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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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>>> una “luce” che non avevo mai visto prima di allora. Non si trattava della solità “novità”.
Quasi cinque anni me lo hanno confermato, fino alla sua tragica morte, che ha impedito che iniziassimo una convivenza stabile. Aveva 25 anni ma una maturità e un’intelligenza mai incontrate prima di lei, oltre a un sexy appeal magnetico mai più riscontrato in una donna, e non solo per me. Sono certo che sarebbe stato un amore come “dico io”, perchè potevamo stare vicini senza parlare eppure “comunicavamo”, non so se riesco a spiegarmi.
Sally è diversa, ma ugualmente speciale come donna, eppure come sai era rimasta ad una visione idealizzata dell’amore, che non avevo percepito subito, avendo praticamente cominciato dopo soli due mesi a convivere, con tutti i problemi pratici che ne conseguono.
Similmente a molte donne rimaste ad un livello adolescenziale dei sentimenti, non riusciva a fare certi passi che attengono a quella “volontà” che trasforma un’intenzione in un “fatto”. Ho iniziato io, e sai come, e lei mi ha seguito. È stato un “co-ire”, andare insieme, termine che è sinonimo di “FARE” l’amore.
E infatti lo abbiamo fatto. Perchè l’amore di “fa” in due. Uno solo non basta.
No. L’idiozia fa male. Ecco perchè c’è tanta sofferenza nella vita.
Grazie Gioia, mi fa piacere.
Molto bello Golem tutto ciò, ma mi suona un po’ come un’autocelebrazione della tua capacità di costruire l’amore…alla fine sei tu che decidi e le altre seguono…mai avuto stati di zerbinaggio misto ad illusione? Dai, su, non ci credo!
Sasha:
Ribelli, soldati o civili sempre 12.000 erano. È assolutamente errato dire che geneticamente russi, ucraini e bielorussi sono identici: fai una ricerca sugli aplogruppi in europa e scoprirai la verità. Inoltre non sono gli ucraini a discendere dai russi, bensì semmai i russi slavi e discendere dal Rus di Kiev, quindi dagli ucraini. Gli altri sono frutto di mescolanze con altre etnie non slave .
Gogol era costretto a scrivere in russo dato che era proibito pubblicare in lingua ucraina. La smetti di dire cavolate?
Mezza ucraina parla ucraino, almeno fino a Kiev dove parlano 50 e 50. Negli oblast orientali la maggioranza parla russo, ma ci sono anche tantissime persone che parlano ucraino. Senza contare che la zona più colta dell’Ucraina è proprio Lviv, ad est da tutto più schifo: più divorzi, più aborti, kharkhiv, nikolaev e Odessa sono le città simbolo del turismo sessuale e delle “online brides”.
Sono queste regioni ad affossare il nome dell’Ucraina. In un certo senso spero che si stacchino (solo per Odessa mi dispiacerebbe ), almeno quel paese potrà essere ripulito.
Markus non posso sapere se lei ti abbia amato o meno, la mia era un’ipotesi derivante dalla descrizione che hai fatto della tua storia. Secondo me è troppo semplicistico affermare “chi ama non lascia”, cambiamenti spontanei possono portare ad allontanementi, anche se le basi sono più che valide. Chi si allontana di punto in bianco come nella vicenda che hai raccontato qualche dubbio me lo fa venire. Solo lei potrebbe darti la risposta
Beetlejuice, purtroppo non lo so neanche io. A mio parere chi ama davvero non può comportarsi in quel modo. E hai perfettamente ragione quando scrivi che chi si allontana di punto in bianco qualche dubbio te lo fa venire. E a me ne ha fatti venire parecchi, anche perché risposte non ne ha mai date. Solo accuse per cercare di giustificare se stessa.
Suzanne, credo che hai ragione, la mia ex ha tradito in primo luogo se stessa e, come scritto a beetlejuice, ha lanciato verso di me tutte le accuse possibili in modo da poter tentare di dare una giustificazione al suo comportamento.
Quello che vorrei far capire è che se parlo di questa storia, non è per denigrare la mia ex o per ottenere conforto e pacche sulle spalle, quanto far intendere quanto possa essere immenso il dolore e la delusione di chi crede in un’altra persona.
Per quanto mi concerne, paradossalmente, non è tanto la fine dell’amore (che per me, se finisce, vuol dire che non c’è mai stato), quanto l’incredulità, il disarmo e la pietrificazione di fronte al cambiamento di una persona che fino a pochi mesi prima ti dimostrava tutto il bene di questo mondo e per la quale eri l’essere più importante della terra e che di punto in bianco diventa la persona più indifferente
di una che incontri sul tram e che neanche guardi. Ecco, questo è davvero tremendo.
Nonostante tutto, nonostante il male che mi ha fatto, quello che mi ha detto, come si è comportata, nonostante l’estrema rabbia e il rancore che provo nei suoi confronti, non mi riesce e non mi riuscirà mai di “lasciarla” così come mi ha scritto Golem.
A Golem voglio comunque ripetere che ha avuto la “fortuna” di avere il tempo per poter “capire” le eventuali “stranezze” di sua moglie. Io questo tempo non l’ho avuto.
Per venti anni il suo malessere non lo vedevi, anche perché lei non te lo faceva vedere. E non credo neanche tu fossi così cieco da non vederlo. Un malessere che, se c’era, era comunque sopito e fortunatamente non è “esploso”, altrimenti credo avresti potuto fare ben poco. Quando te ne sei accorto, con tutto il tempo che io non ho avuto, hai trovato, comunque, una persona disposta al dialogo e a mettersi in discussione. A me questo non è capitato.
Suzy, non è una “mia” capacità, lo è di tutti, in ragione della convinzione che si ha del volere qualcosa. Qui, durante la lunga discussione sull’argomento, che ha anticipato la tua presenza sul forum, sono stato accusato di prevaricazione, ed è normale che chi ha una visione “teorica” del rapporto amoroso vedesse le cose in un certo modo, ma ebbi modo di ricordare che se durante la “revisione” con Sally fosse emerso che la sua vera speranza d’amore fosse stata altrove, l’avrei accompagnata io a cercare di riprendersela . Pur con la morte nel mio cuore “di cuoio”, non avrei potuto certo continuare la vita con una donna che si fosse portata dietro un rimpianto così grande.
Così non è stato, perchè il lungo periodo di autoanalisi ci ha portato entrambi a rivedere quei pregiudizi che nell’uno e nell’altro stavano condizionando la crescita del rapporto.
È stato notare l’atteggiamento partecipativo di entrambi che ci ha confermato la volontà di capirci meglio, tenendo presente che Sally ha un carattere molto indipendente, e se intravede atteggiamenti coercitivi lo fa notare molto chiaramente. “Faccio che voglio” è una delle frasi del suo italiano dei primi anni sul quale scherziamo ogni tanto.>>>
>>> Se ho avuto atti di zerbinaggio da Sally? No perchè non le ho dato le condizioni perchè si manifestassero. Se ti tiferisci alle altre, si, è possibile, ma anche in quel caso non le provocavo. Probabilmente facevano parte di un tentativo di imbonirmi amorevolmente per trattenermi. Ma adesso che ci penso, sì, ricordo una fidanzatina che mi aveva reso dipendente da lei attraverso la sua completa disponibilità a risolvermi i problemi più banali. Ricordo che un giorno dovevo fare una semplice raccomandata e quel condizionamento quasi pavloviano mi portò ancora una volta di pensare di ricorrere a lei.
Ricordo perfettamente che scattò qualcosa dentro di me, che mi fece riflettere se fosse normale che uno che pilotava già un piccolo aereo dovesse ridursi a non saper fare una banale operazione postale.
Capii tutto in un secondo e mi resi conto che stavo diventando la vittima di una dolce mantide religiosa. Qualche giorno dopo la lasciai. E sai cosa mi disse tra le altre cose? “Non puoi farlo, tu hai bisogno di me”.
Insomma Suzy, trovare un rapporto equilibrato è quasi come la ricerca della pietra filosofale. Cercare di averlo è uno sforzo che dipende da noi e da come leggiamo la realtà.