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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Golem
Golem
Tutte le tue analisi seguono un percorso logico, sono espresse in modo chiaro e descrittivo, e sono anche corroborate da un sapiente utilizzo del linguaggio. L’unica cosa che non hanno, purtroppo, e’ la fiamma della verita’. Tutta la struttura che vai a creare sul tuo oggetto di studio, o se vogliamo la tua tela, rappresenta un abile artificio, ma come tale privo dell’imperfetto reale. Come nel caso della gelosia rettroattiva, che le tue parole vorrebbero ridurre a debolezza, quando invece si tratta di una qualita’ notevole dell’uomo. Hai usato il pennello creativo per immortalare l’immagine di un uomo insicuro del confronto con altri uomini, Itto Ogami, e hai usato tutti i colori della tavolozza per rendere piu’ credibile il dipinto. Ma io non sono cosi’. Non ho alcuna paura del confronto con gli altri uomini, che indegnamente chiamiamo tali viste le loro azioni.
E sono davvero spiacente se la repulsione della donna sverginata risulta tanto aspra e dura per chi la riceve (le donne) o per i loro paladini (gli stallieri). Non esistono parole dolci per esprimere il disgusto, ma mai tale mia espressione e’ stata similare alla repressione nazista che non solo rifiutava il non gradito (come faccio io) ma che poi lo distruggeva (cosa che io non ho mai fatto). Se godo della liberta’ di espressione sulla mia preferenza relativa alla donna perbene, e ne giustifico pubblicamente le ragioni, ho anche ampiamente sottolineato che ciascuno e’ libero di vivere come desidera. Quale violenza in questo ? Quale nazismo ? Quale superiorita’ ariana ? Non credo che rifiutando una torta dal sapore sgradevole io abbia impedito agli altri commensali di servirsene. Quindi Golem, ti faccio un plauso per l’estro creativo su di me, ma ti riconduco al piu’ banale VERO, per il quale la tua analisi (ma anche le altre) sono solo “favole per bambini” a cui pero’ oggi neanche i bambini potrebbero credere.
Caro Attimo, è ovvio che ci si ferma al punto zero della questione. Vale a dire il significato che soggettivamente si ha di cosa dia valore a una persona. Paradossalmente tu potresti rifiutare una donna che, pur non vergine, potrebbe amarti come nessun altro al mondo e regalarti una vita felice, e per che cosa? Per un aspetto insignificante dal punto di vista umano, giacchè nessuno dimostrerà mai che una donna che ha avuto rapporti sessuali sia meno capace di amare di chi non ne ha avuti.
Il punto è che, tolti gli eccessi tra i due estremi di un comportamento come quello sessuale di cui parliamo, la naturale maturazione di un individuo dovrebbe osservare certi comportamenti con la relativizzazione del momento in cui questi si sono verificati e a quali risultati in termini di maturazione hanno condotto il o la protagonista.
Tu, per quanto mi riguarda, sei fermo ad una fase quasi feticista della figura femminile>>>
Caro Attimo, le banalità del Golem hanno storia antica, paragonabili forse ai suoi innumerevoli account con i quali ha spesso tentato, invano, di farsi strada.
Passano settimane, mesi ed anni e la popolarità, in negativo, del Golem aumenta sempre di più.
Sarà sempre colpa degli altri?
E>>> un po’ quello che accade a certi collezzionisti che si soffermano sui dettagli del pezzo adorato, che deve rientrare nell’originalità assoluta e mai toccata da “manipolazioni” successive alla “creazione” di quell’oggetto.
L’ho visto tra sabato e domenica, quando mi sono ritrovato con altri appassionati di moto d’epoca. La mia pulita sì ma senza eccessi, e con un po’ di vita addosso che gli dà un fascino particolare; olio, candela e puntine a posto e 700 chilometri in due giorni di “curve” senza un problema. I “feticisti” che ad ogni fermata pulivano i cerchioni dal fango e lucidavano le cromature con l’avambraccio, per poi bloccarsi perché le puntine si erano incollate.
Anche questa è una metafora, ogni guaio alla moto serve per metterla a punto meglio, e infatti la mia ormai la conosco perfettamente. Lo stesso vale per noi, ogni momento è un modo per metterci a punto e conoscerci.
Di una donna che si ama è meglio essere l’ultimo. Essere il primo è rischioso.
Esther, in quanto amante della chiarezza potresti essere meno criptica?
Itto, il diritto a esistere e ad essere ciò che si è, lo si percepisce sopratutto nella possibilità di vivere senza che gli altri ci debbano mancare di rispetto. Tu secondo me sei molto peggio dei nazisti. Loro non sopportavano gli ebrei, ritenevano che questi ultimi non meritassero nemmeno di vivere, e lo dichiaravano apertamente senza ipocrisie. I nazisti insomma erano brutali e crudeli, ma erano AUTENTICI. tu invece ti trinceri dietro un finto buonismo e una presunta libertà di opinione secondo la quale è lecito offendere gli altri ( le altre, in questo caso ) se non vivono secondo i tuoi dettami. O meglio, secondo i tuoi COMPLESSI. Ma tutto questo con la LIBERTA’ non centra nulla e non sappiamo più come fartelo capire. E’ per questo che io Golem e altri riteniamo che non ci sia equilibrio nelle tue argomentazioni e che queste siano solo frutto di fragilità tue interiori. E il nostro non è un insulto, ma una semplice opinione. Che è OPINABILE, appunto. Ma NON offensiva, come..
..come invece lo sono le osservazioni che tu rivolgi alle donne sessualmente vissute. Cosa ci frega se tu preferisci le vergini immacolate, le zebre zebrate o quant’ altro! A noi preme dire che non hai il diritto ( tu come nessun altro ) di offendere e insultare le donne che non rispecchiano i tuoi canoni, definendole vacche, indegne e chi più ne ha più ne metta. e nè tantomeno di offendere e umiliare gli uomini che scelgono di accompagnarsi queste donne ( definendoli stallieri, come dire che si occupano di bestie da stalla e non di donne ). Per me in realtà sei solo uno che dalle donne belle ed emancipate ( cioè le donne che desideravi ) ha preso delle legnate che non scorderà più e ora viene nei forum a sparare a zero contro di loro pensando così di “vendicarsi” in qualche modo. Ma ti rendi solo ridicolo.
Ciao Golem!
E lo “stanco” a quale
più noto account va ricondotto?
Forse a quello delle reali banalità, incapaci di andare oltre l’ovvio che si può trovare nelle chiacchiere da ascensore.
È sempre la solita storia per i mediocri, criticano senza mai essere in grado di andare oltre delle dichiarazioni di “pancia”. Come se la “popolarità” fosse un indicatore assoluto del valore del “campione” di riferimento, come ha dovuto constatare quel Povero Cristo col “crucifige” col quale ha chiuso la sua predicazione. Tipico della “zavorra” di cui è carico il mondo, e di cui LaD ne riporta, in proporzione, la presenza, come possiamo constatare dall’intervento a cui si rivolge questa risposta.
Attimo Itto, non sai il disgusto che susciti tu a qualunque donna ti legga.