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LAD
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Golem, è inutile che ti spertichi in spiegazioni. Per gli uomini come Kid l’ unica cosa che conta è che la loro donna non abbia avuto un tot di amanti che vadano oltre un certo numero, e che queste passate presenze maschili rientrino in una quantità ritenuta “socialmente accettabile” per una donna. Quelli come lui e come Markus ( il quale ragiona allo stesso modo ) non comprenderanno mai l’ importanza di indagare maggiormente le cause di uno trascico “amoroso” piuttosto che carnale, relativamente alla donna che si ha accanto. E’ anche normale, per gente che come loro è cresciuta in un contesto provinciale e “paesanotto”. Poi evidentemente, come accade a molti maschi, crescendo non hanno mutato quell’ attitudine di pensiero perchè forse gli tornava “vantaggiosa” rispetto al contesto in cui si trovano. Ecco perchè, per quanto tu sia ben disposto nei loro confronti e “portatore di pace”, ti vedranno sempre con il fumo negli occhi. E’ un pò come la faccenda della disputa tra me e due mie vicine di casa particolarmente agguerrite nei miei confronti. Posso tentare di “dialogarci pacificamente” in mille modi, ma cosa vuoi mai… quelle sono frustrate, annoiate, cesse e obese mentre io sono ancora una “ragazza” nell’ aspetto e nello spirito e vivo in un modo che loro non possono “permettersi”. Quindi si finirà per tornare sempre inevitabilmente al punto di partenza: cioè all’ impossibilità di avere un rapporto sereno di buon vicinato. Quando ci sono problematiche “a monte” per cui l’ altra persona vive un disagio che non vuole o non può risolvere ( e nel caso di Kid e Markus sono le loro delusioni, i loro schemi mentali e i loro limiti oggettivi ) la risposta dell’ altro sarà sempre “ostica” nei nostri confronti.
Kid,
La considerazione che riporto mi sembra molto centrata:
“Forse un caso quasi del tutto immaginario! Golem è come un pioniere della Psicologia che cerca di risolvere la sua “malattia” curando quella di un altra persona , perché le conseguenze della malattia di costei lo fanno star male. Col risultato che quest’ultima è guarita, perchè in fondo non aveva nulla di che , mentre Golem ha finito per ammalarsi di suo dei mali che già si portava dentro.”
Pian piano, sforzandomi di comprendere, stavo avvicinandomi anch’io a questa conclusione. Spero nel tempo di convincermene sempre di più e che si smetta di prenderlo sul serio in questioni amorose. Non vede che sesso ovunque. Solo quello ha per lui davvero importanza.
Quanto gli hai scritto usando toni suadenti non si allontana di molto da quanto gli hanno scritto tutti gli utenti che negli ANNI si sono interessati al SUO problema. Mai successo prima d’ora che venisse continuamente riproposto lo stesso caso, con sempre nuove aggiunte e variazioni.
Pare comunque il modo d’interagire che meglio gli si addice, rendendolo meno reattivo. Il paradosso resta la sua ferma convinzione di dover essere lui a curare le fantasiose e puerili distorsioni mentali altrui…
Acqua,
“sono d’accordo con Rossana nell’intravedere a volta una forma di “assolutismo” in certe tue disquisizioni. Devo dire poi che questo accanimento sia da parte tua che di Rossana nel citarvi a vicenda allo scopo l’uno/a di smontare le teorie dell’altro/a non porta proprio nessun valore aggiunto alla discussione.Perche’ non vi limitate a esprimere il vostro punto di vista senza perpetrare il fine nascosto di contraddire l’altro/a? Cercare di essere più “distaccati” perché entrambi i vostri pareri, presi singolarmente, sono molto validi.”
Concordo: non solo i dissennati testa-a-testa non portano alcun valore aggiunto alla discussione ma, a mio avviso, questa non dovrebbe avere alcun senso di esistere in toni esacerbati. E’ un tema talmente vasto e complesso, in cui per le persone comuni conta soprattutto la soggettiva esperienza e in ambito di studio o di ricerca nessuna opinione è MAI prevalsa su altre. Pertanto chiunque può rivendicare i suoi convincimenti, senza che questi siano inseriti d’ufficio in un’arbitraria SCALA di valori.
Se l’annoso caso non torna alla ribalta, solitamente per istigazione indiretta dell’interessato, non ho alcun motivo d’interagire con lui o d’interessarmi a quanto lo riguarda. Continuo, però, ad esprimermi sulle relazioni amorose e di coppia in merito ad altri casi, come ho SEMPRE fatto ma senza più poterlo fare esente da commenti malevoli o persistenti critiche. Quasi inevitabile, quindi, essere di rimando risucchiata sulla questione Sally-Golem, a supporto di altri utenti, quando questa viene riportata a galla.
Non sono un demone, e meno che mai una santa: sono una persona più che normale, che NON ama calpestare il prossimo ma che NON accetta di essere calpestata da chi non ritiene abbia motivo o diritto di farlo.
Grazie per l’obiettività. Mi sforzerò di seguire il suggerimento.
Il Signore quando chiama qualcuno alla vita religiosa, gli dà anche la grazia necessaria per adempiere la propria vocazione. In realtà, senza l’aiuto di Dio, noi esseri umani non possiamo fare nulla di buono.
Spero che chi sente questo richiamo all’amore nel proprio cuore, possa fare qualche esperienza vocazionale per comprendere qual è l’ordine religioso in cui dovrà servire il Signore e il prossimo. È bellissimo il desiderio di aiutare i poveri, l’importante è stare alla larga da coloro che hanno adottato una mentalità secolarizzata. In questa società scristianizzata c’è un grosso pericolo, il quale consiste nel fare opere di beneficenza che non sono delle vere opere di carità. Mi spiego meglio: le opere benefiche fatte senza lo spirito del Vangelo sono “spiritualmente vuote”, perché si cerca di fare del bene al prossimo senza il desiderio di portarlo a Cristo. Insomma, si tratta di sterile filantropia, non di carità cristiana; si tratta di due cose molto diverse. Qual è la differenza? Ecco quel che diceva in proposito Padre Giuseppe M. Leone: “La carità è amore verso Dio e verso il prossimo, la filantropia è amore solo verso l’uomo; la filantropia è naturalistica e materialistica e i filantropi molto spesso, mentre “proclamano giustizia, legge, onestà”, violano “ogni legge umana e divina”. La carità è, invece, la “regina delle virtù”, perché mette prima Dio e poi gli uomini, sicché di “matrice divina” è l’amore verso questi ultimi.”
Se qualcuna è alla ricerca di un buon ordine religioso dedito a opere di carità nei confronti dei bisognosi, consiglio di contattare le Servidoras. Resterà colpita dall’entusiasmante e gioioso zelo apostolico di queste suore. Le donne che desiderano fare un’esperienza vocazionale presso questo ordine religioso, possono chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo: vocazione@servidoras.org
È più forte di lei. Se Kid sottolinea un aspetto pseudo patologico che mi riguarderebbe lei ci si stava avvicinando piano piano, con Acqua concorda ovviamente sulla visione assolutista che atterrebbe alla mia ricerca sulle “emozioni” amorose, con Anonimo si trova in perfetta sintonia, Lucrezio ha ragione, con Maky sta acquisendo una certa consapevolezza sul divorzio; e così con cento altri. Uno le ha fatto capire una cosa, un altro l’ha illuminata su questo e su quello, e così via in una ricerca di consensi e di “apprendimenti” ed endorsement che non porta mai a nessuna reale conclusione, nè mai ad una posizione realmente “sentita” su un argomento, vedi la visione GR tra Itto/Golem e decine di altre posizioni virate di 180 gradi negli anni, secondo come girava il vento. Amori compresi per chi ha letto le sue centinaia di interventi sull’argomento. Sempre adattabili nella risposta secondo la tipologia e i gusti dell’interlocutore quando si può compiacerlo per riceverne un “premio”.
L’unica costante è quella di cercare empatie e simpatie che ne “puntellino” per osmosi le sue “incerte certezze, o certe incertezze” sulla propria immagine pubblica. Compresa quelle sugli “ammori”. Frutto di sogni e speranze ancora infantili che non di un’esperienza realistica di una persona ormai adulta.
Golem, a me sembri la classica persona alla quale, se viene espresso lo stesso concetto usando espressioni diverse, percepisce concetti diversi.
Il caso Kid lo conferma. Lui, accarezzandoti come un cagnolino, ti dice le stesse cose che ti ho detto da mesi, riguardo la questione con tua moglie. Ma neanche te ne accorgi (o fai finta).
Anche Rossana, rivolgendosi a Kid, scrive le stesse cose che già ti ho fatto notare qualche settimana fa:
“Quanto gli hai scritto usando toni suadenti non si allontana di molto da quanto gli hanno scritto tutti gli utenti che negli ANNI si sono interessati al SUO problema. “
“Pare comunque il modo d’interagire che meglio gli si addice, rendendolo meno reattivo”
Già, perché io sono diretto, uso altre terminologie meno elaborate e più sintetiche. E poi figurati, usando frasi tipo “fette di prosciutto” e “acqua calda” ho urtato la tua sensibilità di studioso. Però ti ho detto la verità, così come te la sta dicendo Kid e non solo.
Nel tuo post n. 2287 sposti nuovamente il discorso. In questo caso sulla mia “sofferenza finalmente dichiarata”.
Ma finalmente dichiarata cosa ? Te ne parlai fin dai primi nostri interscambi, proprio in merito ai tuoi discorsi sull’ “illusione”. Mi davi dell’ illuso perché secondo te il mio sentimento verso la mia ex compagna era un’ “illusione”. Ed io contestavo i tuoi concetti. Il mio era un sentimento vero e non poteva trasformarsi in qualcosa di finto solo perché la storia era terminata.
Molti concetti via via te li stanno facendo notare tutti. Ma il tuo problema è la presunzione e l’arroganza. Perché ciò che sostieni tu è legge. E per tue stesse dichiarazioni di ciò che scrivono gli altri non te ne frega nulla.
Se scopro che una donna che ho amato davvero non ha capito un c.... di me, non diventa automaticamente come tutte le altre. Perché mentre di tutte le altre non me ne frega un c...., di lei invece si. E magari mi posso porre anche il problema di non
essere stato bravo a farmi capire, o aver commesso errori anche inconsciamente. Io non sono come te, (o come dici di essere) che scrivi che avresti tranquillamente accompagnato tua moglie all’aeroporto, salutandola con indifferenza. e pensando di avere subito un’altra donna a disposizione pronta a sostituirla. Perdere l’amore della persona che ami credo sia tra le cose più drammatiche che possano accaderti nella vita. E non c’è sostituzione che tenga se ami davvero quella persona.
Quello che da fastidio di te, e te lo ripeto ancora una volta è la tua arroganza e la tua presunzione. Io non so se sia finta o meno, ma è quella che dimostri.
Perché paradossalmente, come ti hanno fatto notare anche Kid a Acqua, hai dato troppa importanza alla questione con il Portoghese.
E qua viene il dubbio: o la tua immensa presunzione ti fa ritenere di essere migliore degli altri per cui non accetti che un insulso portoghese cocainomane metta in dubbio il tuo scettro di marito perfetto oppure ami talmente la tua donna da aver paura di perderla anche nei confronti di un amore giovanile non più esistente neanche in senso materiale.
Delle due una. Ma a questo punto sei tu che non ti mostri VERO, non io. Io lo sono sempre stato.
Purtroppo, molte persone, pur professandosi “cattoliche praticanti”, continuano tuttavia ad avere una visione “poco soprannaturale” della vita e fanno molti compromessi con la mentalità mondana, per esempio non vivono in totale castità il periodo del fidanzamento, durante il matrimonio usano anticoncezionali per limitare le nascite, vanno al cinema per vedere film “poco edificanti”, utilizzano abiti scandalosi (soprattutto le donne), fanno imbrogli nel commercio, sono “aperti” alle idee progressiste come il matrimonio gay, frequentano cattive compagnie, criticano Dio se capitano terremoti o pestilenze, eccetera. Ma oltre a fare “compromessi al ribasso” col mondo, si permettono pure di criticare aspramente quei cattolici che invece desiderano vivere in maniera coerente col Vangelo, accusandoli di avere una mentalità medievale, di essere “estremisti”, di avere una visione della vita cristiana ormai “superata” e non al passo coi tempi, e altre accuse di questo genere.
Mi sento confortata quando entro in contatto con persone, invece, che desiderano vivere il cristianesimo in maniera profonda e coerente. Mi piace molto parlare con tali persone coerenti con la vera fede. Le stimo molto, tra l’altro riescono pure a trasmettermi entusiasmo, serenità e devozione. Riescono a donarmi tanto. Si sente come un fuoco che fa ardere di carità per amare maggiormente Dio. Il Redentore Divino ci ha insegnato a valutare le cose in base ai loro frutti. Sin tanto che le amicizie danno frutti buoni per le nostre anime, si può continuare a coltivarle.
Procuriamo di essere modello di umiltà, di carità, di pazienza, di dolcezza, di generosità, di purezza angelica, di fede viva, di amore ardentissimo, che sono le virtù proprie di un’anima veramente santa.
Markus, che Kid abbia detto le stesse cose che mi hai detto tu, e io possa concordarvi è una idea solo tua. E il fatto che possa esserci riuscito per via dei toni “suadenti”, come crede anche Rossana, è qualcosa che non gli farà piacere sentire, perchè Kid è più “sicurntruoso” di me nelle sue convinzioni, ma molto più diplomatico del sottoscritto nel mostrarlo. E poi ha usato una dialettica e degli argomenti che consentivano una replica adeguata, e questa c’è stata.
Il tuo problema, come quello della sciura, è che tu ti identifichi in situazioni che con te non c’entrano nulla. Come la faccenda che pensi che un insignificante portoghese potesse mettere in dubbio la posizione del marito perfetto eccetera eccetera.
Aver scritto centinaia di post dove spiego e dimostro che quella figura era irrilevante, se non come catalizzatore di un bisogno di “sogno”, non è servito a niente, devo continuare a tornare a ripeterlo. Tra l’altro lo stesso Kid, visto che la pensa come te, ha risposto a Rossana che il soggetto, che fosse un derelitto o un tycoon islandese non cambiava la visuale, ma non importa, tu non “vuoi” cogliere che poteva essere persino uno sconosciuto totale come quello di Acqua che impediva lo sblocco e la crescita del nostro rapporto. Che infatti è avvenuto grazie alla presa di coscienza di Sal, e non per caso. PERCHE’ IL PROBLEMA ERA LEI, NON LUI. Ma tu ti ci identifichi col lui.
Poi c’è la faccenda che tu, scoprendo che una tua eventuale lei avesse avuto sempre in mente il suo “portoghese”, ed eventualmente averlo raggiunto, coronando così il sogno – certificando così il FATTO che tu sia stato in fondo solo un “ripiego” in attesa di – questo non ti impedirebbe di continuare ad amarla. E questo dovrebbe valere anche per me? E perchè mai? Tu continua ad amarla, io no. Io non “dipendo” da una così, il mio amore per lei NON dipende da lei, ma da ME, capisci Mark? Cambia tutta la lettura in un secondo.
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