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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 22.909 commenti

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  1. 6581
    Acqua -

    Brava Suzy: e’ vero, probabilmente ho delle doti da sensitiva che non ho mai voluto approfondire o migliorare perche’ preferisco non curiosare in cio’ che ritengo debba restare nell’ignoto. O piu’ banalmente forse si tratta di particolare capacita’ di “intuizione”. A questo punto deduco che anche tu abbia queste doti.
    Tra il solare e il lunare era scontato che tu propendessi per il “lunare autentico”: un po’ tenebroso e introverso e appunto lunatico!
    Golem io non ho FB e non mi interessano tanto le foto: preferisco immaginarmi anche l’aspetto poiche’ non sono molto fisionomista e non mi concentro quasi mai sui dettagli, prefendo “cogliere” o “intuire” l’armonia dell’insieme.
    Tutto sommato entrambe le possibilita’ di “reazione” che hai prospettato non mi dispiacerebbero, anche preferirei (razionalmente) evitare la seconda per le potenziali conseguenze destabilizzanti sulla mia parte emotiva.

  2. 6582
    Golem -

    L’ipotesi statisticamente improbabile (se non impossibile) che Beetle possa esse Deetle, e tutti i “ricami” e voli pindarici che mi è piaciuto leggere al riguardo, mette in luce, una volta volta di più, la “potenza” della fantasia femminile quando questa è sottoposta a istanze ataviche, e in fondo “elementari”, che vorrebbero trovare una risposta più “terrena” a bisogni che sembrano o si vuole fare appartenere al mondo da cui scaglia le sue frecce Cupido. Se pensiamo che l’etimologia di quel nome ha partorito anche quello della cupidigia, (Cupio=prendo) possiamo capire come gli innamoramenti siano legati al bisogno di “avere” e non di “dare”, che poi è il verbo che caratterizza l’essenza dell’Amore, quello vero per intenderci. Ecco che in una parola è contenuta la differenza tra l’innamoramento e l’amore. E’ una piccola riflessione di cui ringrazio le due muse che me la hanno ispirata, e che fissa un ulteriore “clavellum” sulle conclusioni che riguardano la mia nota vicenda con la sognatrice che mi dorme accanto.

  3. 6583
    Acqua -

    Interessante la tua analisi etimologica Golem.
    La tendenza femminile a trasporre nell’immaginario un desiderio o un bisogno riconosciuto come “immorale” deriva da secoli di condizionamenti culturali e religiosi imposti dal genere maschile e che sono tuttora attivi seppur, in parte, “formalmente” superati.
    Ho appena finito di leggere un saggio di una nota scrittrice che, a tal proposito, la quale si interroga sulla “genesi” di determinate convinzioni maschili che hanno, di fatto, colpevolizzato le donne per il loro essere troppo “naturali” e quindi imprevedibili e potenzialmente pericolose, “ingabbiandole” di fatto ad uno stato di inferiorità sociale. Il risultato è stato che molte donne hanno rinunciato e rinunciano alla propria libertà e propensioni per “adeguarsi” ad un modello concepito dalla mente maschile che pretende che esse siano sempre dolci o meglio “docili” e al servizio del maschio, “sacrificando” spesso la propria felicità è realizzazione in cambio di protezione.

  4. 6584
    beetlejuice -

    Porca miseria, in un attimo mi avete trasformato da Beetle a Diddl(e)!

  5. 6585
    Acqua -

    Tornando sul nostro tema, “Amore” è “dare”, ma nasce sempre da”innamoramento”che è invece “prendere”. Perché avvenga la “miracolosa” trasformazione serve che la scelta di “donare” diventi consapevolmente o spontaneamente reciproca in modo che nella coppia la differenza tra il “dare” e “avere” si confonda. Banalizzando con un esempio molto stupido: “Io volentieri vengo in montagna anche se mi piacerebbe di più il mare perché so che ti rende felice e di conseguenza sono felice anch’io” = di fatto non mi aspetto di avere nulla in cambio. Tuttavia è palese che se manca la reciprocità di questo “dono”, difficilmente si raggiungerà un equilibrio e uno dei due alla lunga si sentirà insoddisfatto.

  6. 6586
    Golem -

    Vabbè, Acquea, la terza possibiltà è che si venga ignorate in malo modo, ma è un’ipotesi remota, che fornisce una sola risposta: che come “sognatrici” si è veramente troppo brave.

  7. 6587
    Suzanne -

    Ciao Golem, infatti l’immaginazione femminile travalica ogni confine razionale, creando ipotetiche situazioni surreali. In fondo dentro ogni Beetle potrebbe esserci un D, o viceversa insomma…
    Acqua, coincidenza, durante le vacanze ho letto “L’amico immaginario”, te lo consiglio vivamente. Tu avevi da piccola un amico immaginario? Io no purtroppo, ma parlavo sempre da sola ( in realtà anche ora lo faccio ? ).
    Però non troppo lunatico e non troppo melodrammatico, deve sapermi far ridere nonostante la sua natura “dark”…

  8. 6588
    Esther -

    Voi non conoscete la differenza tra l’essere e l’avere, ed elemosinate, anche i sentimenti (A qquà!)!!! Io, che sono una donna di mondo, e vissuta, sì, la conosco la differenza: tra l’essere molto ricchi e l’avere molti soldi non ci vedo una grande differenza per me. Come dice Yog: il vostro asso sta solo nella tanica. State messi male assai: er triangolo s’è rotto e voi avete bucato!

  9. 6589
    Esther -

    Ma amore non si può fingere: amore è tale sin dall inizio e quindi dall innamoramento. È apperciò ca vi pigliate bastunate n’coppa ai denti! Sbagliate le premesse, come al solito.

    Ps. Volevo aggiungere (una nota pragmatica): compratevi l agenda Gardenia, in edicola. Costa solo 3,90 ed è colorata.

    Si ama per avere l amore in cambio o si ama per amore? Le due cose si fondono. In fondo chi ama l amore, ama la Fonte della Vita, e perciò stesso non potrà mai soffrire né morire, perché anche se Lo ama fino a morire, morirà in Lui per continuare a vivere felice in Aeternum.

  10. 6590
    Golem -

    Acqua, tutto l’iter che ci (vi) ha portato ad allegorizzare il desiderio sessuale (braccio “amato” della riproduzione) lo abbiamo snocciolato in passato sino allo sfinimento. Quello che resta, e sempre sarà, è il bisogno femminile di cercare perennemente il “meglio” per ciò che attiene a quel recondito “ordine” di riprodursi, e quando non lo trovasse, inventarselo. E se lo inventa è perchè è un passaggio necessario per poter concedere la propria “vita” per una missione che deve dare il miglior risultato possibile. Anche se questa è una
    “non storia” come quella che si ha con D. Per una donna, insomma, ogni storia d’amore è quella “definitiva”, almeno come sensazione emotiva che proviene dalla “copertura” emozionale del momento, non so se mi sono spiegato.
    Poi la faccenda dell’etimologia. Cupido e cupidigia non ha bisogno neppure di essere spiegata per quanto è intuitivo comprendere quanto sia legata al noto equivoco sull’amore di cui abbiamo parlato. Entrambi moti irrazionali e entrambi “egoistici”, >>>

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