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di LAD
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23.575 commenti

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  • 6581
    Acqua -

    Brava Suzy: e’ vero, probabilmente ho delle doti da sensitiva che non ho mai voluto approfondire o migliorare perche’ preferisco non curiosare in cio’ che ritengo debba restare nell’ignoto. O piu’ banalmente forse si tratta di particolare capacita’ di “intuizione”. A questo punto deduco che anche tu abbia queste doti.
    Tra il solare e il lunare era scontato che tu propendessi per il “lunare autentico”: un po’ tenebroso e introverso e appunto lunatico!
    Golem io non ho FB e non mi interessano tanto le foto: preferisco immaginarmi anche l’aspetto poiche’ non sono molto fisionomista e non mi concentro quasi mai sui dettagli, prefendo “cogliere” o “intuire” l’armonia dell’insieme.
    Tutto sommato entrambe le possibilita’ di “reazione” che hai prospettato non mi dispiacerebbero, anche preferirei (razionalmente) evitare la seconda per le potenziali conseguenze destabilizzanti sulla mia parte emotiva.

  • 6582
    Golem -

    L’ipotesi statisticamente improbabile (se non impossibile) che Beetle possa esse Deetle, e tutti i “ricami” e voli pindarici che mi è piaciuto leggere al riguardo, mette in luce, una volta volta di più, la “potenza” della fantasia femminile quando questa è sottoposta a istanze ataviche, e in fondo “elementari”, che vorrebbero trovare una risposta più “terrena” a bisogni che sembrano o si vuole fare appartenere al mondo da cui scaglia le sue frecce Cupido. Se pensiamo che l’etimologia di quel nome ha partorito anche quello della cupidigia, (Cupio=prendo) possiamo capire come gli innamoramenti siano legati al bisogno di “avere” e non di “dare”, che poi è il verbo che caratterizza l’essenza dell’Amore, quello vero per intenderci. Ecco che in una parola è contenuta la differenza tra l’innamoramento e l’amore. E’ una piccola riflessione di cui ringrazio le due muse che me la hanno ispirata, e che fissa un ulteriore “clavellum” sulle conclusioni che riguardano la mia nota vicenda con la sognatrice che mi dorme accanto.

  • 6583
    Acqua -

    Interessante la tua analisi etimologica Golem.
    La tendenza femminile a trasporre nell’immaginario un desiderio o un bisogno riconosciuto come “immorale” deriva da secoli di condizionamenti culturali e religiosi imposti dal genere maschile e che sono tuttora attivi seppur, in parte, “formalmente” superati.
    Ho appena finito di leggere un saggio di una nota scrittrice che, a tal proposito, la quale si interroga sulla “genesi” di determinate convinzioni maschili che hanno, di fatto, colpevolizzato le donne per il loro essere troppo “naturali” e quindi imprevedibili e potenzialmente pericolose, “ingabbiandole” di fatto ad uno stato di inferiorità sociale. Il risultato è stato che molte donne hanno rinunciato e rinunciano alla propria libertà e propensioni per “adeguarsi” ad un modello concepito dalla mente maschile che pretende che esse siano sempre dolci o meglio “docili” e al servizio del maschio, “sacrificando” spesso la propria felicità è realizzazione in cambio di protezione.

  • 6584
    beetlejuice -

    Porca miseria, in un attimo mi avete trasformato da Beetle a Diddl(e)!

  • 6585
    Acqua -

    Tornando sul nostro tema, “Amore” è “dare”, ma nasce sempre da”innamoramento”che è invece “prendere”. Perché avvenga la “miracolosa” trasformazione serve che la scelta di “donare” diventi consapevolmente o spontaneamente reciproca in modo che nella coppia la differenza tra il “dare” e “avere” si confonda. Banalizzando con un esempio molto stupido: “Io volentieri vengo in montagna anche se mi piacerebbe di più il mare perché so che ti rende felice e di conseguenza sono felice anch’io” = di fatto non mi aspetto di avere nulla in cambio. Tuttavia è palese che se manca la reciprocità di questo “dono”, difficilmente si raggiungerà un equilibrio e uno dei due alla lunga si sentirà insoddisfatto.

  • 6586
    Golem -

    Vabbè, Acquea, la terza possibiltà è che si venga ignorate in malo modo, ma è un’ipotesi remota, che fornisce una sola risposta: che come “sognatrici” si è veramente troppo brave.

  • 6587
    Suzanne -

    Ciao Golem, infatti l’immaginazione femminile travalica ogni confine razionale, creando ipotetiche situazioni surreali. In fondo dentro ogni Beetle potrebbe esserci un D, o viceversa insomma…
    Acqua, coincidenza, durante le vacanze ho letto “L’amico immaginario”, te lo consiglio vivamente. Tu avevi da piccola un amico immaginario? Io no purtroppo, ma parlavo sempre da sola ( in realtà anche ora lo faccio ? ).
    Però non troppo lunatico e non troppo melodrammatico, deve sapermi far ridere nonostante la sua natura “dark”…

  • 6588
    Esther -

    Voi non conoscete la differenza tra l’essere e l’avere, ed elemosinate, anche i sentimenti (A qquà!)!!! Io, che sono una donna di mondo, e vissuta, sì, la conosco la differenza: tra l’essere molto ricchi e l’avere molti soldi non ci vedo una grande differenza per me. Come dice Yog: il vostro asso sta solo nella tanica. State messi male assai: er triangolo s’è rotto e voi avete bucato!

  • 6589
    Esther -

    Ma amore non si può fingere: amore è tale sin dall inizio e quindi dall innamoramento. È apperciò ca vi pigliate bastunate n’coppa ai denti! Sbagliate le premesse, come al solito.

    Ps. Volevo aggiungere (una nota pragmatica): compratevi l agenda Gardenia, in edicola. Costa solo 3,90 ed è colorata.

    Si ama per avere l amore in cambio o si ama per amore? Le due cose si fondono. In fondo chi ama l amore, ama la Fonte della Vita, e perciò stesso non potrà mai soffrire né morire, perché anche se Lo ama fino a morire, morirà in Lui per continuare a vivere felice in Aeternum.

  • 6590
    Golem -

    Acqua, tutto l’iter che ci (vi) ha portato ad allegorizzare il desiderio sessuale (braccio “amato” della riproduzione) lo abbiamo snocciolato in passato sino allo sfinimento. Quello che resta, e sempre sarà, è il bisogno femminile di cercare perennemente il “meglio” per ciò che attiene a quel recondito “ordine” di riprodursi, e quando non lo trovasse, inventarselo. E se lo inventa è perchè è un passaggio necessario per poter concedere la propria “vita” per una missione che deve dare il miglior risultato possibile. Anche se questa è una
    “non storia” come quella che si ha con D. Per una donna, insomma, ogni storia d’amore è quella “definitiva”, almeno come sensazione emotiva che proviene dalla “copertura” emozionale del momento, non so se mi sono spiegato.
    Poi la faccenda dell’etimologia. Cupido e cupidigia non ha bisogno neppure di essere spiegata per quanto è intuitivo comprendere quanto sia legata al noto equivoco sull’amore di cui abbiamo parlato. Entrambi moti irrazionali e entrambi “egoistici”, >>>

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