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LAD
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Kid, ovviamente l’argentina avrà avuto i suoi argentini a Rosario, lei semplicemente non si faceva paranoie come l’inglese, che “voleva” far combaciare desiderio sessuale e ammore, che peraltro NON conosceva se non come “emozione” e non certo come sentimenti, per come lo intende oggi. Il rapporto tra me e la sudamericana era nei fatti una friendzone, come si direbbe oggi, non diverso da quello anglo portoghese, ma per la albionica questo NON era accettabile. Tutto si svolgeva nella sua testa, pur sperando di far coincidere le “due cose”, in pratica non lo ha mai esplicitato all’eroinomane. Ma è chiaro che entrambe erano mosse dalla sana fregola chiamata pudicamente dall’inglesina “bisogno di compagnia”. Questa è la definizione che una “brava” ragazza con una certa educazione sessuale si dice quando desidera sco...., come tutti e tutte. Quei “sentimenti” che può aver provato erano funzionali solo a tacitare la coscienza perché non la facesse sentire una “svergognata”, tutto qui. E non sono parole mie. Una cosa però è certa: quel soggetto le faceva sangue, e non ho capito mai perchè, ma in fondo non lo ha mai capito neppure lei, e tutto sommato manco mi interessa. In quei casi non si può interrogare l’istinto e come “grida” quando c’è in vista un buon incrocio cromosomico tra due soggetti “distanti” geneticamente. Anche a me sono piaciute dei “puttanoni” senza testa. Ma le trombavo e basta, sapevo che era sesso e nient’altro, non mi innamoravo di certo. E inoltre come maschio, e italiano, non rischiavo di passare per uno “svergognato”, ci siamo capiti no? La cosa ancora più incredibile era che non c’è stata un’amica o una collega che non le abbia detto come facesse a frequentare uno così, e non solo per la differenza estetica, così evidente clamorosamente. Purtroppo la figlia, alla stessa età, è nelle stesse condizioni col “divanocentrico”. Fermo sul divano pagato da me.
Un incubo.
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Non conoscevo quel termine usato negli USA, anche perché non l’ho mai “subito”. Quando mi è capitato di essere “frainteso” e intuivo che scattava quel meccanismo “auto protettivo” toglievo il disturbo. Il feeling o si sente subito o non c’è speranza. Almeno per quelle che sono state le mie esperienze.
“Una donna più sentimentale, più difficilmente si lascerebbe andare al sesso occasionale ed “illusorio” ”
In realtà è l’ esatto contrario. Più una donna cerca il “sentimento” idealizzato nella sua vita, e più sarà incline a concedersi a chi la tratta male o con poca considerazione, pur di avere compagnia maschile di carattere prosecutivo nel tempo ed imbastire un legame che sia anche di tipo emotivo. Non a caso, per molte donne, il momento di maggior “calma” da un punto di vista dell’attività sessuale, generalmente coincide con il liberarsi della loro tendenza alla dipendenza affettiva e dipendenza dall’ approvazione altrui, e non solo nelle questioni “passionali”. Da studi e ricerche è anche emerso che le donne che soffrono di dipendenza affettiva e di fragilità di vario tipo sono le più inclini alla promiscuità. Quindi, l’ assioma di Kid secondo cui l’ emancipazione e l’ indipendenza, in una donna, coincidono quasi sempre con la “puttanaggine”, è un assioma non valido.
Spettinapassere
non è che hai sbagliato post?
ce n’è uno apposta per il pene piccolo…
Comunque contento te…
Commento 2179, spero tanto che tu possa fare un’esperienza vocazionale presso un Monastero. Lì sarà più facile capire quel che il Signore ha desiderato per te fin dall’eternità. Così ti toglierai dal marciapiede ed eleggerai lo stato di vita più confacente alla tua dignità di essere umano. Io prego per te, perché sei miserabile ed ignorante, ma oltre a pregare io per te, anche tu devi collaborare ad uscire dal fango in cui stai annegando.
* ha parlato lo zombie redivivo, vittima compiacente del narcisismo dilagante! TE PIACEREBBE? Sogna, muerte, sogna! Vai sul sito delle escort! E ritorna a raccogliere cocci, coi tuoi due buffoni sognatori – patetici come te, di cui uno qua, la discussione che non approda a nulla è ancora aperta, mi pare; Lesby è il tuo nuovo nick da oggi (non Lessy) (ho tutto il rispetto per il cane)! Hahahahahahahahahahahah Dipendente d’ammore!
Santa notte a tutti voi, atei appestati!
Non c’è bisogno di citare studi o ricerche , opinabili e grossolani fra l’ altro , per sostenere un assioma che non c’entra nulla con la mia premessa. Secondo te dunque una donna sentimentale o romantica , che dir si voglia, è per forza di cose una dipendente affettiva che si fa incantare da ogni provolone? La dipendenza affettiva trova la sua ragione in una bassa autostima che può benissimo riguardare donne eterogenee dal punto di vista della vita sessuale. Infatti , mancando di autostima ,potrebbero essere , sia molto libertine anche per volersi punire , buttandosi via oppure addirittura essere addirittura frigide o poco interessate al sesso , non sentendosi all’altezza delle altre donne o per paura di essere usate. Le “fragilità di vario tipo”, invece ce le abbiamo tutti , quindi è una affermazione “nonsense”. Sarebbe come postulare che saremmo tutti dei dipendenti affettivi in quanto per qualche ragione abbiamo delle fragilità.
Golem ,mi sa che siamo proprio figli di generazioni diverse.Tu , quella dek ” lei non era niente per me , un momento di debolezza e nulla più!” nel pieno degli anni ’70 dove una sco.... non era nulla , ma sui sentimenti non si transigeva! Io di quella meno aperta al sesso senza sentimenti. Eravamo in pieno “new romantic” dalla musica alla tv ! Infatti , trovo che sia normale e giusto che la mia partner abbia amato ,credendoci , un altro uomo. Non mi interessa chi fosse, tanto che se non me ne avesse parlato lei ,per me non sarebbe neanche stato argomento di discorso. L’importante è che sia una persona serena e che non si porti strascichi o ferite. Diversamente , se una donna mi dicesse , come è capitato con qualcuna , durante le prime uscite, che aveva avuto spesso partners di solo sesso , liquidandoli come storielle senza significato, la guarderei in modo strano. Io stesso non ricordo di aver avuto partners per le quali non provavo nulla, almeno per quelle che ho frequentato per qualche tempo e tralasciando ” one-night stand” o similari che in certe situazioni ( vacanze , universita’, etc.etc.)capitano per forza di cose. Oggi , invece , abbiamo importato il modello americano dove il sesso è un modo per affermare il proprio valore sociale , quindi quattro chattate stupide su wattsup , manco ci vede per conoscersi un minimo e “tac” si va a letto. 25enni che usano il viagra per fare bella figura , donne che tutto in formato “jpeg” e un secondo dopo che te l’han data ci tengono a precisare che non provano nulla per te ( haha) , come se fosse scontato che tu proveresti qualcosa per loro solo perché son fighe in quanto c’han mille maschi che gli van dietro ! Brrr..
Quello che intendo dire è che, a mio parere, analizzando le mie esperienze passate (molto limitate, a dir la verità, causa fidanzamento assai precoce), tutto ha origine dall’instaurarsi di questo “feeling” a livello viscerale a seguito di meccanismi automatici inconsci di “riconoscimento” di una potenziale compatibilità cromosomica, sia fisica che mentale. Ogni scintilla che si accende con queste modalità, a mio parere , contiene un potenziale di futuro Amore, potendosi trasformare, più o meno lentamente, a seguito dell’approfondirsi del rapporto e della effettiva verifica di compatibilità, in sentimento puro. Questo salto di qualità avviene, solitamente, proprio quando le aspettative elevate iniziali vengono disattese e si deve quindi decidere se proseguire il rapporto, accettando l’inevitabile imperfezione del partner o se interromperlo. Quello che ho notato è che, almeno per quanto mi riguarda, il meccanismo di riconoscimento dei “potenziali” partner compatibili, scatta subito, dal primo incontro o immediatamente dopo. Non mi è mai successo, invece, di provare questo genere di attrazione per ragazzi/uomini “inquadrati” da subito come “amici”, nemmeno a seguito di approfondita e gradevole reciproca conoscenza. Ricordo, ad esempio, nel periodo dell’universita’ , di essere stata a stretto contatto fisico con un caro amico (entrambi, all’epoca,stabilmente fidanzati) e di aver dormito più volte vicino a lui ricevendo evidenti avances, da me gentilmente respinte, non tanto perché ne fossi infastidita o perché lui non mi piacesse, ma proprio perché lo consideravo appunto un “amico” e quindi privo di quel genere di “fascino” particolare. Al contrario, se qualcuno “mi fa sangue” da subito, faccio molta più fatica a stringere con lui un rapporto sereno di amicizia perché avverto quel tipo di feeling che potrebbe causarmi delle “distrazioni”.
Separando l’idealizzazione fantasiosa, priva di occasioni d’interscambio con l’essere dei sogni, da relazioni amorose in cui un partner è frequentato più o meno a lungo nella realtà, SECONDO ME, ANCHE in caso di coinvolgimenti emotivi disfunzionali o non ricambiati, l’interessato stesso può criticare/rinnegare una scelta, ridimensionare/svilire del tutto l’amante con cui ha condiviso momenti di benessere e malessere, ma non potrà mai mutare le sensazioni che hanno dato forma al sentimento provato, di cui serberà nel bene e nel male ricordi.
Riprova lampante è l’estratto che segue, poco tempo fa qui espresso da chi, a seguito di personale convincimento, ha optato per declassare a illusione un precedente tormentato rapporto amoroso.
“Io del resto ho vissuto la MIA bellissima illusione per cinque lunghi anni, e non è stata l’ unica. E’ sopratutto in base alle nostre illusioni che ci convinciamo che certe persone sono positive per noi, e altre sono negative. è sopratutto in base alle illusioni che facciamo le nostre “valutazioni”. perchè ? semplice: è una sorta di giustificazione verso noi stessi; ci piace pensare che le persone che ci interessano sono come VORREMMO CHE FOSSERO, e che quelle che non vogliamo nella nostra vita sono effettivamente cattive e negative ( anche se in realtà ben sappiamo che non è così ).”
Ci si può rendere conto di aver sbagliato persona, di aver “perso” tempo. Si può confinare i ricordi in un angolo remoto della memoria o volerli ridefinire totalmente in negativo. Si può costruire in amore una montagna di teorie basate su granelli di sabbia, analizzare molteplici aspetti chimici al fine di ridurre l’essere umano a mecchanismo di procreazione. Si può persino creare una filosofia di base adeguata a supportare le teorie elaborate ma niente di tutto questo, come nel caso di cui sopra, A MIO AVVISO, sarà sufficiente a rendere meno vivido un vissuto, indipendentemente dal fatto che A POSTERIORI si consideri o meno un’illusione.
Acqua,
solo una piccola curiosità letteraria. nel concetto di “cristallizzazione” ti sei rifatta a Stendhal?
Helen Fisher lo cita nel suo libro “Donne: il primo sesso”, edizione 2000, significativamente nel sotto capitolo “Il centro dell’attenzione”, come segue:
“E’ tipico che una persona innamorata cominci anche a focalizzare, ingrandire ed esaltare minuscoli aspetti dell’individuo adorato.
Se vengono pressati, quasi tutti riescono a elencare ciò che non gradiscono nella persona amata, ma mettono da parte queste considerazioni oppure si convincono che si tratta di difetti davvero unici e affascinanti. Quindi stravedono per i lati positivi della personalità e del corpo del loro amore, talvolta arrivando perfino ad adorarlo per i suoi difetti (1).
Il romanziere francese Stendhal chiamava questo processo “cristallizzazione”, paragonandolo ai cristalli di sale che si formano sui rami secchi degli aberi invernali, che l’occhio trasforma da semplici sostanze chimiche in minuscoli castelli di scintillante bellezza (2). E’ come guardare il mondo con delle lenti rosa (3).
Il 65% degli uomini e il 55% delle donne esaminati nella nostra indagine era d’accordo con questa affermazione: XY ha alcuni difetti ma non mi disturbano realmente.”
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Sorprendente l’esigua percentuale di “stravolti dall’innamoramento” e la minor entità femminile coinvolta nell’inghippo psico-fisico comunemente definito come “fette di prosciutto sugli occhi”.
Per la precisione il riferimento (2) fa capo a Stendhal, mentre l'(1) e il (3) rispettivamente a Singer, 1987, e a Douglass e Arwell, 1988.