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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 22.906 commenti

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  1. 3271
    Acqua -

    Markus, a mio parere dovresti anche tu interrogarti su cosa non è andato nella tua relazione precedente. Mi sembra impossibile che tu non ti sia accorto di nulla e non abbia niente di cui rimproverarti. Quantomeno dovresti chiederti se hai saputo “ascoltare”. I fulmini a ciel sereno cadono, ma non così di frequente…

  2. 3272
    Golem -

    Acqua, é la stessa cosa che per 15 anni e forse più é successa in casa mia, e ne avevo accennato in un post precedente quando dicevo che lentamente ci si trasforma da coniugi, amanti o compagni in “soci”. É quasi inevitabile perché la trasformazione é subdola. Ma sono stato io a reagire di fronte ad una “insofferenza” che non sapevo spiegarmi, e che é andata crescendo impercettibilmente negli ultimi dieci anni prima dell’esordio conclamato della crisi.
    Qui c’é stata gente che ha parlato di condizioni particolari delle diverse storie, difficili da capire per presunti aspetti talmente soggettivi e complessi da definire, che richiederebbero tempi d’analisi infiniti, caso per caso. Non é vero. Se si osservano dieci coppie con figli, in crisi, nove hanno gli stessi problemi che hai descritto, e la mia era tra queste. Saranno le manifestazioni di “difesa” ad assumere sfumature soggettive ma non le cause di queste. Come diceva Markus, una volta tanto, dietro certe tragedie si celano spesso ragioni banali, e la noia, ma soprattutto la mancanza di dialogo, ne é la causa principale.
    Certo, come ebbi modo di dire più volte serve la volontà di entrambi per affrontare il problema, non basta la metà della coppia per salvare la relazione, anzi, spesso serve solo per romperla la coppia, e tante testimonianze lette su questo forum lo confermano.>>>

  3. 3273
    Markus -

    Acqua, sono passati tanti anni e credo di essermi interrogato a sufficienza.
    Ti ho sintetizzato in poche parole ciò che è successo. Di cosa dovevo accorgermi ? E ascoltare cosa ?
    Credo sia normale in tutte le cose, compresa una relazione d’amore commettere errori nel quotidiano. Figuriamoci commettono sbagli i genitori con i figli, come potrebbe non esserlo tra marito e moglie.
    Ma questo non significa che si debba ingannare l’altra persona, soprattutto nei modi che ho descritto.
    Non esiste che conosci una persona, la frequenti per anni, stai bene con lei, condividi i suoi pensieri, esalti addirittura i suoi modi di essere, dici di amarla, fai progetti per il futuro e poi le rinfacci il mondo intero quando di punto in bianco decidi di mollarla accusandola di tutto.
    Eh no, non funziona così. In una relazione può esserci qualcosa che non va. Ma questo qualcosa che non va deve essere comunicato e, soprattutto indicato per importanza.
    A me sembra che troppo spesso le persone non sappiano cosa vogliono e, soprattutto abbiano estrema facilità a cambiare opinione su qualsiasi cosa. Va bene cambiare opinione su qualcosa che non si conosce ma non su cosa si conosce. Non mi serve una vita per capire se sono in grado di condividere un qualcosa con qualcuno se questo qualcosa non mi piace. I fidanzamenti sono fatti apposta per conoscersi e ok se c’è qualcosa che non va e lo si fa presente nella speranza che ciò possa cambiare….

  4. 3274
    Markus -

    La mia donna l’ho conosciuta e frequentata apprezzandola per quello che era e mi andava bene così. Non pretendevo di cambiarla. Non mi sono mai sognato di cambiare le carte in tavola. Se ci fosse stato qualcosa che non andava e che avrebbe potuto compromettere la nostra relazione mi sarei fermato e discusso a chiare lettere senza se e senza ma.
    Non mi alzo un mattina e sparo a zero su ciò che mi è andato bene per una vita. E sottolineo “andato bene” non “accettato”
    E poi non scordiamoci che è lei che aveva una relazione fuori dal matrimonio, non io. Io non mi sono mai sognato di fare una cosa del genere.
    Se non ti è chiaro qualcosa puoi dirmelo.

  5. 3275
    Golem -

    >>> Vedo chiaramente come tu ti sei posta di fronte al problema, é evidente dal momento che ne parli qui, ma é anche evidente che ti mancano certe “attenzioni” e forse un certo “ruolo” nella tua coppia, come mancavano certamente a mia moglie per la mia parte di “colpa”, anche se non me ne rendevo conto.
    E qui ricadiamo nella questione del linguaggio comune, da creare per evitare fraintendimenti che sommati tra loro danno il risultato che ogni due post di crisi “amorose” ci tocca leggere sul forum.

    Noi non frequentiamo “amici” se non in maniera sporadica e limitata. Non ne sentiamo il bisogno. Quest’anno per esempio non abbiamo voluto “ospiti” in Salento, e siamo stati benissimo “soli”. Devo dire che da quando la situazione si é chiarita siamo diventati i migliori amici l’uno dell’altra, accomunandoci gli stessi gusti e sensibilitá. Poi facciamo progetti comuni, anche piccole cose, ma che danno una prospettiva temporale a cui puntare. Ma incredibilmente il grande passo é stato quello di far “uscire” dal nido nostra figlia ai suoi 20anni, e che oggi lavora pure. So che siamo fortunati sotto quel profilo, e non tutti possono farlo per l’etá del figlio o per i soldi, ma quel passaggio ha giovato a tutti e tre in maniera definitiva.
    Però Acqua, al di là delle disponibilità e contingenze soggettive, il vero segreto é quello di aver VOLUTO entrambi “capire”. Ecco perché continuo a ripetere che l’amore é un atto di VOLONTÀ e non un dono del cielo.

  6. 3276
    rossana -

    Markus,
    certo che spesso le logiche di fondo sono più che banali. Anche la musica si basa su sole sette note, che però vengono interpretate e vissute con un’infinità di sfumature diverse. Diverse anche fra vecchi coniugi che sembrano conoscere a menadito i punti di condivisione dell’armonia di coppia.

  7. 3277
    Acquando? -

    “Ma incredibilmente il grande passo é stato quello di far “uscire” dal nido nostra figlia ai suoi 20anni, e che oggi lavora pure.”. Questo momento è molto lontano per noi, tenuto conto che il più giovane dei nostri figli ha 6 anni ( e il più vecchio 12), pertanto spero che riusciremo a crearci una nicchia prima che passino altr 15-20 (se va bene) anni. A mio parere non è una questione di un errato “schema” della coppia, ma di una mancata evoluzione del modello sociale (almeno in Italia). Oggi molte donne lavorano perche’ vogliono sentirsi indipendenti e realizzate o comunque per necessità economica. Purtroppo i ritmi di lavoro imposti dalle “consuetudini” aziendali e la totale assenza di servizi di supporto e aiuto per la famiglia, spesso non permettono di conciliare il lecito bisogno di sentirsi “utili” per la società con la naturale propensione a creare una famiglia e a dedicarsi alla cura dei figli e della casa. In questo, salvo rarissimi cadi, il ruolo dell’uomo e’ rimasto pressoché invariato e si da’ per scontato che Il suo contributo “dovuto” alla famiglia sia solo quello di tipo economico. Dalla donna invece ci si aspetta che sia un’ottima moglie, una brava madre, un’efficiente casalinga e una precisa è disponibile lavoratrice. In altri paesi funziona diversamente e molti giustamente emigrano, seppur con amarezza.

  8. 3278
    Golem -

    Acqua, il rapporto tra i due sessi non é mai stato idilliaco, in nessuna epoca storica, e se non ci fosse l’attrattiva del sesso i due generi non si frequenterebbero per nessun altra ragione. Il funzionamento della coppia, ieri come oggi, ha soluzioni soggettive che arrivano da una presa di coscienza personale, non certo da condizioni sociali che lo favoriscono. Noi tendiamo a pensare che i nostri nonni “funzionavano” meglio di noi “moderni” come coppia, ma non é vero. Una situazione va sempre contestualizzata, e se potessimo interrogare molte di quelle nonne che ritenevamo “felici” quando noi eravamo bambini, e non “capivamo”, avremmo molte sorprese al riguardo.

  9. 3279
    rossana -

    Acqua,
    in tutti gli ambiti e con la maturità l’ideale e il giusto percorso per avvicinarsi alla miglior concretizzazione possibile diventano abbastanza chiari per tutti. In coppia, però, si DEVE necessariamente essere in due a volerli cercare e sperimentare, possibilmente con lo stesso linguaggio, lo stesso impegno e gli stessi obiettivi di rinsaldamento o rinnovamento. Concetto banale, che fa sì che ognuno sappia SE, QUANDO e COME aprirsi in confronti intimi con il partner. Mettere o non mettere in gioco sentimenti e famiglia non è una scelta da prendersi a cuor leggero.

    In amore, nella migliore delle ipotesi si inizia aspirando all’infinito e si conclude nella finitezza. Così è, dal più al meno, per tutti, con gli inevitabili alti e bassi delle unioni di lunga durata.

    Non sei di certo la sola a trovare una via di compensazione per quanto sul momento senti carente. E non si tratta nemmeno di un’attitudine prettamente femminile. Dal momento che non arrechi a nessuno più danno di quanto tu non apporti a te stessa, vivitela come ti pare, senza farti troppi problemi mentali, da aggiungere a quelli dell’abituale quotidianità.

    Qualcuno ha scritto che ci sono momenti per le domande e altri per le risposte. A tempo debito, queste verranno anche per te e per l’unicità del tuo temperamento, dei tuoi vissuti e del rapporto con tuo marito.

  10. 3280
    Yog -

    Golem, nonne felici non ne ricordo. Però nonni felici sì. Eccome. Quindi è, principalmente, un problema da vecchiacce che per sua stessa natura non ha senso esista. Epperciò, come dice Eudosso di Canossa, meglio una narda che prendersi la mossa.

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