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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Arriva Itto…il Giustiziere della gnocca slava!!!!! Ahhhhaahhhhhaa!
SOLLA non MOLLA. E’ come la COLLA !
Coraggio ce la puoi fare.
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Maria Grazia, vedo che hai cambiato opinione. E non sei affatto una presenza scomoda. Anzi, al contrario, visti gli scarni argomenti presentati dalle comari può darsi che se vi unite riuscite ad arrivare a scrivere qualcosa di sensato.
Come potresti soffrire la mia assenza… non c’era nessuno a scrivere su quel sito.. mah…
Riguardo alla tua uscita: “Comunque si, in effetti io rispetto a te preferirei uno spacciatore marocchino per compagno”… beh… che dire… almeno sei onesta con te stessa. Se questa è la tua aspirazione, attendo notizie anche da te.
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Riguardo ai miei messaggi di risposta, mi riferisco a quelli senza insulti (capisco che sarebbe meglio insultarsi dal mattino alla sera, ma mica ho tutto questo tempo da perdere!). Ecco i messaggi “normali” talvolta non trovano l’approvazione dei moderatori. Ma come Maria Grazia giustamente osserva, questa è casa loro e quindi, viva la libertà di stampa !
Markus si, certamente esistono anche rapporti che vengono conclusi dall’uomo, ma bisogna ammettere (per onestà’, come detto da Jack e da altri in questo forum) che negli ultimi tempi spesso sono le donne a porvi fine. È chiaro che l’uomo è sempre più in difficoltà nel gestire i rapporti e nell’accettare che la donna ormai ha quell’indipendenza e autonomia che in passato non aveva.
Tante scuse solo per giustificare la vostra noia.
Internet non è una dimensione sana per avere confronti o scontri prolungati. Non vi accorgete nemmeno che si riduce ad uno scontro tra pregiudizi. Non c’è nulla di costruttivo in questo, si chiama “perdita di tempo”.
Infatti Suzanne, almeno qui tra noi intravedo solo un desiderio di confrontarsi e non di chiedere conforto. Ma qualcuno ancora non lo ha capito.
Il cambiamento di opinione direi che si può tentare con chiunque sia in grado di dimostrarci che siamo su una strada errata. Non deve essere per forza il nostro fidanzato. Potrebbe essere anche un amico, un genitore o un semplice conoscente.
Comunque non hai risposto alla mia domanda che ti ho formulato nel mio commento 7766. Mi piacerebbe sentire il tuo pensiero al riguardo.
@Annalisa, non capisco in base a cosa sostieni che negli ultimi tempi sono spesso le donne a porre fine ai rapporti. E comunque, a prescindere che siano più le donne o gli uomini, non ritengo sia una cosa di cui vantarsi.
La gestione dei rapporti è molto difficile e te ne do atto. Ma credo che entrambi i sessi si trovino in difficoltà. E per quanto riguarda l’uomo, non credo che ciò sia dovuto ad un discorso di indipendenza e autonomia, quanto a cambiamenti troppo repentini e frequenti da parte delle donne che sicuramente destabilizzano.
Un uomo che cerca stabilità in un rapporto di coppia sa benissimo che per trovarla, al giorno d’oggi, deve ritenersi fortunato a dir poco
J.J., nessuno ti chiede di parteciparvi. Perdi il tuo tempo differentemente, anziché continuare a ripetere le stesse frasi come un disco rotto.
Ciclicamente su questa lettera ricompare la stessa discussione.
Arriva una tipa, elenca le sue malefatte, le giustifica perché “le ragioni del cuore” e altre amenità di nullo valore, e scatena il putiferio.
La lettera si estremizza, e si ritrova nuovamente a regredire alle posizioni di “Andy il profeta”, la cui misoginia è leggendaria e giustificata solo dalla mole di volte in cui è stato pestato.
Il discorso di norma finisce con alcuni elementi che non fanno più ritorno.
Un po’ perché la shitstorm ha effetto catartico e di riflessione su di sé e le proprie posizioni, favorendo una sintesi fra estremi, un po’ perché, sostenendo “le ragioni del cuore” si viene giustamente linciati.
Il punto al quale voglio arrivarr, tagliando corto, è che regredendo alla misoginia (“le donne son tutte…”) o alla plenaria assoluzione (“non ho fatto nulla di male”), a seconda della parte in gioco che si ricopra, non si giunge a nulla.
Solo ad una persona troppo spaventata dall’alteritá per avere MAI una relazione completa (difficile da trovare per conto suo) e ad un’altra ferma all’adolescenza perenne, istintiva oltre ogni misura, che farà perennemente male a sé, ma soprattutto alle persone con cui entrerà in intimità.
Questo scontro non produce niente.
Alcuni devono accettare che le altre persone nella maggioranza dei casi non valevano nemmeno la pena, senza dannarsi l’anima come se la loro vita implodesse ogni volta.
Altri devono uscire la testa dal deretano e…
…e prendersi le loro responsabilità riguardo al fatto che fare tutto quello che ti dicono i genitali in un dato momento, perché il cuore qui non c’entra nulla, ed il problema è che non ci è mai veramente entrato, è deleterio innanzitutto per sé stessi.
Perché in questi anni sono stato con molte che pedissequamente giustificano tutto con le “ragioni del cuore” ed oggi sono tutte sole, abbandonate da tutti i loro cari, perché la verità è che se a ripetizione non hai riguardi per nessuno, alla fine chi ti sta attorno recepisce il messaggio, e smette di avere riguardi per te.
Tante scu…tante scu…tante scu…tante scu…tante scu…tante scu…tante scu…tante scu…
Markus, Annalisa intende dire che molti uomini si accontentano di rapporti “imperfetti”: basta che lei faccia sesso, meglio se spesso, non rompa troppo le scatole, prepari da mangiare e gli lavi i calzini. Pertanto, prima che lui prenda la decisione di lasciare lei, lei deve proprio averne combinata una grossa (ad esempio ferire il suo orgoglio andando a letto con un altro) . Le donne invece si stancano molto prima perché generalmente sono molto più esigenti e richiedono all’uomo un livello maggiore di attenzione che va oltre il sesso è la “comodità”, prevedendo anche vitalità intellettuale, proattività, comprensione, partecipazione e supporto pratico. Spesso le donne che mettono fine ad un rapporto quando le loro aspettative, il più delle volte chiaramente esplicitate, vengono regolarmente disattese, oppure in caso di forte delusione o di atteggiamenti opprimenti.In questa decisione, come giustamente detto da Annalisa, gioca un ruolo anche la crescente indipendenza economica e mentale (la cosiddetta emancipazione) che hanno acquisito le donne negli ultimi decenni.