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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Maria è inutile che cerchi di sminuire (al solito, da bambina… lui è avvenente e te sei cesso) non è questione di delusioni e rancori ma di verità ed equità. Gabriele potrà anche essere avvenente (per l’ennesima volta ha voluto vantarsi di fare l’indossatore) , ma se la fidanzata lo ammazza non fa notizia
La condizione della donna in Italia non é per niente facile.
Figuriamoci quella degli uomini allora 😂
No, Maria Grazia non ha ragione nemmeno questa volta, perché, come al solito, ha la brutta abitudine di partire da sue convinzioni e spacciarle per vere senza uno straccio di dati a sostegno. Per questo Maria Grazia è del tutto incapace ad argomentare, oltre al fatto che polarizza ogni argomento e si avvale di insulti personali per prevaricare sul suo interlocutore (insulti tra l’altro che dimostrano la sua età mentale ferma a circa 8 anni per essere generosi).
Esempio: chi lo dice che i divorziati sono in maggior parte benestanti? Citare dati e fonti grazie.
Paragonare le donne italiane a quelle afghane è un insulto all’intelligenza di chi legge. Poi, se si volesse sul serio contrastare il fenomeno del femminicidio, esacerbare la tensione tra sessi opposti non mi sembra la strategia piú efficace, e nemmeno negare problemi oggettivi che hanno anche gli uomini. Come sempre il discorso è molto piú complesso e piú sfumato di slogan facili da click su internet. Imparate ad argomentare.
@Argo, non mi sono vantato, ho solo riportato un esperienza personale, poi sull’essere avvenente, non mi permetto di emettere giudizi, anche perché non sono un modello di intimo, coi muscoli e la magrezza a posto, quindi il punto non é essere o meno avvenenti. Il punto é che ci sono delle discriminazioni oggettive, che riguardano più da vicino le donne, e che in certi ambienti emergono di più, perché colpiscono anche i colleghi uomini. Se si vuole lavorare, bisogna tacere, non si può dire “Caia ha approfittato per palparmi, perché deve farmi indossare tal giacca, e però non lo fa col metro, prendendo e comparando le misure sul modello, eh no, lo fa a spanne indugiando sempre su certe parti del corpo, tipo cosce e glutei, vedi tu, se non c’è discriminazione in dinamiche del genere, per le donne é piu difficile, perché capita più spesso.
@Suzanne, le statistiche dicono che 8 donne su 10, si sentono in un ambiente poco sicuro e la società Italiana non le difende. Prosegue
…report “Mai più invisibili, 2023”.
“Dal 2018 al 2023, il valore dell’Indice è cresciuto solo di 0,2 punti, passando da 55,6 a 55,8 e rientrando nella categoria di “inclusione insufficiente”. Nel 2023, l’Italia è peggiorata soprattutto per quanto riguarda le opportunità economiche e la partecipazione politica delle donne, mentre la condizione di bambini/e e adolescenti è peggiorata nelle dimensioni dell’istruzione, della salute e del capitale umano.” Estratto breve.
Dove sarebbe l’offesa per chi legge? Davvero non hai mai sentito di donne aggredite, o che per una passeggiata, non più rientrate a casa? E poi si fa la morale ai regimi Afgani, ammesso e concesso mettere in discussione certe dinamiche, che ricordo, capitano solo qui in Italia. Hai mai letto le statistiche Svizzere, o Tedesche o Finlandesi? Immagino di no. Questo é offensivo per chi legge.
Gabriele, immagino e spero che tu volessi fare un’iperbole, che trovo comunque del tutto fuori luogo. Le donne italiane sono costrette a indossare il burqua, a non parlare in pubblico, ad essere scortate in giro da uomini della famiglia, a non poter proseguire gli studi? Non rendiamoci ridicoli. Bisognerebbe approfondire il concetto di sicurezza, che può variare da sensazione di incolumità per la propria vita a scarsa sicurazza sull’essere riconosciute/giustamente apprezzate a livello lavorativo. Ripeto, continuare a estremizzare i concetti non aiuta a perorare la causa, anzi, porta gli interlocutori a farsi una risata e andare oltre. Ripeto, imparare ad argomentare significa conoscere ed evitare le fallacie argomentative, utilizzare fonti e dati inerenti la discussione (hai dimostrato con la tua citazione che le donne italiane sono uguali a quelle afghane? No, hai solo spostato l’attenzione, altro modo scorretto di avvalorare la propria tesi).
Poi, cosa significa che “la società italiana non le difende”? Esistono leggi anche molto severe su tutte le forme di violenza/stalking o altro nei confronti degli individui. Io stessa proprio recentemente ho dovuto, mio malgrado, segnalare alle Forze dell’ordine un uomo che da dieci anni mi “molesta”, arrivando ultimamente a minacce. Ho trovato una grande attanzione da parte del mio Dirigente Scolastico e dei Carabinieri, non mi sono mai sentita non ascoltata o accolta, anzi, fin troppo visto che, ripeto, conoscendo le problematiche personali dell’uomo, ho provato compassione per lui. Da donna sono un po’ stanca di tutta questa retorica sulle donne sempre e comunque vittime e degli uomini semi-bestie tutti colpevoli solo per essere nati con comosomi xy.
Non indosseranno il burqua, però per esempio, come tu stessa riporti, subiscono ben dieci anni di quello che sembrano essere molestie e stalking, già ho espresso le fonti, se poi a te personalmente non bastano, non so che farci, di certo sei una testimone del fatto che le donne vengono discriminate, perché di questo si sta parlando. Poi magari non indosseranno il burqua, ma vengono lasciate a casa se per caso rimangono incinta, e non dire che non succede, perché l’alienata dal resto del mondo diventi tu. Piuttosto argomenta tu, con dati, visto che poni la questione della bontà degli argomenti e che bisogna fornire fonti, una fonte ti é stata fornita, ammesso e concesso chiedere altrettanto a te, perché a parole chiedi le fonti delle argomentazioni, che ti vengono fornite, perché almeno una l’ho fornita, le tue fonti dove sono? Quelle autorevoli? A parte la vicenda personale che é personale, e che non é una fonte autorevole, direi che mancano e sono assenti…
Se la mia età mentale è di otto anni quella di Suzanne è di due..
La situazione è quella che Gabriele ha ben descritto, riportando pure i famosi dati. Suzanne deve venire qui in Germania per capire cos’è il VERO rispetto verso le donne. Qui le molestie sul lavoro sono punite con l’ arresto. E un uomo che si rende responsabile di condotte persecutorie non può certo poi andarsene bellamente a spasso come succede in Italia, dove a quanto ci dice Suzanne lo stalker gode persino della compiacenza della vittima.. siamo davvero all’ assurdo.
Ma poi non capisco perché noi italiani dobbiamo sempre fare il raffronto con paesi dove le donne portano il burqa.. QUELLO È IL TERZO MONDO. Non ci vuole niente ad essere meglio di loro, ma questo non significa che siamo un paese culturalmente evoluto e civile.
Gli uomini che divorziano più facilmente sono quelli benestanti ed è naturale che sia così. Un poveraccio fa di tutto per restare con la moglie perché un divorzio non se lo può permettere. Basta osservare la realtà…
E’ Suzanne che insulta in continuazione cercando di far passare per un idiota chiunque non le dà ragione e negando l’ altrui diritto di avere il proprio pensiero. È invidiosa perché le tolgo la scena. Tutto qui.
Intanto.. ennesimo caso:
https://notizie.virgilio.it/femminicidio-a-ripaberarda-vicino-ascoli-piceno-marito-uccide-la-moglie-a-coltellate-in-casa-c-erano-i-figli-1652747
Ormai non si contano più.
Gabriele, se mi dici le fonti di cosa, magari ci intendiamo. Del fatto che le donne italiane non sono equiparabili a quelle afghane? Seriamente?
Maria, non mi stupisco che tu non comprenda le sfumature di certe situazioni e non ho nessuna intenzionedi sprecare il mio tempo a spiegartele. Sei tu alla fine che vivi incazzata nera con gli uomini e convinta che tutti trqnnete siano dei narcisisri patologici. Fatti due domande, se ce la fai.