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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La cassa a forza di essere trascinata si è bucata e rischia di perdere liquidi immondi stile lumaca escargot: la cassa va usata, non trascinata!
Dottore, a questo deve essergli andato storto qualcosa sta settimana ( un corteggiamento a una tipa, una proposta di lavoro mancata, ecc.. ) come al solito, del resto. e allora viene qui e usa noi come bersaglio per sfogare le sue logoranti frustrazioni. Nulla su cui valga la pena soffermarsi secondo me. Lasciamolo a vomitare i suoi deliri, anche perchè magari venendo a sfogarsi su questi spazi virtuali che a parole tanto aborrisce, può darsi che non vada poi a fare danni altrove. anche se io una buona idea su DOVE DOVREBBE ANDARE ce l’ avrei..
Io me ne andrò allo stesso modo: senza aver mai conosciuto nessuno, e non dirò niente a nessuno, neanche il funerale. Nessuno è degno dì piangermi, tranne i miei “figli”.
http://www.lastampa.it/2018/07/27/economia/marchionne-curato-per-grave-malattia-fca-non-era-noto-t3EfciYz0ZvPsvErUlr9MK/pagina.html
Ovvio….ahahaha…
Come da copione, vi comportate esattamente come da me esposto.
Davanti alla (ennesima) mia segnalazione del vostro problema cominciano le manifestazioni dello stesso: gli sfottò, gli spallegiamenti, la richiesta di argomenti (ancora? LOL), il delirio, l’insinuazione, il rigiranento di frittate, la disonestà intellettuale. Lo specchio riflesso, come ho già detto. Ossia il regresso comportamentale ad un livello prescolare.
Sono chiari sintomi di un senso di inferiorità che avete nella vita reale e cercate di sopperirvi creandovi una vita sul web e facendo passare tutto questo per normale. Anzi addirittura vorreste dipingere me come quello che sbaglia, che è in fallo. E solo perché vi sto rovinando il giochino perverso.
E’ appurato che avete una dipendenza.
Lo confermate e manifestate continuamente. Praticamente dovete “solo” rendervi conto (=svegliarvi) di quanto poco naturale e limitante sia abusare del virtuale, Dimostrate poco rispetto per il vostro cervello e quindi dovete necessariamente disintossicarvi.
Questo sfigato senza argomenti viene qui a pontificare su come secondo lui si dovrebbe vivere, avendo evidentemente un successo tale alle spalle che lo fa sentire “superiore” al resto del mondi, al punto di permettersi di dare indicazioni. È come quell’esquimese che crede di sapere come si deve vivere all’equatore.
Casi umani a gogò.
Hai capito? Davanti alla “sua” ennesima segnalazione del problema. E poi giù con le analisi psico comportamentali da paranoico oligofrenico, il suo vocabolario da adolescente “socialdipendente” e la solita risata isterica che ne denuncia la profonda insicurezza travestita da sicumera.
Caso umano da tubodigerenza genetica che nessuno caga tranne noi. E continua a non rendersi conto di come si fa prendere per il culo. È l’utente ideale che amano i tipi come me.
Un “glande”.
JJbettola deve avere il complesso di Bitonto: cioè è tonto due volte.
Non è un complesso, Maria Grazia. Infatti non suonano e non cantano.
È una sindrome, peraltro dall’esito esiziale.
E questo spiace, perché è verissimo che quanto scrive il Baddu sono, a voler essere generosi, delle banalità integrali e/o dei motteggi e/o dei buffi meme, ma fa parte anche lui della storia di questo povero sito.
Lui e, beninteso, la sua cassa che si tira dietro da bravo Django de Noantri, vera icona laddiana.
Buona serata a tutti, “ragazzi”! ?????????
https://youtu.be/ABdHK6U29qo
Guardate “Flight” su Netflix
https://www.netflix.com/title/70243453?s=i&trkid=14170286
A domani! ????
J.J.Bad,
con buona volontà e umana comprensione si può apprendere il valore del disinteresse per alcuni superutenti.
è decisamente tempo perso l’impegno di evidenziare gli argini di un corretto equilibrio di partecipazione e gli eccessi di sempre più straripanti personaggi virtuali, refrattari all’autocritica e all’automoderazione.
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“L’inflazione è un processo per sua natura persistente e, inoltre, la sua persistenza tende ad aumentare con il tasso di inflazione. [… ] L’inflazione cronica somiglia al fumo: una volta che si supera una soglia minima, è molto difficile sfuggire a una dipendenza che tende ad aumentare progressivamente. [… ] quando si verifica uno shock (ad esempio una crisi personale per un fumatore, uno shock dei prezzi per una economia), è molto probabile che il grado di assuefazione [… ] salti a un nuovo, più elevato livello, il quale persisterà anche dopo la fine della crisi.”
(Da: “Inflazione, crescita e controllo monetario: lezioni non lineari dalla crisi e dalla ripresa” di M. Bruno)