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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sull’ultimo passaggio mi trovi d’ accordo, però l’aver avuto una vita difficile, come ad esempio la mia, non significa automaticamente non avere cultura.
Salutami i grandi maestri.
Golem, io non immagino nulla. Descrivo solo la realtà per quella che è, in modo forse un po’ crudo. Il che ovviamente può non piacere.
MG, permettimi, descrivi la realtà per come la vedi o vuoi vederla, non per quella che è, perché io quell’aspetto che ti ho contestato non lo vedo proprio nel modo che hai voluto intendere, e lo so perché ne sono protagonista.
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Trad, ma chissenefrega di chi era o non era, e a chi fosse indirizzato quel fake. Comunque non è servito a niente, se non a tentare di compensare la frustrazione di chi lo ha scritto.
Per Trader
“Si parlava della validità e utilità della laurea, non dei motivi per i quali un individuo non abbia studiato.” – ottima osservazione, che riporta l’argomento alla domanda iniziale.
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Per Golem
La tua laurea, corredata da tante letture e approfondimenti in diversi ambiti, non può che confermarti merito. In particolare per l’epoca in cui l’hai conseguita. Anni in cui i laureati non erano numerosi come anche solo 20 anni dopo.
Devo avertelo già scritto: sei stato fortunato ad avere al tuo fianco una donna che non ti ha fatto pesare la lunga carenza di svaghi, oltre alla favorevole circostanza, da non sottovalutare, di abitare in una grande città.
Anch’io provengo da una famiglia povera, ma mi sono fatto da solo.
Per Maria Grazia
Non entro in polemica sulla tua sensibilizzazione delle lunghe ed accese contrapposizioni del passato, in cui sei stata fedelissima affiancatrice di Golem nel voler imporre una verità in amore che non è affatto assoluta.
Quanto all’importanza della laurea, sembra vero che raramente porti a grandi scoperte/innovazioni, come in ambito informatico e di ricerca. Senza contare che alcune lauree a carattere umanistico sono meno impegnative da conseguire con studi e più facili da equiparare nell’acquisizione di nozioni da autodidatti rispetto a quelle scientifiche.
A chi ha seguito regolari percorsi universitari resta, anche se non sempre, una maggior capacità critica di “leggere” informazioni sull’evoluzione della società e un utile allenamento a prevedere le conseguenze delle proprie scelte. Derivante da automatismi applicativi di metodo e logica.