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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Proprio così,Cristian,solo che di questi tempi,per compiere l’azione da te citata, bisognerebbe fare un televoto con tanto di premio finale tipo buoni spesa del supermarket(per non dire DENARO)o partecipazione a programmi TV di”alto spessore culturale”(??🙄🙄!?)come i reality o show del weekend(magari e per assurdo visti come”soluzione” del problema 🤔!!).
Ironie a parte,la situazione mi lascia,ogni giorno che passa, sempre più Perplesso,per non dire di Peggio!!!Buona serata!
Sei solo invidiosa, perché ho dimostrato molta più intelligenza di te che hai tre lauree ( ammesso che sia vero ).
Detto da chi a 50 anni piagnucola che sua madre non le ha lasciato fare l’università
Credo che nel commento n.22538 ci si riferisse all’ ex terrorista Fioravanti, di cui ho osato riportare un passaggio di un suo vecchio discorso per enfatizzare un concetto. Ovviamente sapevo che avrei suscitato lo sdegno dei soliti benpensanti conformati. Questo però fa capire come nella mente dell’ individuo medio un’ idea assume o meno validità a seconda di chi la esprime, a conferma che viviamo nell’ epoca dell’ immagine, vale anche per chi sostiene di dare più importanza al contenuto. Comunque Fioravanti l’ ho conosciuto di persona quando vivevo a Roma, avevo collaborato con lui ad un’ iniziativa di volontariato. Quello che posso dire è che: è vegetariano ma al tempo stesso molto goloso, gli piacciono molto i dolci e la pizza. È legatissimo alla sua famiglia e in particolare a sua figlia. È una persona molto gioviale, sempre pronto allo scherzo e alla battuta, ma ha anche delle punte di narcisismo ( che è poi ciò che lo ha fregato nella vita ).
Una volta litigammo per questioni di lavoro e mi rinfacciò di essere troppo permalosa. Ma comunque posso dire che si è dimostrato molto tranquillo e avvicinabile. Secondo me si ritrovò invischiato nel terrorismo in modo del tutto inconsapevole e venne travolto dagli eventi, come molti della sua generazione. A volte era malinconico anche se cercava di nasconderlo. Penso che il suo passato gli pesi come un macigno.
CLAUDIO, ti capisco, ci stanno facendo passare una vita di inferno, giuro che darei volentieri 10 anni della mia vita per ucciderli.
Buona serata anche a te!
È proprio vero che per un uomo la cosa più grave non è avere il pene piccolo, ma il cervello piccolo, e a volte le due cose coincidono, come in questo caso. il riconoscere la tossicità di certi comportamenti dei propri genitori non ha niente a che vedere con il piagnucolare, e non mi sento difettata rispetto a chi possiede una laurea. Anche perché a conti fatti ho molte più conoscenze io di tanti laureati, così come in realtà la laurea non è necessaria in molte professioni anche qualificate. Ripeto, quella era solo la presa di coscienza di chi deve rielaborare il proprio vissuto familiare in modo da poterne prendere le distanze per ricostruirsi. Hai capito, idiota?
@Argo, mi ricorda un certo utente…
Gabriele, in effetti il livello è quello. Ma poi non ho capito questa cosa di rinfacciarmi sempre che ho 50 anni. A parte che non li ho ancora compiuti, e a parte che ne dimostro 15 di meno. Ma avere 50 anni cos’è? Una colpa? Una terribile onta? Una grave malattia? Continuo a non capire perché mi viene continuamente rinfacciata la mia età, come se fosse una cosa terribile di cui devo vergognarmi. Davvero, non capisco. Io vorrei vederli dal vivo tutti questi fenomeni leoni da tastiera che mi danno della vecchia. Per ora so solo che dopo aver trascorso un bellissimo pomeriggio passerò una bellissima serata, a suonare la mia chitarra elettrica alla faccia di questo rosicone.
Che ti frega MG? Tanto arriverà a 50 anni anche sto gamberetto con due capperi al posto delle palle, e una prugna secca al posto del cervello.
Se dovessi dare un giudizio sull’attrattività femminile come la somma di avvenenza e fascino, direi che oggi i 50 rappresentano proprio l’apice di quel connubio.
Penso sempre a Sharon Stone che, ancora attraente a 66 anni, a 50 ti lasciava a bocca aperta.
Se una donna si è saputa conservare, è intelligente e ha qualcosa da dire, a 50 non teme “rivalesse” di qualunque età. Questo vale almeno per un automa di creta come me, nato dalla mente del rabbino Jehuda Loewe, ma oggi operativo per e sotto l’egida del rabbi Yhitzak Berkowitz, custode del cimitero ebraico di Praga e dell’annessa sinagoga.