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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Trader non intendevo solo questo contesto estremamente ristretto e concentrato, intendevo le fonti molto autorevoli, già citate, fra le quali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, L’Istituto Europeo di Monitoraggio e Controllo delle Malattie (ECDC), l’Istituto Superiore di Sanità, Le linee guida di riferimento per i monitoraggi ambientali delle particelle virali per metro cubo, della Regione Piemonte in particolare.
Poi, per quanto riguarda l’aggiornarsi rispetto a corsi sui i rischi biologici e pericoli, Biologi, Microbiologi, Infettivologi e Virologi, già esperti di riferimento Nazionali, come Gianni Dehò, Bruno Biavati, Claudia Sorlini, Antonella Viola, Massimo Crisanti, Marina Montedoro, oppure la già citata Nima Ratzei, Charles Fennema, H.Y. Hui, per citarne alcuni.
Sono professionisti e docenti di riferimento, autorevoli, ai quali ci si può rivolgere per fare Corsi sul rischio biologico, altri in questo momento non mi vengono in mente o non li conosco…
Sono professionisti e docenti di riferimento, autorevoli, ai quali ci si può rivolgere per fare Corsi sul rischio biologico, dove disolito fanno anche dei focus, e confronti fra le Legislazioni vigenti fra gli Stati, come per esempio fra Italia e Stati Uniti, oppure Cina e Stati Uniti, quindi con delle vedute più ampie e ben più autorevoli.
Argo,
non so se il primato della sofferenza sia maschile. Certo è che la scarsa dotazione in ambito genitale crea un problema serio, difficilmente risolvibile per l’unione di coppia, che rappresenta uno dei più pregnanti obiettivi di vita.
Di recente, per mio particolare interesse, ho riletto tutti i commenti sulla lettera “La mia ragazza mi ha lasciato”, pubblicata nel 2007.
A mio avviso, gran parte dei contributi sul tema sono di grande interesse “vissuto” ma mi sono sembrati particolarmente centrati e rilevanti quelli di Valinda e di Sarah (un’omonima di quella con cui ho spesso battibeccato sulle amanti).
Ne consiglio la lettura a chi si trovi ad affrontare una separazione.
Golem:”Trad, se devo scegliere tra quei due, io preferisco un ladro”
Ma non devi scegliere. Nessuno ti obbliga a scegliere una preferenza. Tra un bandito e un ladro, io non preferisco nessuno dei due. Non preferisco il bandito nemmeno se è pittoresco. È un delinquente. Non ho bisogno di scegliere qualcuno dei due.
“Io preferisco sapere sempre con chi ho realmente a che fare”
Vabbè, se sai chi è realmente Rossana, e non ti piace, il problema non si pone.
Rossana, ti ringrazio.
Il problema è che questo spazio è anarchico, una giungla poco regolata, dove ognuno può azzannare un altro utente, nell’indifferenza di tutti gli altri. La maggioranza degli utenti viene qua solo per sfogarsi, c’è una concentrazione di negatività deprimente. I temi seri sono affrontati superficialmente o ignorati del tutto. Su indymedia era diverso. I troll imperversavano, ma venivano fermati, precisamente venivano “hiddati” nella sezione dei commenti fuori policy.
Trad, ripeto e sottolineo: mi piace sapere con chi HO REALMENTE A CHE FARE, nel bene e nel male, cosa che spesso certi “bon ton” impediscono di percepire adeguatamente.
Capisco che tu non conosca tanti antefatti che potrebbero aiutarti a capire i miei convincimenti, ma non ho intenzione di riproporli. Però tempo fa si era aperta una finestra sul passato di LaD, con delle interessanti dichiarazioni di utenti oggi non coinvolti nelle discussioni, che potevano essere l’indicazione che non dico parole al vento riguardo “certe letture” dei fatti.
La mia risposta nella scelta tra chi è chi, era solo legata alla formulazione della domanda con non offriva una terza soluzione, e non perchè io preferisca i ladri tout court. Ma se dovessi scegliere obbligatoriamente tra i due sceglierei il “meno peggio” secondo me.
Soprattutto perché nel caso in questione è più facile capirne le intenzioni. Spero sia chiaro mo.
Trader,
concordo: qui nessuno è obbligato a scegliere chi osannare oppure chi sputtanare (preferibilmente di continuo, per anni).
Basta ignorare i nick antipatici, che hanno idee/attitudini caratteriali troppo diverse dalle nostre o con i quali è impossibile a priori la reciproca comprensione.
A grandi linee l’utenza si è quasi sempre “equilibrata” da sola. Da qualche anno l’interazione fra alcuni utenti è più conflittuale, soprattutto in chat, ma non meno interessante. Secondo me, si tratta di un periodo transitorio, che si esaurirà dopo aver fatto il suo corso.
Molto dipende da come si intende la partecipazione attiva: non è confronto una discussione in cui entrambe le contrapposte fazioni s’impegnano a prevalere. Né sono di utilità le ripetute critiche su modi di essere che poco hanno a che vedere con le idee.
Il suggerimento derivante dalla tua esperienza in indymedia è già attuato in forma più blanda con lo spostamento in chat di post inadeguati o fuori tema sulle lettere.
E invece no, cara la mia Elly Schlein, la tesi secondo cui le persone e le situazioni tossiche possono portare al cancro sono ormai accreditate non solo da illustri criminologi ma anche da medici e scienziati. Risulta particolarmente rilevante il dato secondo cui chi vive accanto a un coniuge, o a un vicino o a un familiare problematico, ha molte più probabilità di sviluppare sintomi che portano al cancro.
Ma quando mai ho cercato le tue simpatie? Ci ho provato come ci provo con qualunque persona tento di sedurre e anche allora ti ho dato delle belle legnate. Non ci sei stata, amen. Che poi sono convinta che non ti sei palesata perché sei brutta e ti vergogni per questo, ma naturalmente è solo un’ ipotesi non avendoti mai vista. E oggi dico MENO MALE. Nella mia vita di persone deleterie ce ne sono già state a sufficienza.
Trader e finiscila! Io non sono né una ladra né una criminale né una strega. Cerchi disperatamente le mie attenzioni e siccome non ti cago le spari grosse.
Altre cose evito di esternarle perché fai solo un’immensa tenerezza.
Non credo di essere pittoresca, sono semplicemente una che dice le cose come stanno condendo il tutto con qualche battuta. Cos’altro puoi fare in uno spazio dove nessun argomento viene trattato seriamente?
Gabriele, ecco perché dico che sei confuso: Crisanti e gli altri esperti non vengono a fare corsi sul rischio biologico. Grazie per aver pensato che io faccia una professione al loro livello, ma questi corsi li fa il Medico Competente, ma nell’azienda dove sono ASPP li faccio io perché ho anche competenze mediche e a me scaricano tutto il lavoro. Io sono un trader, poi faccio l’ASSP, poi vado a fare la formazione, insegno materia sanitaria come un medico, materia elettrica come un elettrotecnico, rischio incendio come un pompiere e così via.
Suzanne, non hai tempo tu che sei a casa dal lavoro?
Credo che avere un certo stile di vita serva per la prevenzione, il benessere. Se non si è stressati, non si beve, non si fuma, si corre meno rischi di avere un infarto, malattie cardiovascolari e altre patologie originate dallo stress. Poi è chiaro che non si può guarire dal cancro facendo una passeggiata nel bosco per rilassarsi.
Il figlio di un mio caro amico è oncologo pediatrico all’Istituto dei Tumori di Milano da olre 20 anni. Si tratta di bambini quindi, e ne ha viste di tutti i colori, su individui che non si possono considerare soggetti a condizioni psicologiche lunghe e ripetute tali da poter considerare sicuramente causa del cancro, questo è quello che mi è stato detto. Ci fu un caso molti anni fa, come quello di Enzo Tortora, accusato e arrestato dopo le “confessioni” di alcuni esponenti della Camorra, che dopo una lunga via Crucis sviluppo un tumore che lo uccise, e si discusse molto sul rapporto causa effetto, tra i due episodi, ma tutto rimase nel campo delle ipotesi. Certo, è facile immaginare che continue condizioni di stress possano indurre l’indebolimento delle difese immunitarie, ma da quel poco che mi risulta la genesi dei tumori, salvo alcuni come quello dei polmoni legato al fumo, o del fegato cirrotico, non è sicuramente confermata dallo stress, altrimenti la metà della gente ne sarebbe affetta immagino.