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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Gabriele, la parola “bifolco” si sente spesso nei film di western, anche “padellaro”, nella realtà se si usano per insultare qualcuno è facile che quel qualcuno si fa una risata, te la prendi per queste cavolate?
Si vede che non hai mai letto dei veri e propri insulti che sono stati pubblicati qui dentro, anche da una certa Ollallà, ma la censura dei commenti a quanto pare deve valere solo per Trader e Golem che rispondono solo alle provocazioni. Non è difficile aprire gli occhi per notare che qui dentro gira al contrario, dai Gabriele, non la facciamo tanto lunga per cortesia.
Romina, ti avevo risposto ma mi hanno censurato.
Forse devo aver scritto “bifolco” in qualche frase in cui si parlava di coltivazione dei cavolfiori. Chussá
Trader,
“se penso di avere ragione, perché devo far finta di non averla”: dal mio punto di vista, se ne hai certezza, non devi fingere di non averla ma non sei nemmeno obbligato a portare il confronto su un interscambio aspramente competitivo.
Magari anche l’interlocutore pensa d’aver ragione sulla base di sue esperienze o convinzioni, e di solito la ragione non sta sempre, tutta intera, da una sola parte.
Se ti va bene azzuffarti e, per averla vinta, finite con lo scambiarvi offese e insulti, può capitare che qualcuno si risenta e ti attacchi poi su altri aspetti.
Non capisco il bisogno di sovrastare e di umiliare, di trasformare un confronto in un dibattito, privo di mediatori e quasi sempre chiaramente sbilanciato
(anche solo per capacità dialettiche), ma è giusto che ognuno si comporti come meglio preferisce, esponendosi in seguito alle conseguenze.
Due domande, se ti va di rispondere:
– perché è così importante “vincere”?
– dal vivo useresti con sconosciuti la stessa attitudine e le stesse parole?
Golem, magari qualche amministratore che veramente si coltiva i cavolfiori nel orticello di casa sua si sarà sentito offeso per quella frase che hai scritto. La prossima volta spiega che tra i sinonimi di “bifolco” include anche la frase “contadino”, vedrai che non ti censurano.
Wow, non conoscono più il significato della parola evidentemente.
Romina, in realtà bifolco deriva da un termine latino che indicava colui che era addetto all’aratura conducendo la coppia di buoi oltre che alla loro custodia. Io non lo trovo così disdicevole.
Sarebbe stato peggio zotico che ha a che fare con idiota.
Vabbè, siamo in segheria, è normale che seghino.
Gabriele, ma chi credi di prendere in giro, buffone? Salmonella spp era un’offesa nei miei confronti.
Riscritta così va meglio:
“…gente che espleta le proprie funzioni corporee e per fare abituare se stessi e gli altri ad agenti biologici, vedi E.coli, ma si potrebbe trattare pure di Gabriele vaiolo delle scimmie, o, meglio, Gabriele peste suina…”.
Gabriele, allora non c’è niente di offensivo se puntualizzo che sei un morto di fame che aveva bisogno di arrotondare e ti hanno assunto perché, essendo tu un incapace nel tuo lavoro, ti pagano di meno. Non ho usato parolacce.
Sei un pagliaccio. Vai a trollare altrove, Gabriele colera.
R, non faccio confronti competitivi, non è una gara, bensì confronti accesi.
“Magari anche l’interlocutore pensa d’aver ragione (…) di solito la ragione non sta sempre, tutta intera, da una sola parte.”
Non forse, sicuramente. Ma infatti il punto non è voler avere ragione, ma capire chi ha ragione, in tutto o in parte.
“…può…
“…può capitare che qualcuno si risenta e ti attacchi poi su altri aspetti.”
Si, ma sbaglia chi mi attacca su altri aspetti. Se in un confronto dimostro di avere ragione, è da stupidi cercare a tutti i costi di rivalersi su altre questioni. Tra l’altro vengo attaccato su aspetti inventati di sana pianta, come quello che l’azienda mi pagherebbe poco perché sarei un incapace. Queste sono mere e inutili provocazioni dette per invidia o per stupida rivalsa.
“Non capisco il bisogno di sovrastare e di umiliare…”
Neanch’io. Ma questo glielo devi dire ai mille stupidi che mi attaccano.
È importante vincere per non farsi prendere in giro da dei deficienti.
Se userei dal vivo gli stessi modi? Dovresti prima chiederlo agli altri utenti, visto che cominciano loro ad alzare i toni, io reagisco di conseguenza. Io credo di no, è proprio questa la differenza tra il confronto faccia a faccia e quello sul web: ci si può permettere senza timore di dire qualunque cosa senza conseguenze.
Continua
@Trader, basta saper leggere, non si stava parlando di te, si stava facendo un discorso sulle olimpiadi, nessuno ti ha nominato, nessuno ti ha menzionato, quindi non si stava offendendo nessuno.
In ogni caso non ti ho offeso, fai ciò che fai avendo i requisiti, quindi dove sarebbe l’offesa? Smettila di offendere gli altri quando scrivono i propri commenti e vedrai che le persone non ti faranno la punta,.come tu la.fai agli altri.
In ogni caso non é vero che ti ho offeso paragonandoti alla Salmonella, si stava parlando della pratica che si stava e si sta diffondendo che quando si espletano certe funzioni le persone non si lavano le mani, che é emersa alle Olimpiadi…
Trovo inquietante che tu prenda a pretesto qualsiasi cosa fuori contesto per prevaricare gli altri o chi magari su qualche argomento non la pensa come te.
Smettila, perché sei patetico.
Continua dal comm 22397.
Rossana, sempre a proposito della domanda su come mi comporterei dal vivo con troll e utenti verbalmente violenti, due volte ho proposto al popolo di LaD,provocatori compresi, di incontrarci dal vivo, quando sono andato a Roma. Per esempio in quel periodo era presente l’esagitato marc, che abita a Roma. Tanto bravo ad insultarmi qua, ma non raccolse l’invito, glissò, continuando però ad offendermi su LaD. Un’altra volta direttamente a Gaucho (alias J.J. Bad) di incontrarci, ma respinse l’invito. Solo dei codardi, Rossana. Leoni da tastiera, ma vorrei vederli come si comporterebbero dal vivo.
Romina, mi hai fatto ricordare una canzone di Elio e le Storie Tese:”…due bifolchi intenti a tracciar solchi videro l’evento – Guarda, un evento! – e dissero portento – Portento! -”
Golem, beato te che l’altro giorno te la sei passata in buona compagnia. Io non rosico a leggere i tuoi commenti, perché sono in pace con me stesso. Evidentemente gli altri soffrono, sanno di essere degli sfigati, dei falliti, per questo ogni volta che scriviamo che
Stiamo bene, che siamo soddisfatti, abbiamo una bella famiglia, che facciamo un lavoro importante, che abbiamo un titolo o una laurea o denaro, questi roditori si infervorano e ci contestano. C’è chi si fa i film per dire che in realtà stiamo male, chi si inventa realtà parallele su di noi, chi dice che raccontiamo frottole.