Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 604 605 606 607 608 … 2.291 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 604 605 606 607 608 … 2.291 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
>>> e poi dopo la prima volta l’ho vissuta quasi da “santiaghese” grazie alle conoscenze del luogo. Vista non da turista è una città di grande vitalità e molto “giovane” per via dell’università. Comunque la Galizia ha un fascino sottile e silenzioso che ormai non riuscirei a “tenere” per troppo tempo per quanto sono “mediterraneo” e levantino. Poi sono persone molto taciturne e orgogliose. Non dimentico l’autista del bus col quale viaggiavamo con una trentina di studenti, che non volle farsi aiutare da me per cambiare una gomma che si era bucata. Si fece un culo così da solo perdendo un sacco di tempo, e chiedendo una spiegazione a “Laghetta” mi disse che, niente, non vogliono aiuti, sono indipendenti anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Popoli di confine.
Comunque ci tornerò a trovare la “basca” e a mangiare i “percebes”, il “pulpo” e la lampreda, che viene cotta nel suo stesso sangue. Se ci vai con Aguademar, andate a mangiare da “Manolo”. Si spende poco ma si magna bene davvero. Ciao
Mi baso su ciò che hai scritto quando ti riferivi alle donne, ho semplicemente aggiunto che non sono solo loro a farlo da ciò che leggo. Quelli di un certo livello lo fanno regolarmente.
Puoi ipotizzare che non abbia argomenti, ma io sono in attesa di vederne di tuoi validi, che non siano sempre le solite robe ripetute a nastro o auto-proclamazioni. Asino ti si addice. L’asino è colui che si oppone alla conoscenza intesa come capacità di apprendimento e cambiamento. Colui incapace di evolvere. Sarà che come dicono “ormai la sua vita se l’è fatta”..
Ma come … scrivi? Non sono le donne che lo fanno, sono quelli di un certo livello. Poi in un trionfo di retorica alla Forrest Gump fai pure la filosofia dell’apprendimento, tu. Come chiedere a Giurato, (te lo ricordi? “Buontorno a giutti”) di fare un discorso intelligente. Asino antelitteram (reclamo io il copyright) di argomenti ne ho sviscerati a josa ma non si può certo pretendere che tu possa notarli. Io non ipotizzo niente su di te, si vede bene che tu sei solo in grado di azzardare critiche rosicanti che mostrano bene le frustrazioni e l’impotenza coeundi di cui soffri, e la tua palese “passività”. E questo nonostante il tuo carisma “allontanafemmene”.
Senti, appena vai in bagno fai così: “ambrazzat’ ‘o cesso e dì: non son degn’ ‘e te”. E ricordati della cassa che ti aspetta. Fattela. Forse è l’unica che ti puoi fare.
Semper ciavo fides.
Tulipanisti. Grandioso, ricordiamoci quando dovessimo individuarne uno e metterlo a conoscenza di questa sua particolare caratteristica, peggiorativa rispetto agli amanti dei narcisi. Vede Professore, è quella Sua visione delle cose che me La fa vedere come Direttore Generale di questa clinica, come Redattore Capo del nostro periodico “The Ladscope”. È quella “lettura” che cerco inutilmente durante le mie autopsie, e mi creda, è più difficile trovarla nei corps che ho sezionato che individuare la collocazione del mitico punto G. Che è tutto dire.
Dottore, vedo che mi cassano altoragliando parecchi post quando scrivo sulla lettera della piccola Ciabatta e uso termini come “cilindrata” o “modello cilindro-pistone” o – ancor peggio – “alesaggio”.
L’ “albero a camme” è reputata una squallida perversione, il “valvolame” un crudele orrore, presumo di tipo neoplastico (HPV-A, immagino).
I “manovellismi” non sono tollerati neppure in diafana allusione, buoni solo per i testi universitari di Medicina e la “biella” è una parola segnata da un dittongo infetto come una ferita di guerra, prossimo a diventar iato definitivo.
Non viene, in sostanza, tollerata dai salt cod l’estensione di modellazioni meccanico-motoristiche che invece consentono di capire al meglio l’argomento.
Che ne pensa? Alla fine mi verrà un travaso, anzi tre, come alla Vespa 125.
Golem, ringrazia la tua ex moglie redattrice capo che ancora non ti ha fatto interdire: sei da ospedale geriatrico pre-cessazione.
Yog, il copia incolla collage suggestivo per minorati da dove lo hai fatto stavolta!?
Caro Professore. Alesaggio, con tutte le sue coniugazioni a partire dal verbo “alesare”, è una figura retorica che fa parte del mio frasario da quando cominciavo ad “alesare” appunto, nata dall’interazione con un caro amico ingegnere che in quel periodo preparava il famoso esame “Macchine”. Alesiamo, alesammo, alesando, alesai, aleserò erano parole che suonavano dotte ma di uso comune tra noi amici, che in effetti davano un peso allegorico straordinario alla nota operazione, portando indirettamente la figura dell’alesatore da quella di grigio operaio a quella di un Robocop antelitteram. In certo senso involontariamente siamo stati meglio dei sindacati nel valorizzare la dignità dei lavoratori.
Temo però che le Sue allusioni “meta(l)meccaniche” all’atto siano troppo raffinate per essere “godute” dalla platea alla quale Lei si rivolgeva. Forse è stato un gesto di pietà più che censura da parte degli stock fish.
Io ho una PX 150 dell’81 con la miscelazione manuale, si figuri.
Asino è chi asino fa. Riesci a comprendere perché ti si addice? Evidentemente no, altrimenti saresti in grado di trarne spunti di riflessione. Tirare fuori argomenti a iosa non significa che automaticamente si esprimano concetti degni di nota o che comunque risultino illuminanti. Oltre questo la consueta ottusità che ti fa dare dell’asino.
Non hai una bocciofila vicino casa? Non c’è qualche cantiere da andare a vedere? Prendi una boccata d’aria ogni tanto
Solnze, pure se fosse vero ( e non lo è ) che io dipendo dal giudizio altrui, non è certo credibile detto da te, che ad ogni commento ti preoccupi di rimarcare quanto tu sia brava e casta e quanto sei stata fortunata in amore. Che brutta cosa l’ invidia ( cioè quella che tu provi ).