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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Direi di sì Acqua, stiamo bene insieme e non ci annoiamo mai. Oggi lavorava, e le ho fatto un risottino al gorgonzola che ha trovato pronto appena è arrivata. Ci piace dedicarci l’uno a l’altra. “Siamo” i migliori amici che abbiamo.
Bisogna dire che lei è una persona molto gradevole e allegra e, curiosamente, pur definendosi “asociale” è molto richiesta e amata dai suoi studenti e da chi ci frequenta. Poi è paziente, al contrario di me. Insomma non si può non volerle bene.
Ma come ripeto, esserci “conosciuti” in profondità e aver scoperto e messo in piazza certi aspetti del nostro Io, ci ha avvicinati molto di più, in tutti i sensi.
Quella “crisi” è stata una catarsi, per entrambi, ma abbiamo lottato per quello che ci univa e non litigato per quello che ci stava dividendo. Per entrambi è stato il riconoscimento di alcuni aspetti sbagliati del nostro modo di interpretare il rapporto, che in realtà NON era nostro, ma assorbito supinamente e acriticamente attraverso esempi tradizionali. E nel suo caso sai a cosa mi riferisco.
È un problema che hanno molti, e stranamente soprattutto gli uomini detti “tutti di un pezzo”, ma che non tutti sanno riconoscere. Pochi sono in grado di “vedersi” da fuori per osservare certi aspetti del proprio carattere che “inibisce” la possibilità di un vero dialogo. Il cosiddetto fidanzato di mia figlia ha due genitori “dediti” e affettuosi, ma gli hanno impedito di esprimere il suo vero Io, castrandolo. >>>
CB,
mi sembra di poter capire abbastanza bene il tuo punto di vista. Non sempre lo scambismo è sinonimo di fallimento di coppia, come non sempre la monogamia, soprattutto se forzata dalla visione stereotipata del rapporto amoroso o dalla possessività di uno solo dei partner, è sinonimo di unione perfettamente riuscita. tutto è sempre relativo, legato alla maturità, alla capacità d’introspezione e all’onestà con se stesse delle persone in questione.
la mia sintesi GENERALIZZATA del rapporto di coppia è la seguente: vi può essere attrazione puramente sessuale in tutte le stagioni della vita; in gioventù spesso si sperimenta un’attrazione a fini sessuali, che però quasi sempre include anche aspetti emotivi (istinto di riproduzione, che contempla raramente, almeno all’inizio della conoscenza, fini di futura stabilità); attrazione essenzialmente emotiva, più matura, che si estende poi al lato sessuale, volta a mettere su famiglia e a condividere obiettivi nel futuro (istinto di aggregazione, favorito e cristallizzato da costumi ed esigenze sociali).
Superati i 20 anni, credo che ognuno sia perfettamente in grado di sapere cosa sta vivendo con l’altro e quanto questo sia bene o male per lui. Nessun tipo di condivisione dovrebbe mai essere forzato e, tanto meno, nessuno dall’esterno dovrebbe poter giudicare, in base alla sua visione dell’amore, come si manifesti per un altro questo sentimento, che di fatto, di per sé, ha ben poco a che vedere con la pura sensualità.
>>> Poi di botto li ha mollati per andare a vivere con la ragazza.
Io stesso molti anni fa ebbi una fidanzatina che mi “adorava”, non mi faceva mancare niente, era sempre pronta a risolvermi i problemi, quasi volendosi rendere indispensabile, ma mi aveva reso una specie di “fuco” incapace di decidere in maniera autonoma. Ricordo che la mollai di colpo quando, dovendo pagare una bolletta, mi trovavo in difficoltà e subito la mente correva a lei perchè mi togliesse il pensiero. Eppure sapevo già pilotare un aereo.
In un attimo capii di cosa si trattava. Era una forma di dolce possessione, egoistica quanto inconsapevole, nella quale molti si lasciano trasportare senza rendersene conto, e non amore. Ma quanti lo confondono con l’amore?
La lasciai di colpo dopo che emerse quell’illuminazione “postale”.
Lei non capì, ma non avrebbe capito comunque. Come fai a spiegare a una o a uno fatto così che sta “soffocando” il partner? O il figlio, nel caso del boyfriend di mia figlia. Impossibile, i carnefici si sentono vittime in quei casi; ma il loro è il bacio della morte invece.
Quella mia ex non ha mollato per anni, restando in contatto con mia sorella pur di avere mie notizie. Per lei quello era amore, per me invece assecondarla significava diventare un suo “adorato” oggetto senza Io, da “ostentare” per la mia allora giovanile avvenenza.
Sono pericolosi, perche ignari di quello che ti stanno facendo, e solo “un’illuminazione” può salvarti. Con la fuga.
Perbacco J.J., non mi capacito di come tu possa essere stato lasciato, ciò implica che qualcuna abbia avuto l’immenso coraggio di mettercisi con te.
Non solo, dopo averlo conosciuto su queste pagine, probabilmente lo stesso si chiede come abbiano potuto lasciare un campione del genere.
L’efficacia sta nella perseveranza.
JJ Bad ha ragione Suzanne, tu non sei neanche cinico, tu devi essere proprio impazzito del tutto. Il tuo ultimo messaggio dovrebbe solo farti vergognare.
Ciao Suzanne, credo che tu abbia un po’ esasperato il concetto di rimanere se stessi portandolo all’estremo.
Rimanere se stessi non vuol dire diventare schiavi dei propri personaggi. Credo che ognuno di noi abbia dei progetti o dei sogni che voglia realizzare. C’e’ solo una sostanziale differenza tra chi ha le idee chiare e chi non le ha.
E le idee chiare, i progetti, le aspettative di vita le hai e te le fai in base alle esperienze e, soprattutto alla conoscenza di te stesso. E lo fai, in particolare mettendoti in discussione quando, confrontandoti con altri, e notando differenze sostanziali ti cominci a chiedere il perché ci siano queste differenze. Ed allora cominci a capire realmente come sei fatto, fin dove puoi modificarti senza snaturare il tuo modo di essere.
Non si cambia tanto per cambiare Suzanne, ma si cambia con cognizione di causa. Anche perché chi cambia troppo spesso, paradossalmente, e’ anche lui imprigionato nelle sue idee e nel suo modo di essere che é quello di non riuscire a capire realmente chi é e che cosa vuole.
A 20/25 anni é anche normale avere ancora un po’ di confusione. Dopo no.
Non conosco il tuo ex ma non credo che la sua sia una prigione. Probabilmente lui non riesce ad accettare, o ad accettare ancora, un tipo di vita che non é consona a ciò che cerca. Potrebbe essere anche solo paura di un reale cambiamento. Ma questo tipo di paure in genere le hai quando ciò che stai vivendo ti soddisfa e il cambiamento potrebbe mettere in dubbio…
ciò che, magari hai faticosamente conquistato fino ad ora. É una ipotesi ovviamente. Come ben sai io ne formulo anche un’altra che é quella in base alla quale secondo me lui non ti ama abbastanza.
Suzanne, non fare l’errore di credere che una persona non cambi o faccia fatica a cambiare semplicemente per restare coerente ad un proprio modo di vedere. Fermo restando che possano anche esistere persone così, ma siamo all’estremo. Spesso si tratta solo di difficoltà reali nell’affrontare un cambiamento importante. E chi ha questo tipo di difficoltà in genere é colui che conosce bene se stesso e i propri limiti.
E questo tipo di persone, in genere, tutto sono fuorché menefreghisti e imprigionati in se stessi. Sono solo persone coscienti del proprio modo di essere e che comunque cercano di sforzarsi, ove ne intravedono le possibilità, per cercare di modificare qualcosa che, oltretutto serve per far star bene l’altro.
Suzanne se sei carente di argomenti puoi anche tacere, non sei obbligata a scrivere cazzate nonsense.
Io sono solo infastidito dalla vostra superficialita. Ma finché continui a giudicare cose che non sai, e ti spari pipponi infiniti sul tuo ex in un sito internet, la persona con problemi forse sei proprio tu…ci hai pensato mai?