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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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E’ quindi opportuno che l’uno non invada gli spazi dell’ altro. Io se avessi una figlia fidanzata con un musulmano non sarei perniente tranquilla, e non lo saresti neanche tu. Così come non sarei tranquilla se stesse con un misogino “ariano” che le controlla il telefono.
Anche questo video l’ho trovato interessante:
https://youtu.be/KT-KqLQ-bSY?si=xgg2axOR0yi6oxeB
Argo, la cattiveria di Suzanne su di me ha lo stesso effetto della puntura di una zanzara fastidiosa. Niente di più. Sono io invece che vi smerd* in continuazione, e nel vostro disperato tentativo di rivalervi in modo subdolo e con mezzucci da dirimpettaie, fate ancora più figure di m….a. Questa è la semplice e lampante realtà.
E’ ovvio che Suzanne sferra un colpo dopo l’ altro, le rode e le brucia come non so cosa perché le pisc…o in testa. Ma io che ci posso fare se è tanto limitata?
MG, dobbiamo intenderci sul significato che ha quel “avercela fatta” o non “avercela fatta”, perchè queste definizioni possono contenere dimensioni diverse: una reale o una apparente ma che si vuol far credere reale, spesso persino a se stessi.
Ho una vicina che abita un buco di 27 metri quadri, impiegata alla ASL, che quando si tratta di pagare le spese condominiali piange miseria, ma va in giro con una Volvo da 50 mila euro che evidentemente la fa sentire…arrivata. E poi c’era Serafino, che non si sa cosa avesse mai fatto nella vita, frequentava il bar quando si preparavano gli aperitivi per spiluccare, forse dormiva dove capitava, ma era sempre sereno e se parlava diceva sempre cose che facevano riflettere. Chi era “arrivato” tra i due? Credo che non serva dire altro circa il fatto che è il “valore” che ognuno di noi dà a quell’aspetto che fa da discrimine, e quel discrimine si compone di tutte le scelte che si sono compiute per raggiungere certi obiettivi, compresa l’opinione che si ha di sè, che gioca il ruolo più importante in quel percorso》
》Il caso, o la fortuna, sono una componente della vita, è chiaro, io ne sono un esempio per come casualmente ho incontrato la donna della mia vita, ma ho saputo cogliere il momento e “coltivarlo”; e quei momenti si sono presentati in altre occasioni, con lo stesso risultato. Sono stato fortunato o anche “sveglio”? Quello che voglio dire è che nelle scelte che ci provengono dalle opportunità che ci presenta la vita, molto del risultato finale di quegli incontri dipende dall’idea del valore che abbiamo di noi stessi. Un errore di valutazione (sia di “sopra” che di “sotto”) produrrà altri errori che ne produrranno altri e ancora altri, che forse chiameremo “sfighe”.
Insomma MG stringi stringi, il vero successo per un essere umano è racchiuso nel semplice, socratico “conosci te stesso”. E quando si sarà arrivati a quel punto il più è fatto, perché si sará in grado di accettarsi per ciò che si è senza il bisogno di avere alcuna conferma da parte di chicchessia. Come dire che tra la “volvista” e Serafino il vero arrivato è quello che lo sembrava meno.
Cont.
Segue.
Il rapporto con le altre culture è sempre stato difficile MG, perchè ognuno dei due “dialoganti” ritiene molti se non tutti i propri principi culturali insuperabili da quelli altrui. Certo, fintanto le manifestazioni di quelle culture restavano lontane geograficamente e nei luoghi in cui sono nate e cresciute, al limite si poteva anche ironizzarne reciprocamente senza problemi. Ma oggi quei valori “alieni” li abbiamo in casa e bisogna conviverci, perchè quella convivenza sarà sempre più “stretta” col passare degli anni. Ovviamente non mi chiedo neppure se la Sharia abbia un pur minimo senso, perché per quella che è la nostra cultura, non solo religiosa, ma proprio civile, non può esistere immaginare la donna ridotto a un prodotto, e quello è un segno inevitabile di arretratezza, e interpretazione strumentale dei dettami coranici immagino.
Non di meno, nella mia limitata esperienza diretta con due musulmani, il risultato è un pareggio. Se Ismail si è rivelato uno stupido a conti fatti, quello con Rashida, un ragazza che lavorava in un internet point》
Argo, poca soddisfazione purtroppo, per mancanza di avversario dialettico minimamente stimolante.
Che ridere, io posto un video divulgativo di uno dei piú importanti biologi e genetisti di fama internazionale che, appunto, basandosi su studi del DNA dimostra come non ci sia nessuna differenza significativa tra gruppi di persone che gli ignoranti chiamano razze e lei cosa risponde? Che non ha capito una fava. Puoi prendertela con chi ha palesi limiti cognitivi? Purtroppo eticamente no, anche se la sua arroganza ti induce a farlo. La prima cosa che si impara a Filosofia è proprio di parlare di ciò che si sa, quindi o il tipo è tonto come te, o è in malafede.
Poi, ci mancava l’uscita sul crocifisso. Ora, io sono anche disposta ad accettare tale posizione (nonostante la scuola e lo Stato siano laici) da chi si professa cattolico e come tale pensa e vive. Non di certo da Maria Cuncettí che vive come le pare, della religione cattolica le frega meno di zero e utilizza…
》di fianco a casa mia, lo è stato di tutt’altra natura. Simpatica, intelligente e con una certa cultura, mi regalò il Corano in italiano che io lessi non trovandovi nessun segno di violenza verso chicchessia. Certo non fatico ad immaginare che l’interpretazione fondamentalista possa essere una forma di arroccamento verso le minacce, anche involontarie, che provengono dalla nostra cultura, cosa che l’Iran del dopo Scià sta a dimostrare. Ma è un classico delle culture chiuse e totalitarie. In fondo è quello che succede in Russia che pure e cristiano ortodossa, eppure si sente minacciata dalla prevalenza socio economica dell’Occidente, con le reazioni di impedirne l’espansione che stiamo osservando da quasi tre anni.
Mia moglie, donna intelligente e multiculturale, che nei Paesi arabi ha vissuto per lavoro per anni, arrivando anche a parlare la lingua, una cosa mi confidò molto tempo fa, quella di sperare che nostra figlia non si innamorase mai di un musulmano, neppure se avesse tre lauree. Il perchè mi sembra ovvio viste le sue esperienze dirette.
Suzanne, facci un gran regalo di Natale, libera il sito da questa pazza di Maria Grazia!
Voglio specificare che in quello che ebbe modo di dire mia moglie riguardo un eventuale futuro sentimentale di nostra figlia, la “razza” non c’entra, ma solo la cultura, perchè siamo concordi che la razza umana sia una sola, cosa che geneticamente è assodata da tempo. Anzi, non è neppure il caso di definirla razza ma specie umana, laddove la definizione contestata si riferisce a differenze esteriori dovute a condizioni ambientali che hanno semmai selezionato le caratteristiche fisiche più adatte a quei luoghi ove si sono stanziati, non certo la genetica sostanziale di specie. Questo lo dico solo per chiarire la mia visione delle cose anche in merito a quanto espresso in precedenza riguardo le diverse culture umane, che in qualche modo potrebbe aver sfiorato la parallela questione “razziale” in corso di dibattito. E sia chiaro, il tutto detto senza prendere posizioni a favore di nessuno.
Golem si sa, ognuno dà alla parola “successo” il significato che preferisce. Qui ad esempio c’è chi dice che sono una fallita e un infelice perché non mi sono conformata a certi standard sociali. Io invece sono una delle persone più felici di questo mondo, pur con tutte le difficoltà pratiche che ho affrontato e che affronto.
Poi certo ci sono periodi brillanti, altri no. Fa parte della vita. Felicità non vuol dire perenne euforia, ma CENTRATURA. Ecco, per me questo era un importante obiettivo da raggiungere e penso di averlo pienamente raggiunto. I miei interessi e le mie passioni fanno il resto completando il cerchio. Ecco perché mi viene da sorridere davanti a certi commenti.
Pensare di non dover avere alcun limite è una delle leggende che vanno tanto di moda oggi e che stanno distruggendo la psiche di moltissime persone. Le conseguenze di ciò le vediamo ogni giorno.
E sinceramente in una società così caotica come la nostra non credo ci sia bisogno di fondamentalismi religiosi ma di apertura, di ricerca, di VISIONE. La questione è che la “convivenza” non siamo noi a non volerla, ma l’ altra parte. La Russia è una faccenda a sé e come ben sai su questo punto non mi trovi d’ accordo, penso che i media abbiano distorto completamente la verità.
Suzy è vero, sono una peccatrice e vivo da peccatrice. Ma devo renderne conto solo a DIO, non certo a un pugno di dirimpettaie e di maschilisti frustrati. Le scuole saranno pure laiche ma noi i crocifissi sulle pareti ce li abbiamo sempre messi prima che arrivassero i muslim a rompere le palle.
La prossima volta scegliti un “portavoce” più incisivo. Quel video non mi ha convinto, chettedevodì.