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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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E’ ufficialmente iniziato il “peculiare”Giubileo di Lad!!🙏😇
Gabriele, tu hai usato un aggettivo che può dar luogo a varie interpretazioni, di norma non lusinghiere. Nell’ accezione comune del termine “razzista”, io non sono razzista, lo dimostra il fatto che in passato ho avuto amicizie albanesi, ho affittato la casa a stranieri, tra i miei ex ci sono pure un rumeno e un siciliano e attualmente tra le mie amicizie ci sono anche persone cinesi e arabe.
Se non ci facciamo prendere dalle rivendicazioni ideologiche, la mia era una semplice analisi di carattere antropologico che non aveva alcun intento denigratorio.
Comunque per quanto mi riguarda sono di derivazione toscana, romana e spagnola ( da parte di padre ) e irlandese, ebraica e balcanica ( da parte di madre ). Il mio cognome paterno pare derivi dall’ antica nobiltà spagnola. Ovvio però che non possiamo stare a risalire ai nostri antenati o alla preistoria. Per questo tipo di studi sul QI ci si basa sulle provenienze degli ultimi due secoli.
Inoltre sembra che tu non abbia letto bene quello che ho scritto. Ho appunto affermato che, almeno per me, il livello intellettivo dipende anche da fattori sociali e culturali. Anche Golem sostanzialmente ha detto quello che ho detto io.
Eh no Maria Grazia: ti sei permessa di dire che il QI é in relazione al tipo di popolazione e al Paese al quale essa appartiene. Ora non puoi dire che sei amica o che hai affittato la casa a stranieri, ci mancherebbe altro. Punto a margine: la Sicilia fa parte dello Stato della Repubblica Italiana, quindi non é altro dal tuo stesso Paese, quindi il tuo ex Siciliano non era un alieno venuto da Marte, ma un tuo connazionale. Per razzista, si intende proprio una persona che fa discorsi molto simili ai tuoi: ha una parvenza di tolleranza, per poi aggiustare il tiro, come hai fatto negli ultimi messaggi, perché sa che sono posizioni discutibili. Oltrettutto, tu stessa, hai espresso posizioni sul terrorismo , e su come secondo te siano tutti da escludere a priori, perché non Occidentali. Ora dici che hai amici Arabi. Allora se tu avessi amici Arabi, come si sposa tutta la tesi finora esposta? Evidentemente l’amicizia per te é una cosa differente.
Per razzista si intende proprio basare
…certe posizioni non su dati oggettivi, ma su scopiazzamenti vari, dando una parvenza di logica ed autorevolezza, come se fosse una gran concessione il fatto di aver concesso una casa in affitto a degli stranieri. Il punto é che una persona non avrebbe mai precisato questa cosa. Pensando che sia un argomento valido. Sei razzista, perché basi le tue opinioni su parametri esteriori senza domandarti se tali persone abbiano molto in comune con te, certo che ti devi domandare le tue origini, perché scoprirai che molto probabilmente sono le medesime di un Turco Musulmano, o Libanese, o altro.
Non hai detto la stessa cosa di Golem, non tentare di rifugiarti sotto il cappello del Maestro Golem, perché lui ha posto un altro punto di vista, che condivido, completamente differente dal tuo.
Personalmente credo che l’intelligenza sia un bello strumento multifunzione, dove la possibilità di “interlegare” degli elementi a disposizione cresce proporzionalmente al numero di questi. È chiaro che più stimoli si hanno dalla presenza di quegli elementi maggiore saranno le possibilità creative.
Perché di creazione si tratta quando si parla di intelligenza, giacchè la soluzione che “sorge” dall’uso dell’intelligenza è sempre una nuova entità
Torno a ripetere che per quanto mi riguarda non credo possano esistere “razze” più intelligenti di altre, ma SOLO circostanze che possano creare quella disponibilità di “elementi” da intercollegare tra loro, dando luogo a “creazioni” che a loro volta diverranno altri e nuovi elementi da comporre per nuove creazioni.
Se volessimo fare un excursus attraverso la Storia, troveremmo decine di contraddizioni rispetto all’idea che ci siano “etnie” (usiamo un termine più “igienico”) più smart di altre. Già a partire da secoli prima di Cristo, tra Sumeri, Ittiti, Persiani》
》Egiziani, Cinesi, Indiani, Elleni, Romani, Arabi, Maia, Atzechi, potremmo osservare in ognuna di queste civiltà tutti i segni di intelligenza, anche portati all’estremo della cultura tecnologica del momento, eppure ognuna di queste ha avuto i suoi momenti di gloria e la relativa fine.
Se prendessimo come esempio il rapporto tra la nostra civiltà e quella araba, per dirne una, potremmo osservare che sino all’anno Mille mentre la cultura araba era ai vertici del mondo conosciuto la nostra viveva il buio del Medioevo. Oggi il rapporto appare al contrario, con il mondo musulmano che vive un anacronistico medioevo di ritorno, almeno per quelli che sono i parametri che provengono dai valori di una civiltà “umanistica”, dove la base “libertaria” prevale su quella del “controllo” soprattutto religioso.
Se abbiamo avuto Archimede, Socrate, Averroè o Leonardo, è anche grazie al terreno “sociale” dove l’intelligenza ha potuto esprimersi.
È come scatti quella scintilla che porta a quella “fioritura” di intelligenza in quel quel luogo e in quel tempo che va indagato.