Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 24 25 26 27 28 … 2.298 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 24 25 26 27 28 … 2.298 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Dottor Golem, le sue affermazioni mi hanno causato delle crisi spazio-temporali; ora mi trovo nel 1984 con The Big Golem che tutto sa e tutto controlla.
Nelle fasi acute il suo volto assume le sembianze di Trump. La prego Dottore, mi aiuti! Potrebbe prescrivermi qualche farmaco che però non mi faccia guarire del tutto? Perché vede, in questa condizione di malattia mi diverto assai.
Cordialmente, i miei omaggi.
Camy,
Rossella è un’utente PER ME parecchio interessante. sai che un Robot possa rispondere a un commento, anche se per una volta soltanto?
Sono spiacente dottoressa Suzie Wong, sono di capigliatura brizzolata, e di carnagione bruno mediterranea. Nessuna somiglianza col suo riferimento ideologico.
Nell”84 ero castano scuro e dall’occhio ceruleo, e vivevo un felice quanto lascivo periodo della mia vita, quindi non ebbi tempo di dedicarmi alle letture orwelliane, tanto da trarne l’ispirazione che lei paventa. Sono autodidatta.
Quanto al suo stato di salute non credo le serva gran che per rendersi più interessante di come la stiamo apprezzando. A noi lei piace così.
Forse forse le servirebbe attingere regolarmente all’assunzione di piccole quantitá di quel prodotto dal nome gergale che l’unico premio Nobel italiano di sesso femminile riportò come assonanza nel titolo di un suo famosissimo romanzo, seguito dallo stesso termine che dal greco ha nomato un’ ineffabile aspetto del nostro intimo essere. Termine tanto spesso citato su queste alate pagine ma al quale frequentemente io aggiungo “…de li mortacci tua”. Giusto per riportare il tutto nell’ambito intellettuale che merita.
Si diverta, visto che ama “l’enigmismo”.
Esequie. (Sa, sono anatomopatologo…).
oppure THCiao.
Ciao Mineral Wasser
Prendo come spunto iniziale il tuo post n. 18 relativo alla lettera di Marco91. Scusa se rispondo solo ora, ma non sono così assiduo nel frequentare il sito.
Scrivi che non ascolto ciò che dice Golem in relazione al dibattito su istinto e morale.
Vedi Mineral Wasser, per capire un po’ la diatriba dovresti leggerti gli innumerevoli post che ci siamo interscambiati nei mesi scorsi. Posso solo dirti che Golem ha fondato le sue teorie andando a leggersi trattati scientifici/filosofici per poi tirar fuori i concetti secondo i quali l’amore nasce da un istinto sessuale e che le culture e le religioni influenzano le menti delle persone e le indirizzano verso determinate scelte, non ultime quelle relative all’amore.
Ora, cara Mineral Wasser, scoprire una cosa del genere a 50/60 anni, per quanto mi riguarda é come scoprire che l’acqua é calda. Non so tu, ma io ciò che lui ha scoperto attraverso letture “autorevoli” lo sapevo da quando ero ragazzo. E ricordo, altresì, che molti di quei riferimenti li leggevo nei libri di scienza e storia quando andavo a scuola. Per cui come posso non etichettare come “la scoperta dell’acqua calda” le teorie di Golem?
Su queste teorie lui poi cosa ha fatto? Ha cercato di adattarle su misura in relazione alla sua esperienza e ha “preteso” che i suoi “elaborati” ottenuti a seguito della risoluzione della sua “crisi matrimoniale” venissero presi ad esempio quasi come un mantra.
Ergo, il mio é amore vero perché é tuttora in piedi e non si fonda sull’illusione. I vostri, in particolare quelli non corrisposto, o terminati, quelli si, sono illusioni.
Da li tutto il dibattito, che ti garantisco, piuttosto pesante, perché Golem applica un prosa molto contorta e complessa, priva di semplicità e che non consente facilità di lettura. Inoltre cade spesso in contraddizione, lo hai notato anche tu, e svia i discorsi, insistendo, in particolare, a fornire citazioni su citazioni.
Ora lui continua a scrivere
di “mancanza di dati” da parte della controparte. E non si capisce cosa voglia dire. Quali dati?
Mica posso fornirgli dati scientifici che contestino il fatto che l’amore nasce da un istinto sessuale o che le culture e le religioni non influenzino le menti della gente. Anche perché non ho mai contestato tali teorie. Le ho solo definite come “la scoperta dell’acqua calda” (da parte sua ovviamente)
Quello che gli ho sempre contestato é la sua applicazione di queste teorie in relazione alla sua vicenda, e al fatto che un “amore” ricordato per oltre 20 anni, e per di più all’interno di un matrimonio, non può essere solo considerato come il camuffamento di un desiderio di sesso, necessario poiché la cultura di una certa epoca “imponeva” che il sesso andava fatto solo con la persona da portare successivamente all’altare.
Da li tutta la diatriba. Con lui convinto della sua teoria perché “aveva dato i suoi frutti” e con me che assolutamente non mi facevo convincere da questa cosa.
I dati che, secondo lui, sono mancanti, li ho riportati a fronte di esperienze mie personali nell’arco di oltre un trentennio, e di quelle di centinaia di altre persone, conosciute e non. Esperienze che facevano da contraltare alla sua. Nonché esperienze descritte in questo forum che più volte Golem ha cercato di portare a sostegno della sua tesi. Inutilmente però, perché molto spesso le utenti si discostavano dal suo punto di vista.
Ora lui ha dato a questo interscambio il valore di una sfida. Chissà, forse perché lo controbattevo sempre? O forse perché diversi utenti hanno sindacato la sua “messa all’angolo” di fronte ai miei scritti?
Boh, forse si, tant’e’ che mi ha accusato spesso di cercare e riuscire ad ottenere conferme da parte del forum.
Ma così non é. D’altronde credo sia anche normale leggere pareri altrui visto che si é su un forum.
Cito il post n. 226 di Golem in risposta a te e leggo, tra l’altro:
“…La prova che fosse una sfida è stata la…
Cose già note. Le leccate sono di altro tipo. Ma tu con i giochi di parole e i richiami non ci sai fare, non te ne accorgi neh? Astieniti. É meglio.
replica alla mia “ammissione” di “sconfitta”….”
Al riguardo ti invito a leggere i commenti n. 183 di Golem, il mio n. 188, e i successivi n. 191 di Golem e il mio n. 193.
Poi vai a leggerti i nn. 196 e 197 di Golem.
Leggiti tutto e fatti un’idea. Per me la questione di quello che lui ha definito “autogol” e “ammissione di sconfitta”, era terminata con il post n. 188 nel quale spiegavo a Golem che aveva interpretato male la mia risposta a Rossana.
Il resto, soprattutto quanto Golem scrive nei post nn. 196 e 197, sembra essere scritto da una persona che si arrampica a fatica sugli specchi alla ricerca di giustificazioni.
Questo é quanto, per il resto valuta tu, se vuoi.
Markus, tu ritieni che possa esistere un qualsivoglia amore che non attinga, in maggiore o esigua misura all’illusione? Io ne dubito fortemente, così come dubito sul fatto che Golem abbia risolto la sua crisi matrimoniale con il ricorso alla razionalità. Si è dato delle spiegazioni ragionevoli affinché il matrimonio potesse proseguire. Del tutto lecito, ma non vi è certezza alcuna sull’attinenza con la realtà.
In ogni caso, in termini utilitaristici, le sue spiegazioni hanno funzionato ( a quanto dice), così come possono funzionare altre forme illusorie che non conducano ovviamente ad un distacco netto dalla realtà.
Dottor Golem, assonanze ce ne sono parecchie col primo termine del titolo in questione. Posso supporre melassa, sebbene dal suo punto di vista ne possegga già in abbondanza. Rimanendo in ambito, un messaggio direttamente per lei dal 1984 sotto il titolo di un’autobiografia: “Elogio dell’imperfezione”.
“Matto è chi spera che nostra ragione
possa trascorrer la infinita via…”
Rossana, temo di sì, per lo stesso motivo per cui risponde alle lettere. È un programma che pesca frasi che ha in memoria, che hanno attinenza con quelle scritte. Ma che vengono buttate lì senza nesso e senza logica, come infatti sono composte le risposte di Rossella. Sono una sommatoria di frasi già preconfezionate. A leggere attentamente, più di una sua risposta, si vede. Comunque ciò non toglie che si possano interpretare come si preferisce, le frasi hanno senso in loro stesse (non fra loro stesse, cioè non hanno correlazione), ma in sé sono frasi valide. Solo che Rossella non è una persona, tutto lì. È un programma.
Ciao Markus, perdonami se mi intrometto per chiarire un punto importante del lungo dialogo sull’annoso argomento, peraltro iniziato molto prima della tua discesa in campo.
Io non ho detto quello che sostieni tu, fermandoti alle evidenze che ritieni essere “acqua calda”, ma ad un discrimine tra quello che si debba considerare amore e un BANALE DESIDERIO SESSUALE, che viene chiamato amore per tutta una serie di sovrastrutture culturali, sociali, etiche e morali, che nella NOSTRA cultura mediterraneo occidentale tendono a manifestarsi IN UN CERTO MODO. Questo per una serie di ragioni che ho elencato dettagliatamente, fin nei minimi particolari, la cui genesi va ricercata principalmente nella nostra formazione cattolica, con tutte le aberrazioni antifemministe e sessuofobica che questa comporta. Una riprova di quanto ho riscontrato nella mia lunga ricerca, la trovi in alcune dichiarazioni di Celi-Lois, che scevra da qualunque indulgenza romanticistica, denuncia un bisogno nella sua essenza purissima, senza incartarsi in illusioni di altra natura, come mi é capitato di constare dentro e fuori di questo forum.
Io non ho adattato niente al caso di mia moglie, abbiamo solo scoperto che, come è naturale per una giovane donna sana ed equilibrata, il desiderio impellente di sesso non ha niente a che fare con l’amore, che se va bene arriva dopo, molto dopo e SOLO CON LA ATTIVA PARTECIPAZIONE DI DUE SOGGETTI. Il risultato è stato che LEI ha riconosciuto che era così nella realtà, che aveva solo bisogno di sesso, (di compagnia diceva) ma che la sua formazione morale PREVEDEVA pure che quel desiderio fosse connotato con l’amore, e così inconsciamente (anzi: automaticamente) metteva a posto la “coscienza” per evitare di sentirsi una debosciata “innamorandosi”. Con tutto quello che un’illusione comporta. Le cui emozioni (non sentimenti) possono restare nella memoria per decenni.
>>>