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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Alfrè, sei di una banalità talmente terra terra che fai tenerezza. Con te è come sparare alle quaglie. En sarcophague
Non puoi nemmeno immaginare quanto godrò io a vedere qualcuno che prima o poi frantuma in tanti minuscoli pezzettini il mostro di terracotta che sei, sono certa che prima o poi succederà, quando quello giusto ti farà scendere da quel ca..o di piedistallo smerdandoti come meriti per me sarà come un grande spettacolo pirotecnico, meglio di Netflix. Ho già pronta la bottiglia di champagne nella mia credenza per questo evento sai. Continua pure ad ingozzarti di fettuccine come un porco, almeno sprofondi.
Bravo Alfred. 🏅🏅🏅🏅
Avrai molto da aspettare, Gelsomina. Il tuo “sciampagn” farà in tempo ad evaporare pur stando tappato e chiuso dalla e a tu perdere il “profumo” di fessagine, che nel delicato fiore di cui tu porti immeritamente il nick nome, riempie le estive notti mediterranee
Sentirti friggere di rabbia mi dà quel noto piacere courteleniano che spesso cito per la esagerata ridondanza di fessi come te.
In attesa di goderti gli auspicati fuochi pirotecnici di cui parli, accontentati di quelli “pirlotecnici” che ti, e ci, regalano i tuoi omologhi.
No, oggi credo che farò scialatielli a les fruit de mere, min cherie.
Semper ciavo ubi tibi, inflorescetis.
Hanno appena aperto una pescheria avec couisine a côte de ma maison e mi servirò da loro. Anzi, vado adesso. Tu torna in bagno ad assistere alle pro produzioni del tuo “salvatore”, detto “Totonno” al Sud.
P.S. ma bravo Alfred per cosa? Per aver dato prova della sua banalità intellettuale con quelle uscite da scienze scemo? Sei di bocca buona neh?
Jasmine, ma il soggetto in questione è stato frantumato mille volte ormai, solo che fa sempre finta di nulla e alla mezzanotte resetta tutto, ripartendo tale e quale il giorno dopo, come se non fosse successo nulla.
Per cui l’evento che attendi tu non si verificherà mai, non in quei termini almeno, ma è già ben visibile da tempo, nel modo in cui gli altri interagiscono con lui.
A forza di girare e rigirare le frittate è diventato una macchietta, tra tentativi di arruffianamento con salti carpiati e commemorazioni per “comicità” tediose, ma ormai lo perculano più o meno tutti.
Solo yog “ci voleva bene”, ma come si dice, ogni scarrafone…
Ci sta poco da supporre, tanti indizi fanno una prova.
Golem e Yog sono la stessa persona, sono delusissima!
Ora chiudo il fans club e avviso gli iscritti.
Credevamo fosse un cervellone e invece si è rivelato un cojone.
Imbarazzante.
Favoloso, non potrei chiedere di più per soddisfare la mia fessofilia. Due collioni, travestiti (male) con nick diversi che cercano disperatamente di fare i moralisti su una presunta doppia identità forumistica.
“Amamialfredo” che cerca di convincere il vuoto pneumatico di presunte distruzioni del gigante, dopo aver usato la stessa autopersuasività con l’altro nick.
Il club è delusissima, e crede che il co...... imbarazzante sia Golem.
E qualcuna si è meravigliata che usassi così frequentemente le aggettivazioni gastrointestinale per questi esemplari colon discendenti. La parte che sfocia nell’alvo, la cui scatologica produzione abbiamo appena potuto osservare.
“Atti solo a riempir li destri…”
Poesiuola
“Ecco Alfrè, dal volto noto, e dal teschio più che vuoto, che con tale dotazione cerca invano, il buon tapino, al Golèm cambiar destino.
Non ja fa, è un poverino, “pensa” sol con l’intestino, e si sforza, da “mastino”, dalla notte sino al mattino.
Cerca parole, un concetto fino, ma riesce solo ad apparir…cretino.
Poi ecco il fior, bianco e aulente, con lo spumante sempre presente, per quel momento,
mai tanto atteso, di veder Golem bello e che steso.
Povero fiore senza speranza, donna che vive solo di “panza”, e che si illude che l’Alfredino, possa ridurre a un pezzettino, un automa, seicentenaro, fatto di creta e caolino.
È impertinente, ed ignorante che si rida di ‘st’ambizione, che finisce, immantinente, a far figur da deficiente.
Ed infine abbiamo il loro “clubbo”, giusto n’altro intestino.
Che com’è dato a sua funzione, e dovendo defecare,
non avendo un sito adatto qui sul forum va a parare.
Se la norma ne vuol due, questi son belle eccezioni. Sono tre, e pure grossi, come quel’ del Colleoni”
Uazz che meravigliosa lirica! Da far impallidire il sommo Dante, ma che dico, il somma Lombardo. Non posso credere sia riuscito a comporla tutta da solo! Apprezzo l’arte e questa è Arte signori.
Ci sono tutti i tuoi cavalli di battaglia, l’intestino, le ragadi anali, le feci solide, ma anche quelle sottoforma di scariche diarroiche indotte nel lettore e scommetto che mentre componevi hai iniziato a sogghignare, pensando a quanto fosse irriverente e al contempo esilarante, sicuramente il punto più alto della tua giornata. Poi però ti sei incupito ed è scesa una lacrimuccia, pensando che il compianto Yog non avrebbe potuto apprezzare le vette che sei riuscito a raggiungere.
Bisogna ammetterlo, l’allievo ha superato il maestro, ma che dico maestro, il Professore!
Sarebbe davvero orgoglioso di te, per non dire orgoglione.
Alfred, se il soggetto in questione fosse stato veramente frantumato si sarebbe ritirato da un pezzo, il problema è che qui abbiamo a che fare con con un narcisista patologico con manie di superiorità, è un tipo pieno di sé, hai presente il Marchese del Grillo? Ecco, lui è così, siamo in ostaggio da questo psicopatico, quindi bisogna fare qualcosa per liberarcene una buona volta per tutte, chiediti di chi è la colpa se molti utenti si sono allontanati da questo sito compresa Rossana, perché lui la perseguitava sminuendola di continuo. Deve trovare quello giusto che gliele suona di santa ragione.
Son silenti i “leoncini”?
Dopo sciampo e asciugatura, hanno forse un po’ paura, come fossero bambini, che il mostraccio in terracotta gliela tiri un’altra botta?
Questi grandi coraggiosi, per lo più solo invidiosi, si risenton sol perché “v’è qualcun’ meglio ‘e te”.
Allor escono dal buco, per mostrare, di concerto, di trovarsi in campo aperto, per domare e regolare questo mostro d’ammazzare.
Ma poi vedi quel che sono, senza mezzi nè concetti, solo vuoti cerebrali, che dimostran ad ogni uscita quanto sian infin banali.
E così or stan zitti queste parti d’intestini,
a rimuginar vendette, per le cose che s’on dette,
e l’immagino vicini come fossero pinguini.
È un silenzio strumentale per la “guerra” preparare? Io non credo, è più banale, è una scelta così evidente: questo tutto gran tacere è il silenzio… digerente.