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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Il problema non è avere cinquant’anni o essere senza laurea, bensí la totale incapacità di portare avanti un’argomentazione sensata senza finire per attaccare il prossimo sul personale (ad cazzum tra l’altro). A parte la valangata di balle fotoniche raccontate sulla propria vita, è sconcertante credersi superiore agli altri per aver scoperto i grandi inganni del mondo e poi non saper nemmeno discernere tra una fonte autorevole e la spazzatura per boccaloni che circola sul web. Comunque, visto che citi sempre ossessivamente le mie tre lauree, specifico che la votazione è stata 110 e lode per tutte. Sei piú serena ora? Maronn come stai inguaiata figghia mia.
Suzanne non sapevo che avessi tre lauree, congratulazioni vivissime…
Anche a me piace studiare ed appassionarmi alle materie di interesse del mio settore, tuttavia a volte mi piace crogiolarmi nel naufragar dolce della lettura in una comoda poltrona di una scrivania e studiare per il gusto della conoscenza, anche materie molto diverse da quelle che studio tipicamente, ho iniziato a studiare un pò il tedesco, perché mi domando spesso, i Tedeschi come facciano a capirsi fra di loro, con tutti quei genitivi e parole lunghissime, che fanno delle frasi intere. Oppure i fonemi delle varie lingue, così da pronunciare perfettamente le parole, senza accenti vari, settentrionali o meridionali.
Mah, io “creto” che quello tra Suzy e MG sia l’unico “sdialoco” interessante del forum. Certo, sempre e solo per i miei gusti di antico automa di terracotta.
Peccato che manchi il cibo per la mia insaziabile voracità da bulimico malato di fessofagia.
Gabriele, le prime due lauree sono state scelte e vissute col cuore, il periodo universitario quello piú arricchente e stimolante della mia vita. È stato il momento di mia maggiore resa intellettiva, e mi spiace non aver sfruttato al massimo le possibilità che mi si sono offerte davanti. In ogni caso, sebbene a livello lavorativo non mi sia servita a nulla, mi ha reso sicuramente una persona migliore. Ora, dopo un lungo periodo di letture horror (sono una super fan di zio Stephen King) mi sono buttata nella lettura di Anna Karenina ed è un’esperienza quasi mistica. Purtroppo il mio Tettaman mi concede pochi minuti serali prima di crollare accanto a lui. E vabbé, mi accontento.
Golem, me ne è capitata un’altra in questi giorni da manicomio. Tu come te la passi? Se lo vedi salutami il mio “amico” Gloss.
Golem, grazie per la tua chiosa sulle cinquantenni. Però obiettivamente nel confronto tra me e l’utente Suzanne non vi è nulla di interessante. A parte che è sempre lei ad attaccare sul personale, e dare continuamente per falso quello che dice una persona ( io in questo caso ) equivale ad insultarla, qui si tratta semplicemente della solita comare lagnosa che mi attacca per invidia e non crede alle cose che racconto semplicemente perche’ a lei non potrebbero succedere. Non tanto per mancanza di capacita’, quanto per la sua enorme chiusura interiore. La vita non si studia sui libri, e anche costei lo sa benissimo. Del resto millantare continuamente i propri risultati accademici per darsi un tono denota una grande insicurezza. Comunque non preoccuparti, qui i fessi non mancano mai.
Gabriele, il tedesco non è una lingua così difficile come sembra, somiglia un po’ all’inglese.
Per poterlo imparare rapidamente ti ci devi immergere, devi guardare film e video in tedesco, fare traduzioni ogni giorno, ecc..
La velocità con cui impari dipende molto dall’impegno e dalla predisposizione, ma in genere tre anni sono sufficienti per raggiungere un livello discreto. Mi sto dilettando anche con la musica, questa è una partitura che ho composto oggi, mi è uscita così, in pochi minuti. Il sound è molto primi anni 80, secondo me andrebbe bene come sottofondo di un film:
https://i.ibb.co/xGZBvD5/Partitura-senza-titolo.jpg
Gianca, è vero 🙂
Per Glosstar:
“Ma se un 46enne se la gode con una 75enne (oggi 85enne), chissenefrega, e che gliene frega se questa passione la chiamano gerontofilia? In fondo tradotta letteralmente significa “amicizia per il vecchio”, mica è offensivo.
Comunque che se le SCHIOPPI lui le “vintage” ultrassettantenni. Fa un opera di pene di rara generosità.”
(GOLEM: lettera gerontofilia)
“Vabbè, tanto stasera si va tutti in via Saterna e Dino ci farà SCHIOPPARE di shottini. Se ho capito bene viene anche Suzanna. Speriamo, perché da vicino non la ho mai vista.”
(YOG: lettera lad-social-network)
Niente è perduto! Tutto resta, nero su bianco, diventando sempre più interessante…
Suzy, è un po’ che non vedo Glosstar, ma questo non incide sulla stima e simpatia che ho per lui, e come succede con le persone con cui si è sintonizzati, se dovessimo reincontrarci, riprenderemmo le “trasmissioni” da dove le abbiamo interrotte. Intanto condivido con lui la nostalgia di Yog, che con i suoi “elzeviri” faceva volare alto il livello intellettuale del forum. Mi dispiace di non averlo potuto conoscere neppure nella idealizzata via Saterna, vista la sua dichiarata milanesità.
Come me la passo? Dopodomani mia figlia se ne va a Berlino, e mi ritrovo immerso nella inattesa condizione di genitore ansioso per il destino che la attende. Mia moglie è più tranquilla, sarà perchè a sua volta ha fatto una vita itinerante giá dai 16 anni, la metà di quelli di nostra figlia, o per sue qualità caratteriali, chissà, ma se penso a quando la lascerò all’aeroporto…meglio non pensarci. Ma che si può fare, lei, mia figlia, è “nata” internazionale, e capisco che persino Milano le vada stretta, ma il mio istinto di protezione la vorrebbe always vicina. Speriamo.
MG, qui lo “zoccolo duro” del forum è diventato come certe compagnie di Broadway (o forse, meglio, del Bagaglino) dove si recita a soggetto su un canovaccio simile a quello della sceneggiata napoletana, dove la trama si risolve già nella sola “onomastica” dei protagonisti: “Isso, essa e ‘o malamente”.
Da tempi non sospetti dichiaro che in questo teatrino si “recitano” parti che, per ragioni facilmente intuibili, non sarebbero possibili nella realtá. Io stesso non sfuggo a questa regola essendomi impersonificato nella figura del Golem, con la sua “dipendenza” da figure archetipiche “esterne”, come metafora del condizionamento che ci proviene da “fuori”.
Insomma, in modo più o meno pesante nessuno è escluso da una certa “recita” nel rapporto con gli altri, e nelle vostre (e mie) “baruffe laddiotte”, ci vedo quella “drammatizzazione” (de noantri) che Shakespeare e Goldoni hanno saputo elevare ai livelli che sappiamo, e che Mario Merola forse invidierebbe.
Io le amo perché nella loro “drammatizzazione” mostrano le nostre “debolezze”. Finalmente.
Ma “essa” non aveva abbandonato il teatrino per sempre?
Sheranzià, l’utilizzo di un lemma già usato da un interlocutore prediletto non significa che si sia la stessa persona, ma che si sta sottolineando un termine o una frase che si è trovati simpatici, e si adottano tranquillamente. Tra l’altro un paio di anni fa era stato già proposta la “scoperta” come prova di “pistola fumante”, ma mi sa che il fumo è di altra natura
E siamo sempre alle solite. Quei dettagli in una persona intelligente, che sa “percepire” un certo spirito, dovrebbero essere la prova del contrario del sospetto di “omogenìa” malamente paventata. Non sarei stato mai così sciocco da tradirmi in quel modo.
Per certi versi sono lusingato di essere preso per l’alter ego di Yog, ma malgrado non mi ritenga uno stupido, sono conscio di non essere né intelligente e nè diabolicamente brillante quanto lo era lui. Di cui, ripeto, manca la presenza. Al contrario di altre, di cui non si sentiva la mancanza.
Con l’ultima “resuscitazione” va dato atto a MG che aveva visto giusto: sometimes they come back