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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Oltre la misoginia preventiva, secondo me se si concentra Rossana troverebbe degni di rispetto anche gli esperimenti del dottor Mengele.
Con buona pace del femminismo e delle “maiale” che lo hanno portato avanti.
Io questa dittatura sessual-amorosa femminile onestamente non la vedo, e non comprendo a cosa nello specifico tu ti riferisca. Tutto questo potere femminile mi sembra solo una barzelletta, e in ogni caso non mi sento delusa dal fatto che le donne possano scegliere che valore dare alla propria sessualità, anzi, mi renderebbe felice, se anche solo lontanamente ci fosse questa autodeterminazione. Invece non la vedo, nemmeno e soprattutto negli eccessi, che spesso altro non sono che profonde insicurezze mal celate. Rossana, la tua visione della donna mi pare molto svilente e, per quanto riguarda almeno la mia generazione, mi sembri mooolto lontana dalla realtà.
Una mia amica quarantenne l’altro giorno mi ha raccontato di come, dopo un paio di saluti a distanza con un uomo che lavora vicino a casa sua, lo abbia invitato a salire per semplice sesso, senza desiderio di altro che non uno sfogo fisico. Finalmente! Non c’è nulla di immorale né svilente nel riconoscersi corpi,, tanto quanto lo sono gli uomini.
Golem, cerco di dirtelo per l’ultima volta: io non “MITIZZO qualcosa che non pesa”. Io provo DOLORE FISICO MENTALE e PSICOLOGICO (come altri gelosi retroattivi di tipo 1) a stare vicino ad una donna non vergine. A me non interessa se tutto il mondo ci può stare insieme, a me fa male, io devo starci alla larga o prenderla con le pinze. Hai capito ? Non è nemmeno una questione morale, è una questione FISICA di repulsione, contro la quale non c’è ragione, non c’è logica, non c’è nulla. Anche se amassi la zozzona maialona che fa sesso dal mattino alla sera, vomiteri standole vicino.
* * *
Le argomentazioni di Gabriele non stanno in piedi: io non ho insultato persone reali, ma quelle immaginarie di una lettera anonima. Inoltre il fondamento giuridico per la frode esiste, ma non mi dilungherò a spiegare ancora perché. Infine io parlo da uomo, non devo scrivere il manuale della par condicio per soddisfare anche le donne.
Rossana, purtroppo nessuna delle 3 cose che hai scritto è la ragione di base. Come ho scritto a Golem, la questione morale arriva DOPO quella repulsiva istintiva. Il geloso retroattivo respinge ISTINTIVAMENTE la donna non vergine, e questo lo fa senza alcun condizionamento morale.
Poi c’è la morale dal mio punto di vista è il terzo punto che hai trattato la ragione essenziale (richiesta di purezza), e se vuoi anche un pò del primo (possesso), ma d’altra parte che “uomo” sarei se non avessi un minimo di possessività ? (senza eccesso). Per quanto riguarda il secondo punto, cioè la paura del confronto, ti assicuro che è la più grande cagata del secolo. Se guardi ciò che hanno scritto Ello, o Simone, o altri, nessuno di loro aveva paura del confronto. Anzi avevano avuto anche diverse donne (escluso Simone) ed erano sicuri di se stessi, fino a quando hanno scoperto di essere gelosi retroattivi. Io ad esempio con le donne non ho grandi problemi, ma anche se una mi fila io non la voglio se non vergine.
Non c è scritto da nessuna parte che le donne debbano legare al sesso I sentimenti mentre gli uomini, per natura, non siano predisposti a farlo. Emerite scemenze, grazie alle quali per anni le donne hanno accettato con muto e rassegnato dispiacere I vari tradimenti subiti, senza ovviamente pensare di poter fare la stessa cosa.
In effetti sono molto delusa anch’ io dal genere femminile.. sembra proprio che le donne siano incapaci di essere solidali tra loro, che pensino solo a fare le pulci alle loro simili circa le loro scelte e i loro comportamenti per un innato senso di competizione, anzichè creare quella rete di supporto e mettere in atto quelle iniziative che permetterebbero A TUTTE di essere maggiormente agevolate nella vita di tutti i giorni così da conciliare al meglio lavoro e impegni familiari come richiede il tipo di società in cui viviamo oggi, che non permette più a noi donne di adagiarci completamente su una presenza maschile e di venir meno agli impegni civici e professionali. Tutte intente a battagliare cagnescamente per rivendicare il proprio “osso” e per affermare che il proprio percorso esistenziale e/o il proprio amore è “più meglio” di quello di altre, alcune donne sembrano non aver proprio compreso cosa sia la VERA emancipazione.
Attimo, che non mitizzi nessuno non è del tutto vero dai, “l’ascesa” del divino è una mitizzazione con i fiocchi, che ho sperato fosse ironica e invece non lo è. Quanto a star male fisicamente quando sei in prossimità di una “maiala”, torniamo al punto di partenza: è una tua condizione psicologica indotta da chissà cosa, e non genetica. La repulsione nasce dal “sapere” della presunta “suinità” della medesima, quindi non è come il “favismo” dove ti si gonfiano le mucose e hai uno shock anafilattico se ti avvicini ai due piccioni per offrigli il famoso legume.
Si tratta di “timore dello sporco” non dissimile da quello verso i microbi che hanno alcuni soggetti. Una forma di rupofobia verso la donna che A TE APPARE SPORCA. Mettila come vuoi, ma per quanto rispettabile come posizione secondo la visione della nostra opinionista, e vista da te come qualità, la tua sfera psicologica deve aver subito un bello shock a suo tempo per reagire con quella repellenza ad una condizione naturale della donna come quella di fare sesso.
Suzanne,
“la tua visione della donna mi pare molto svilente e, per quanto riguarda almeno la mia generazione, mi sembri mooolto lontana dalla realtà.” – se così davvero fosse, non potrei che esserne felice. al momento la mia opinione resta critica negli eccessi NON correttamente identificati dalle interessate, pur ammettendo che si possa trattare d’insicurezze malcelate.
vedo la “dittatura sessual-amorosa” femminile nel frequente prendere e lasciare da parte delle donne, spesso senza validi motivi ma per semplice superficialità. nella maggior parte dei casi condita da paroloni spropositati e inappropriati. ho la sensazione che il maschio sia troppo sovente in balia di instabili attitudini femminili, che arrecano grandi sofferenze a compagni e figli.
quanto all’autodeterminazione sessuale, personalmente l’ho raggiunta più di una ventina d’anni fa. non mi sembra quindi che si tratti di una recente acquisizione liberatoria. sempre se unita a consapevolezza.
non credendo in nessuna verità assoluta, le mie non sono che personali opinioni.
Attimo,
grazie per la risposta, che, unitamente a parte del commento 4605, mi ha ulteriormente chiarito il tuo sentire. avevo anch’io una mezza idea che ti avvicinassi di più al terzo punto.
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Gabriele,
capisco e apprezzo la tua difesa del genere femminile, anche legalmente molto ben argomentata.
qui la domanda è sempre la stessa: i nick sono persone reali o personaggi virtuali? per me possono essere sia l’uno che l’altro, o magari, più frequentemente, un mix di tutti e due.
si potrebbe asserire, come è stato fatto, che se un’affermazione non ti tocca, perché reagire? ma anche ammettere che ognuno ha proprie sensibilizzazioni e che, di conseguenza, può sentirsi coinvolto quando di fatto, personalmente, non lo è per niente negli intenti di chi “offende”, non singoli interlocutori ma, genericamente, un’intera categoria o uno specifico modo di essere o di pensare.
è l’intrigante e l’inconveniente di soggettive interpretazioni, magari distorte o sguscianti. comunque, sempre arricchenti!
Suzy, non voglio alimentare oltre nessuna polemica, ma se si elaborano delle opinioni perchè si è origliato delle confidenze sessuali di due teenager, e da quelle si traggono conclusioni generalizzate del tipo “i neri puzzano, o i meridionali sono sfaticati e oggi le donne la danno troppo facilmente”, e altri luoghi comuni di questa portata, si capisce perchè se si guarda il mondo dalla solita “finestrella”, quello che si vede diventa “tutto il mondo”, appunto.
Riuscire a “riconoscere” -sia pure in momenti diversi- la visione del sesso di un CB e quella di un Ogi, significa solo non avere una vera idea di cosa sia il sesso e di come questo funzioni, almeno per quanto ci riguarda, in quel caso. E senza Wikipedia sarà un ulteriore disastro.
È difficile mantenere un normale livello di interazione con certe “oscillazioni” umorali più che intellettuali. E in questo, come per le reazioni anafilattiche che ne derivano, io sono molto simile al “divino” per le sverginate. Ne sono allergico.
P.S. occhio agli “equilibrismi” della risposta.