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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Dai Baddu, foraggia qualche tua fan che tessa le tue lodi e sottolinei la tua sagacia. Grida sul forum: “v’è quarcù?”
Wakk. “No, perchè è anni che ci sciroppiamo la sua ironia e francamente mi sono un po rotto i co@@@ni,”.
Adesso parli di te al plurale maiestatic? Ci sciroppiamo?
Intanto quello stile -che mi accomuna all’esimio Professore – NON E’ uno scherzo, quindi durerà per sempre. E poi sai chissenefrega se tu e le altre tre amebe vi siete rotti i c@@@ni. Nessuno, pensa.
Ciavo ne ne ne.
P.S. No Sofia non va toccata, ok? Rispondi a Rossella che quanto meno impari qualcosa. Ah, a proposito, io odio i nazisti dell’Illinois.
Avrei da fare una piccola domanda al signor Golem, prendendo spunto da una cosa che ha scritto: Signor Golem, lei ha recentemente affermato in un suo recente post ” alcune persone che scrivono qui sono un significativo spaccato antropologico di come si stanno riducendo molti pseudo maschi in Italia, e che la decadenza della nazione è in parte colpa giustamente di queste persone”,e mi trova d’accordissimo e quindi vorrei chiedere: lei che mi sembra una persona colta, retta e quant’altro, come e dove collocherebbe, dal suo punto di vista antropologico-decadente un giovane uomo che si inventa una autocertifica a nome di uno zio arcivescovo mai esistito di raccomandazione con l’unico scopo, poi raggiunto di entrare in una azienda del servizio pubblico e rimanerci senza diritto per piu di vent’anni? Dal punto di vista dello spaccato di questi personaggi lo potrebbe collocare con loro?
La ringrazio e la saluto.
Ma guarda che la domanda non era mica per te golem, oh, ma sei tonto forte anche te sai?
Comunque riguardo sofia non mi hai convinto… Mi sa che noi cominceremo a prenderla per il cu@lo se continua a sfottere… si si… così è deciso e l’udienza è tolta!
Perugina, intanto Le rispondo io: accettare un’autocertifica presuppone di poter godere dei favori dell’arcivescovo, ergo questi deve prima di tutto esistere (la carta intestata deve quindi recare lo stemma vescovile col debito numero di “fiocchi”), e inoltre deve avere “le mani in pasta”. Sennò è effettivamente una bedda vakkata.
Perugina, nick interessante. Grazie per i suoi giudizi, ma “retto” mi ricorda una parte sgradevole del corpo, e colto lo sono solo sul fatto credo. Comunque, la sua domanda per come è formulata conterrebbe già una risposta pronta di natura retorica. Messa in quel modo appare scontata l’azione truffaldina col relativo giudizio morale. In realtà il soggetto si è adeguato alla cultura italiana del fine che giustifica i mezzi. L’arte di arrangiarsi per raggiungere l’obiettivo.
Vede Perugina, per quel poco che ho potuto capire dalla sua lettera, il vero problema risiede in chi può aver dato credito alla raccomandazione di un arcivescovo inesistente, quando bastava una telefonata all’Arcivescovado per capire la furbizia.
Purtroppo se oggi assistiamo ad una degenerazione della mascolinità in senso lato, la bassa qualità della classe dirigente italiana, non solo pubblica, è molto più antica. E quello è uno dei tanti casi.
Io il giovane lo collocherei in una categoria antropologica frequente in Italia, “homo italicus drittensis”.
Ossequi
Walk te mi fai morire! Ha ragione golem a dire che fate ridere!
La demenza fa sempre ridere!
Ma per me puoi dirmi tutto cosa vuoi! Ma credi che mi importi o che me la prenda? Non mi conosci ancora affatto “tesoro”…
dal nulla non ci si può arrabbiare…da voi tutto mi scivola e non mi frega nulla di ciò che dici!
Di’quello che vuoi..
Sei un pagliaccio sai fare solo quello…continua allora!
Salutami il circo!
Yog, mi ero ripromesso di non scrivere quii chat, ma è importante per una precisazione. La carta intestata falsa è facilissimo farla. Io ne ho fatta più volte per organizzare burle nei riguardi di amici.
Copia ed incolla ed adesso una stampante laser a colori e si fanno miracoli.
Un bel falso l’ho fatto con una lettera di un avvocato ad un forte attaccante del passato che ha fatto il giro del mondo. Stavolta non faccio nomi… ed il bello è che alcuni anni dopo un allenatore di una delle prime squadre del campionato raccontò dello scherzo, scompisciandosi dalle risate racconto dello scherzo ad una cena dove era presente un amico di uno degli organizzatori dello scherzo…. sono soddisfazioni! Un’altra volta feci un falso di un inesistente ente vaticano: Ufficio recupero anime perse per un altro scherzo, Poi comunicati stampa falsi. Le burle sono belle. Sulla falsa lettera di raccomandazione credo che il tipo abbia fatto bene. Le lettere di raccomandazione talvolta portano a ruoli immeritati degli incapaci. Non vedo più grave di inventarsene una del fatto di approfittare di conoscenze reali che raccomandano fregandosene della capacità del raccomandato. Quello che conta è she il raccomandato o l’autoraccomandato sia capace.
Cernie!
Pax, se era per scrivere le banalità di cui sopra non occorreva che ti disturbavi a frequentare il postribolo della chat…
Le false lettere fatte con la stampante vanno bene per farsi quattro risate alle spese dei boccaloni che abbondano qui come altrove (anzi, soprattutto qui ne abbiamo splendidi esemplari), ma se ti arrivasse una lettera dell’Arcivescovo, e tu obliterassi i suoi desiderata, lo faresti comunque perché qualcosa in cambio sei certo di ottenere. Se mi arrivasse una nota che mi raccomandasse qualcuno da parte dell’arcivescovo in limine di Roccaserrata, fosse pure su carta pergamena e con i sigilli di prammatica, la metterei direttamente in bagno per eventuali altri utilizzi.