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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Però, Dottore, non so. Osservo le doppiette, ma qualcosa ancora mi lascia dubbioso. Certo, se ricomparisse almeno la zia o la lavatrice… ma non è accaduto più. Mah. Non son convinto.
Professore, è lei, ma dopo gli effetti della nuova terapia. Quel periodo di “fermo” prima che ricomparisse ha tutta l’aria di essere stato usato per rivedere la “carburazione”. Forse su iniziativa della zia, chissà.
Professore, quando ci vuole ci vuole. Io sto perdendo la pazienza con questi innamorati vintage. E poi, lei sa di cosa mi occupo normalmente e quanto per questo motivo i miei pazienti mi assecondano senza fiatare. Con questa crisi di medici che lasciano la professione per raggiunti limiti di età, anche in questa clinica dobbiamo occuparci di casi che vanno oltre la nostra competenza. Che il di sè dicente Prof imbocchi quel maledetto bivio e si rompa le corna. All’idroprotadone ci penseremo quando sarà il momento.
Mah, sí, è la tendenza un po’ di tutti…vedere gli aspetti negativi dell altro, ingigantirli, incancrenirli… Dall esterno viene da chiedere: ma allora perché state ancora insieme? Bé, evidentemente del buono ancora c è. Perché non provare a lavorare di fantasia anche sul rapporto che si vive? Intendo creare nuovi mondi da condividere, nuove scoperte da fare insieme, giocare un po’ insomma!
Ci sono 2 falliti che passano metà della loro vita su questo forum, un povero ragioniere non abilitato che si spaccia per commercialista ed un ancor più povero geometra manco iscritto all’albo che si spaccia per architetto e il cui lavoro più importante nella sua misera carriera è stato il progetto di una villetta abusiva ad Ischia di 2 locali + servizio su un solo piano!!
Uscite da questo sito e incominciate a vivere, il fatto che non abbiate raggiunto il successo nella vita non ve lo impedisce. daì ragazzi… ce la potete fare!!!
Il vostro amico DJ
Tu il “su cesso” l’hai raggiunto invece. Si capisce dalle continue cagate che dici, tubodigerente che non sei altro, atto che sei a riempir solo “li destri”, che null’altro resterà di te in tua memoria. Sei un organismo dai cento nick, ma sempre riconoscibile per il tanfo che accompagna le tue esternazioni. Quando si sente quell’afrore non serve neanche che ti firmi con nomi di fantasia. Sei sempre tu, il nostro “coffin man”. Ciavo ab libitum o rosicante ectoplasma.
P.S. Sono alla Rinascente per gli ultimi acquisti, tarello. Mi sto facendo un bel caffè marocchino e una pastarella mentre mi godo le tue cazzate. Un’altra cosa, “mente”, se non si sta esponendo un concetto matematico, durante un dialogo in forma scritta il numero si scrive per esteso. Quindi “due” e non “2 falliti”, sennò finisci tu per apparire tale. Sei il solito ciuccio e in più non ti applichi. Non è la prima volta che te lo facciamo notare noi docenti.
Mi raccomando, fatti vivo ogni tanto, che a questo villaggio manca uno scemo di ruolo.
baddu guarda che non serve che ti cambi il nick. sempre lo stesso rimani, cioè un poveretto.
Dottore, il Beddu non assimila l’idroprotadone e verso le due del pomeriggio la caposala mi riferisce che si è messo a ragliare peggio dell’asino della grotta il 24 dicembre anno zero (-6 gregoriano). Tra le varie allucinazioni, mi vede come commercialista, attività che ho svolto solo saltuariamente prima del primariato, giusto per sbarcare il lunario (e per pagarmi il posto barca).
Dottore, oggi ne sono arrivati – solo qui – sei da suturare. La privacy è salva. Solo quella. A parte i due deviati alla maxillo-facciale, gli altri son cosa da odontoiatri.
Non me lo dica Professor Yog, siamo in una situazione di super lavoro da black friday. Comunque, se mai durante il suo turno dovesse capitarle in ambulatorio quel soggetto che si trascina pigramente un curioso bagaglio, la prego, con una scusa qualsiasi gli faccia una endovena di cloruro di potassio, e dopo che questa avrà fatto effetto lo mandi giù da me, che sono curioso di misurargli il volume cranico, e quanto di questo è occupato dal tradizionale contenuto.
Ossequi.