Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 2.201 2.202 2.203 2.204 2.205 … 2.287 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 2.201 2.202 2.203 2.204 2.205 … 2.287 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Suzy, per il tuo penultimo commento ti avevo proposto per un’altra standing ovation dopo la puntualizzazione sul soggetto a cui ti riferivi. Per la verità lo avevo sottolineato con un aforisma la cui paternità viene assegnata a Lincoln, ma sicuramente sai cosa penso al riguardo, visto che me lo hanno segato.
La casa in collina, perchè no? Quella in Salento resta lì, e se vuoi puoi andarci con Tettaman e papi Tettaman, visto che io mi sono auto nominato nonno putativo del primo piccirillo laddiano.
Quest’anno in giugno ci sono andate due amiche spagnole che l’hanno usata come base per girare Salento e dintorni. Io ci andrò ad agosto, ma al mare laggiù mai più.
Al momento sono qui in Sardegna e 10 giorni di mare sono più di quello che ne facevo laggiù andandoci il lunedì, mercoledì e venerdì per tre settimane. Solo che qui scendo e me lo trovo sotto i piedi, laggiù ormai in luglio e agosto devi farti 40 chilometri per trovare un metro di sabbia dove stendere l’ombrellone. Quindi preferisco così: Sardegna. L’anno prossimo vedremo. Intanto cerchiamo di arrivarci.
Trad, lo sai che effetto mi fanno i matti, come preferisci chiamarli tu. Per me sono solo dei fessi, e con questi ci scialo. Mi succede anche con altri elementi, ma non posso entrare troppo nello specifico sennò entra in funzione la sega alternativa.
Il punto è che questi forum sono o forse è meglio dire, erano più seguiti dalla bassa forza, e se li disinneschi, anche per scopi nobili come quello di selezionare una più colta frequentazione, questo abbassa il numero di visualizzazioni, e dietro queste ci sono le giuste aspettative dei proprietari del sito.
È la solita storia della coperta Trad.
A me comunque non piacciono i forum oratoriani, e questo lo sta diventando, un po’ di peperoncino ogni tanto rende più appetitosa la solita minestra da refettorio.
Golem ma cosa c’entra? Io non parlavo del bambino. Mi riferivo al fatto che secondo me Suzanne sarà una madre disfunzionale, ma è una mia opinione, potrei sbagliarmi ( non credo comunque, i segnali ci sono tutti ). Ovviamente spero per il piccolo che non sarà così. Del resto le madri disfunzionali sono tantissime, superano di gran lunga quelle equilibrate.
Una buona madre non lo so. Di sicuro però sarei stata un buon padre. In ogni caso non avrei potuto sostenere fisicamente un parto, ho una vagina e un ventre troppo stretti, non credo che sarei sopravvissuta.
Dai MG, dovresti vedere il bacino da donna nordica di mia moglie per capire che tutto è possibile. Ma tornando a bomba alla questione, proprio ieri sera si parlava con my wife dell’essere genitori, che è un “mestiere” che non ha maestri da cui attingere l’arte, se non seguendo istinto e amore, due ingredienti sufficienti a dare una guida al fanciullo, con l’inevitabile tocco personale e caratteriale del genitore.
Io un po’ invidio la donna che partorisce, perché dev’essere una sensazione che travalica persino il senso fisico del fatto, e più trascendente che altro. Se dopo nove mesi, dal nulla metti al mondo un altro essere vivente, siamo oltre la magia, ma quasi nel miracolo.
Vabbbuò dai, oggi 🎵sono ad Algheeero, in compagnia della stranieera🎵. Nel delizioso centro storico, lei in giro per negozi e io al fresco perché il caldo oggi è africano, e, pur terun, amo il freddo.
Ma chiudo dicendo che con un bel cucciolo da allevare sono sicuro che tu non saresti meno capace di farlo. Believe me
Golem, non pensavo avrei mai detto una frase del genere, ma il parto è stato il momento piú elettrizzante, totalizzante, appagante di tutta la mia vita. E, pur non essendo cattolica e ripudiando ogni forma di martirio del corpo e dello spirito, ho compreso il senso di quel dolore estremo : è un modo per ricondurti prepotentemente all’essenzialità della vita mostrando al contempo tutta la sua potenza. È un morire e rinascere insieme a tuo figlio, perché non sarai piú la stessa di prima. E appena lo accogli tra le tue braccia ti senti invincibile, immortale ein effetti lo sei, perché una parte di te, la migliore, ti sopravviverà. Tettaman Senior mi è stato accanto in ogni attimo, ha sofferto e gioito con me, per questo nonostante ciò che ci riserverà la vita rimarremo sempre legati. È un qualcosa difficile da rendere a parole, se non sei una bravissima poetessa o scrittrice. Mi accontento di serbarlo dentro di me dove non servono parole.
Suzy, la tua descrizione mi ha commosso, perchè hai descritto emozioni che sono difficili da immaginare. Io ho assistito al parto e seguito tutta la sofferenza del travaglio di mia moglie, che definire stoica è riduttivo, specie perchè la nascita è avvenuta in agosto e l’assistenza era ai minimi termini. Ma quando quella polpetta bionda è uscita miracolosamente da quel corpo sottile, l’emozione ci ha travolti entrambi sottolineata dal potente vagito da Apgar 9 della nostra Tettawoman. Davvero, si può essere credenti o meno, ma quei momenti ti rendono protagonista di qualcosa che va oltre la vita fisica, perché si manifesta una sacralità potente e primigenia che travalica l’umano sentire.
Vi auguro che anche per voi continui quella continua “nascita” attraverso le emozioni che vi regalerà Tettaman, che confermo essere stato fortunato nella scelta del prato dove sbocciare.
Si vuole far passare il messaggio che una donna che non ha avuto figli è in qualche modo incompleta, difettata, che la sua vita è priva di esperienze importanti e totalizzanti. Tutte cacchiate. Non tutte vivono il parto allo stesso modo e se per Suzanne è stata un’ esperienza mistica, per tante altre non è così e la maternità si rivelerà deludente, se non addirittura traumatizzante sotto tanti aspetti. Fare figli non deve e non può essere un obbligo imposto dalla società e se per varie ragioni non ci si sente di farlo, gli altri devono rispettare questa scelta invece di fare i discorsi banali che sto leggendo qui. Io comunque sono felice, non mi sento vuota, ho fatto anch’io esperienze che ti elevano spiritualmente e ti fanno sentire AMORE nel senso più ampio della parola. Verso gli altri, verso la vita, verso me stessa. Le ragioni per cui molte persone fanno figli ( dare un senso alla propria vita, obbedire a un diktat sociale, ricevere approvazione,
avere una fonte di nutrimento emotivo ) sono assolutamente malsane e prima o poi quel rapporto genitori-figli mostrerà tutte le sue falle. A me poi Suzanne sembra la classica donna che, all’ avanzare dell’ orologio biologico, si è affettata a trovare un compagno beta pur di poter figliare ( probabilmente perché il belloccio di destra di cui si era innamorata l’ ha rifiutata, anche per questo forse è inviperita con tutti gli anticomunisti ). Niente di nuovo e niente di male, sono scelte. Personalmente non avrei mai potuto trovare la mia felicità nel suo stesso modo, ma ovviamente non sto a sindacare.
Dico solo che la Suzy può darla a bere a qualche boomerone blupillato. Non certo a me che sono basatissima 🙂
MG, però dai, non fomentiamo interpretazioni che non credo abbiano motivo di esserci nella lettura del post di Suzy. Anche perchè mi sembra che sia chiaro che parla di un’esperienza sua, soggettiva e non comparabile a quella di nessun altro. Io stesso non mi sento nè migliore nè peggiore di uomini che non hanno voluto figli, è una sensazione mia che rimane nell’orbita del fatto in sè, e non ha bisogno di ostenzioni particolari per sentirne il valore. Io sono un campione nello scoprire i messaggi nascosti, ma proprio non ce lo vedo quel segnale. Peraltro sarebbe comunque una stupidaggine se ci fosse, perchè alla fine quello di partorire è un processo “naturale” che si subisce, se vogliamo. Vederci altro è una questione di sensibilità soggettive, che non rende automaticamente migliori di chi un figlio non lo fa. Insomma MG, una cosa non esclude l’altra.》
Ci sarebbero centinaia di esempi dimostrati di grandi donne che non hanno avuto figli, e casi opposti di pluripare che i figli li hanno solo sfornati, non…”fatti”. Qualche giorno fa, proprio tu parlando del rapporto con tua mamma ci hai parlato di certe difficoltà nel vedersi compiute in un certo ruolo.
Mg, se nella vita si è quello che si è voluto essere, è più che sufficiente per sentirsi soddisfatti. Caso mai voler sembrare quel che non si è, quella sì è una cosa di ci si dovrebbe preoccupare. Ma fare un figlio è un esperienza talmente personale, intima, e così assoluta, che non ha motivo di essere nè usata nè confrontata con quella di nessun altra persona, nè usata come mezzo di vanto. Non ce n’è ragione, lo ripeto.