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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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>>> per creare un “mood” confortante e riconosersi come persone “ammodo” che vogliono apparire anche di “cultura”, ma che almeno a me trasmettono un che artificioso con lo stesso effetto che mi dà lo stridio del gesso sulla lavagna.
Infatti la tua richiesta per un linguaggio più decoroso va a braccetto con questa “sensibilità” alle apparenze più che al contenuto delle parole, perchè si ferma al retaggio della suggestione del “suono” che alla semantica in esse contenuta.
Quando Cesare Zavattini, già ultrasettantenne nei lontani anni ’70, pronunciò per la prima volta la parola “c....” in una Rai imbevuta di quella ipocrisia gesuitica di cui a quanto pare siamo ancora imbevuti, fece un gesto di “alta cultura”, spostando le relazioni verso un’espressività più “onesta”, al di là degli abusi pecorecci che poi se ne è fatto.
Ma come vedi, io so esprimermi con decoro con chi dev’essere “decorato”, e con un vaffanculo con chi merita di essere sfanculato. Non è “più meglio” essere chiari e sinceri? Secondo me è addirittura una forma di rispetto persino verso il secondo della precedente sequenza.
Un caro saluto, come decorosissima forma di commiato. Ciavo come indecorosa. Scegli tu.
Metatron! Welcome home!
Semplicemente uno spazio di Spam…
Ah…prima che ve ne andiate…
clikkate QUA per bonificare “aldirettore”
Eh, Gabry, magari 🙂
Io non mai detto di intendere i commenti scritti da Rossella in senso assoluto, ho espresso una mia opinione, non mi sono fatto garante per far capire o spiegare ad altri i pensieri di Rossella. Ho espresso le mie posizioni: dicendo “secondo me” e “facendo ipotesi”. Per capire credo possa tu farlo da solo dal momento, che a quanto pare sei essere capace di avere un confronto maturo
C’è una luce che luna non è in un buio che notte non è…
E una voce che voce non è che non parla, ma parla di me….
D’improvviso mi brucia la mano l’aria verde del panno sul piano…
Strano Gabri, mi era parso che il post 3778 concordasse su una lettura di quei post che confermasse una tua “comprensione” di quelle esternazioni aristoteliche, ma evidentemente mi sono sbagliato.
Cari saluti.
Acqua, intanto che aspetti, non è che magari tu li sai fare i pancakes e mi dai la ricetta? Suzanne con me è proprio risentita e non vuol darmela (ps questo NON è un doppio senso ; )
Infatti non è un doppio senso…
Mi spiace ma i pancakes sono troppo British e non conosco la ricetta. Forse li ho fatti una volta ma ho impiastricciato tutta la cucina e non erano un granché.Se vuoi ti posso dare quella della Sacher avendo una lontana antenata austriaca, oppure quella del
rotolino panna e fragole (ps questo NON è un doppio senso 😉
Gabriele,
in questa società globalizzata c’è sempre meno posto per i “diversi”. se non si è omologati alla maggioranza, è senz’altro preferibile evitare di esprimersi o d’interagire.