per un caffè”.
Non ti consiglio niente, continua ad “anelare” se ti fa “star bene”. Quello è una specie di eterno “Sabato del villaggio” nel quale in un modo o nell’altro abbiamo sperato tutti, aspettando quel “dí di festa” che una volta arrivato quasi mai regalava le aspettative.
Byebyebaby.
Acqua, la storia dei piedi è adorabile, mi potrei innamorare di te solo per questo!
Infatti Maria, sono assolutamente convinta che la tua aspirazione sia trovare un omaccione che ti randelli dal mattino alla sera facendoti così sentire tanto amata.
Io mi tengo il mio dolce amico immaginario invece, de gustibus…
Grazie Golem per il consiglio, anche se in questo periodo sono un po’ pigra e mi dedico a letture evasive…
Mary G. sapevo che saresti intervenuta sul tema in quanto molto piu erudita di me , ma non mi aspettavo che emergesse da te questo lato, prettamente femminile, sul bisogno di protezione (la postilla “part time” e’ in questo senso comunque esplicativa). Disapprovo totalmente le modalita’ da te citate e la tipologia del protettore da te scelto, ma se a te sta bene.
Sul discorso dell’idealizzare senza vedere hai confuso un po’: intendevo dire che si puo’ benissimo idealizzare o “personalizzare” qualcuno anche senza conoscerlo o averlo visto. “inventandosi” delle caratteristiche a proprio piacimento a partire da lle proprie “idee o intuizioni”. Nel mio caso pero’ le mie idealizzazioni piu’ “potenti” sono partite da uno sguardo e breve scambio di parole e da li’ ci ho ricamato pertanto il contatto “fisico” influenza l’instaurarsi di una fantasia e la rende potenzialmente piu’ concreta.
Porca miseria nemmeno oggi l’ho visto e mi sento un po’ in affanno.
Golem, tu non hai idea di quali sarebbero stati i “versi poetici e appassionati” che gli avrei inviato: stavo ovviamente scherzando questa “definizione”.Ti sembra che io sia il tipo da inviare delle banali frasette sdolcinate da adolescente infigata? Avrei sicuramente pensato a delle frasi “ad effetto” molto ricercate (di mia invenzione o prendendo spunto da citazioni letterarie e musicali “colte” e di mio gradimento), arricchendole con dettagli e significati personalizzati o vignette umoristiche divertenti inventate da me. Inoltre prima di madarli avrei chiesto un parere di Suzy che e’ una super professoressa. Il mio obbietto non e’ quello di elemosinare attenzioni e tantomeno di farmi compatire , ma in qualche modo, quello di provocare un effetto positivo o benefico su di lui es. farlo sorridere, farlo sentire gratificato e contento di ricevere attenzioni e complimenti, e, forse, suscitargli un po’ di curiosita’ e voglia di giocare “solo mentalmente” con me . punto.