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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Mio marito, nel frattempo, è sempre più astioso nei miei confronti. Spesso devo ponderare bene le parole e le azioni per non rischiare di farlo innervosire ancora di più . Io non so davvero come pormi e cosa sto sbagliando, ma lui non fa nulla per venirmi incontro e, anzi, i suoi discorsi sembrano indirizzati ad accentuare di proposito le nostre differenze e il conflitto. Se dico che mi dà fastidio un suo atteggiamento lui continua a ripeterlo e qualsiasi cosa io dica o faccia è un pretesto per sottolineare qualcosa che in me non va. In particolare sostiene che io non lo ascolti mai e che io voglia avere sempre ragione e sembrare “la più brava” tra i due. E’ una ridicola sfida infantile a cui io non voglio di certo prendere parte. Io non voglio la guerra.
Cara Acquabollente, ormai hai descritto talmente bene le reazioni di tuo marito che credo di poter avanzare la possibilità che lui stia vivendo la classica sindrome del capro espiatorio. Questa è una frequente reazione maschile (ma non solo) che sposta per comodità le proprie insoddisfazioni ed insicurezze su un “capro”, che funge da vittima sacrificale al posto di quella che dovrebbe essere una lucida analisi della propria situazione e delle cause che l’hanno prodotta.
Nove volte su dieci c’è di mezzo la propria mancata realizzazione, sia professionale che come umana in senso lato, che viene pagata da un “catodo di consumo”, come succede nei sistemi di protezione catodica dei tubi metalliche, dove le correnti elettriche statiche che si producono nel terreno vengono “indirizzate” verso delle barre me
ferrose di”sacrificio” che si consumano al posto dei tubi, anche se sono quelli le producono a contatto col suolo.
Lo “scontro tra il più e il meno” scarica la “tensione” sul sacrificando che “paga” per tutti. >>>
>>> Questo comportamento indica una cosa, ed è che il sacrificatore nella questione “vuole” fare solo la “vittima”, e che lo stesso sa di avere delle colpe ma non le vuole riconoscere perchè gli costerebbe un’ulteriore perdita di sicurezza, il risultato è un continuo loop che impedisce qualunque possibilità di chiarimento tra “anodo e catodo”. Non so se mi sono spiegato. Certamente andrebbe sentito anche lui per trarre delle conclusioni più precise, ma come per altre situazioni di coppia, anche se qualcuno le ritiene soggettive queste invece sono “standard” per tutti. La trama è sempre quella. Quell’arroccamento, con relativo ritorno al mittente di certe “richieste” del partner, non lascia molti dubbi sullo scopo del di quel comportamento. Devi scegliere se far finta di capirlo aspettando che passi “‘a nuttata”, o reagire e decodificargli in faccia la sua più o meno inconscia strategia, ma poi può scoppiare tutto. Ancora una volta qui serve il “solo tu puoi sapere cosa è meglio per voi”. Cià.
Acqua, per quanto riguarda concedersi il giro in giostra, credo che avrebbe strascichi soprattutto su di te e non servirebbe a risolvere il vostro problema di coppia. Secondo me dovresti provare a focalizzarti completamente su tuo marito, cioè provare ad immedesimarti in lui per capire cosa non va. Non credo sia uno stupido, per cui se ti dice che vuoi sempre aver ragione, non lo ascolti e che ti ritiene la più brava qualcosa vorrà pur dire. Quando si creano questi conflitti, ciò che non siamo generalmente in grado di fare è osservare il mondo con gli occhi dell’altro.
Un po’ come le discussioni che leggo qui, ognuno ripete allo sfinimento sempre gli stessi concetti, incapace di “leggere” veramente quello che viene scritto.
In effetti Acquaqquà, tuo marito è un capro. Respiratorio non so, ma capro direi di sì.
Scusate ma mi torna in mente una battuta che aveva come protagonista un capro, e che lessi molti anni fa nel cesso della scuola serale per geometri mentre mi accingevo a mingere.
Il primo buontempone scrive:
“Il corno del capro fuggito dal gregge si infili nel c..o del pirla che legge”.
Ma un geniale mingitore rispose: “Ma il resto del gregge si infili diritto nel buco del c..o del pirla che ha scritto”.
Finii di mingere e rientrai in aula soddisfatto ma non prima di completare con un evocativo “mingere e mingeremo”.
Con tutto sto parlare di capri, l’avete proprio buttata in…vacca! Ovini, caprini o bovini che siano, mi avete proprio fatto venire una gran voglia di formaggio…Penso che aspetterò che passi la “nottata” per fermentare nuove idee… Beetle, nonostante mi richieda uno sforzo notevole (dal momento che ritengo di avere SPESSO ragione, avendo sviluppato un più che sufficiente senso di autocritica) proverò anche ad immedesimarmi e ad “ascoltarlo meglio” . Mah, poi dicono che sono le donne ad essere complicate…
Acqua, la rivoluzione sessuale ha avuto come scopo secondario, anche quello di liberare l’uomo dall’etichetta di “maschio”. Qualcuno la chiama femminilizzazione del maschio. Che si sia d’accordo o meno, ciò ha reso gli uomini anche molto più fragili. Cosa che in fondo è sempre esistita, anche se “prima” l’uomo poteva nascondersi e farsi forte dietro al proprio ruolo. Per questo dico che dovresti cercare di indagare e capire cosa non va nel suo mondo, magari anche cose che non dipendono da te e non riconducibili alla coppia, su questo concordo con golem. Se una cosa è ben evidente su questo sito è proprio la “crisi” identitaria maschile.
Dai che potete farcela 🙂
Buon fine ed inizio anno a tutti.
Buon Anno Acqua, che sia quello che possa farti trovare quell’equilibrio tra realtà e fantasia che serve a farci vivere piacevolmente. E Buon Anno a tutti, amici, “nemici” e staff perchè ci si renda conto di essere fatti tutti della stessa sostanza, ma che non è solo quella dei sogni.
Auguri.
Se l’anno scorso si celebrava un “blindato”2018 per il 2019(alla luce di quanto scritto) il motto sarà” Salvare CAPRO E CASSole “?.
BUON 2019 a tutti!