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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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LAD
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“..i megalomani che vengono a sfogarsi e hanno condizionato la qualità della frequentazione.”
“eppure ci sono certi soggetti che nella loro limitatezza si sentono dei supereroi”
Certa gente impara a scrivere ma non a leggere. Possibile? Si, mistero..
Io resto dell’idea che il Beddu vada compianto, entro certi limiti, nella sua miseria intellettuale e fisica. Non credo che la nostra clinica possa giovargli, sarebbe come portare al pronto soccorso un clochard puzzolente e, come tanti immigrati islamici, zuppo di alcol. Pensare di riciclarlo come ricercatore del MIT sarebbe carino, ma impossibile.
Invece certa gente continua inutilmente a cambiare nickname illudendosi di non essere riconosciuto. E continua a pontificare sentenze malgrado la palese paranoia dei suoi interventi. Rimprovera l’altrui di non saper leggere quando per il nostro campione è stato scritto: “Con un controsenso intrinseco, tra l’altro; come andare nel bar e aspettare il proprio turno alle macchinette etichettando il giocatore presente come “drogato”. Comunque questo bisogno di ripetere un unico concetto fino allo sfinimento mi ricorda le case di cura per malati di Alzheimer. Mah.”
Esatto: un unico monotono concetto.
Zavorra, paranoica zavorra umana.
Sono un amico di Yog, dovete sapere che è molto bravo a calcetto, noi suoi amici di Quarto Oggiaro siamo tutti milanisti e per questo lo abbiamo soprannominato il nuovo Pirlo.
Continua così, Gino, e tra un po’ dovrai cambiare il cognome in Cerotti. Fidati. A calcetto ci si può fare molto male, sappilo, qui a Quarto c’è uno come te chi si è trovato TUTTE le ossa spaccate, comprese staffa incudine e martello che sono piccole e per trovare i pezzi poi è un casino ma al pronto soccorso li pretendono sennò non sanno che riattaccare. La foga del gioco… cosa non si farebbe per un gol.
Piuttosto gioca a qualcosa che ti riesca meglio, tipo tris o dama, chiaro che parti con un gravissimo handicap e non puoi vincere, ma ne caverai ugualmente soddisfazioni perché sono giochi che stimolano la mente.
Un cogl..ne che non ha nenche un poco di cogl..oni per mostrarsi col suo vero nickname. Che poi il Cerutti Gino era del Giambellino e non di Quarto Oggiaro. Come diceva Totò a un personaggio di quello spessore “lei è un cretino, si informi”.
Lascia perdere,yog.Il nuovo “drago del giambellino” é impegnato in un’attività di elevato spessore sociale e culturale:FARSI UNO SHAMPOO! o_O
(Sia evidenziato il doveroso tributo al signor G,please).
😉 Simpatico l’omonimo Cerutti, la battuta è carina!
Concordo con lei Sig. Gino. Che poi secondo me, oltre i piedi ha anche la faccia da pirlo. Si nasce draghi o si nasce pirlo, solo che qui c’è un affollamento di centrocampisti…
Và Gina. Apriti al mondo. E salutami uglerio, dal nome di chiarissime origini longobarde che trova un’interessante sbocco fenotipico in una stupefacente, ma non inaspettata, facies mongolica. La dama, come te Gina aperta al mondo, in questa dolorosa e immeritata situazione è impossibile, come pure il gioco.