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LAD
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Yog tu sei un amore lo so…e spesse volte mi hai apprezzato… So che lo fai tranquillo …anche se. Non vengono spesso pubblicati i commenti!
“Nell’individuo normale la funzione principale dell’inconscio consiste nel realizzare una compensazione e ristabilire un equilibrio.”
(Carl Gustav Jung)
Sulla base di quanto sopra, si potrebbe dedurre che l’inconscio della donna che negli anni ‘70 ha sposato il muro di Berlino ha qualche falla in più o più profonda del solito da colmare. Pare che al mondo siano un’ottantina le persone capaci di “far l’amore” con oggetti (forse affette dalla rara sindrome di Asperger).
Sono anche in minoranza, pur essendo molto più numerosi ma forse con ancor minor pubblica visibilità, le persone asessuali, che pure esistono, a volte si sposano fra loro e nutrono sentimenti, al pari degli altri esseri umani. Pura e semplice carenza di impulsi ormonali? Che, se anche così fosse, non impedisce loro di provare sentimenti amorosi.
Psichiatri e ricercatori di chiara fama hanno spesso affermato di non essere in grado di definire la normalità. Tutti, però, cadiamo spesso in generalizzazioni nel considerare aberrazioni quanto non rientra nella NOSTRA mappatura mentale di giusto o sbagliato, benché i cosiddetti “anormali” siano spesso innocui al prossimo e con risvolti non sempre negativi per se stessi.
SE così non fosse, per legge di natura non potrebbero che attuare mutamenti nelle loro scelte di vita e di legami affettivi o amorosi, come, potendo, fanno tutti quelli che si trovano in situazioni che arrecano loro più sofferenza che gioia. Se ne deduce che i comportamenti sono determinati soprattutto da bisogni interiori, che poi si cerca di coniugare con più evidenti concretizzazioni in termini di stabilità e di utilità pratica.
Sempre, poi, in tema di massima COERENZA e di sgusciante capacità di rigirare TUTTE le frittate a seconda dell’occorrenza, ecco cosa qualche tempo fa affermava in merito alla sindrome che pare favorire la relazione amorosa con oggetti un certo
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Dedalus – 31 gennaio 2014 18:36
Paradossalmente se è solo Asperger, si tratta della quint’essenza dell’amore più puro e del bisogno di offrirlo in cambio di niente, canino appunto, ma purtroppo non è una condizione di normalità, sia in senso positivo che negativo.
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Non è che NON si possa comprendere un ragionamento che insiste sulle primarie radici di particolari fenomeni umani (naturale, maggior predisposizione di alcuni alla fantasia e/o al sacrificio di sé), ragionamento rafforzato dalla validità di base di un paradosso.
Semplicemente NON si è tenuti a condividerlo.
Non hanno forse la stessa minima possibilità di esistere soggetti capaci di dare molto in tutti i contesti senza pretendere adeguati ricambi? Per paradosso, non è quasi sempre così in ogni rapporto amoroso?
Un esempio calzante in opposizione all’amore per il muro è qualsiasi tipo di malattia, che ha sì le stesse radici fisiologiche, e forse anche psichiche, ma che si può manifestare in ogni soggetto che ne è affetto con diversa intensità, in modo più marcato o meno enfatizzato in alcuni o in tutti i sintomi che ne connotano la diagnosi.
SE non si fosse partiti dall’esame di un caso per elaborare delle tesi universali, i commenti sul tema resterebbero neutri. Non riescono più ad esserlo perché vanno a ricadere su eventi soggettivi di un precedente forte conflitto, a cui vengono associati ANCHE quando non vi è alcuna espressa intenzione di far riferimento ad essi.
Provocare la ripetizione di opinioni ormai risapute non è utile a nessuno.
Non riconoscere le argomentazioni altrui solo perché in contrasto con le nostre non rende la negazione troppo diversa dal rifiuto.
Per il TSY a Maria Grazia e Sofia non serve la prenotazione. Ci mancherebbe! Sennò che Professore sarei? Vi faccio avere anche l’esenzione dal ticket.
Piccola ti adoro! Mi fai troppo morire!
Grazie allora ordino una scatola intera per pax…
Kid indubbiamente il “co......” è l’illuso, o l’illusa prevalentemente, e questo è automatico, non c’è neppure da discuterne. Ma la “decoglionizzazione” dell’illusa avviene quando “l’illusore” viene finalmente osservato nella sua reale oggettività, e nel caso specifico che riguarda la mia storia il soggetto mitizzato era a sua volta un co....... E l’illusa questo lo ha sospettato più volte anche in pieno trip ormonale. È ovvio che non tutti gli illusori sono necessariamente dei co......, anche perché i trip nascono indipendentemente da qualità evidenti, ma principalmente “apparenti” e soprattutto immaginate tali dall’illudenda.
Ma il punto in sospeso riguarda i casi limite di certi innamoramenti, se non addirittura amori sinceramente dichiarati e “sentiti”, di chi ama soggetti inanimati, come l’esempio della donna che ama il Muro di Berlino, e “ci fa l’amore” sino all’orgasmo.
Se è vero che ogni sentimento è da ritenersi vero, anche se non corrisposto e spesso addirittura ignorato dall’illusore, quindi con un relazione non diversa da quella che si può avere con un manufatto o un’automobile (anche in questo caso oggetto di sinceri amori passionali), come dobbiamo considerate i “sentimenti” manifestati dagli innamorati di questi ultimi “oggetti-soggetti”? Uguali o diversi di quelli verso un “muro di carne”? E se diversi, in cosa lo sono rispetto ai primi nel momento in cui l’oggetto d’amore è “un muro”, sia fisicamente che metaforicamente.
Sintetizzando, che valore hanno quindi dei sentimenti non corrisposti, o addirittura ignorati rispetto a quelli che corrisposti lo sono, e che si formano su un “interscambio” concreto. Valgono entrambi allo stesso modo e quindi l’illusione e la realtà sono la stessa cosa, o come sostengo io, ciò che nasce dall’illusione tale resta.
Non è solo una questione filosofica come può apparire, ma nessuno ha dato una risposta seria. Solo Rossana a suo tempo ironizzò sull’argomento.
Si si tante parole ma voglio vedere chi alla fine ha fatto davvero qualcossa,forse l’unico a puciare è stato proprio Kid ma quello è un dritto,mica lo dice.
Io adoro Rossana per la capacità di costruirsi le proprie ragioni a tutti i costi, anche azzardando ipotesi e trattandole sintatticamente come fossero dimostrate.
Parlando del fenomeno degli oggettofili, trova un “mio fake” da usarsi all’uopo, vede come farlo “funzionare” secondo l’obiettivo e butta lì una ipotesi, visto che secondo lei la cosa gli funziona con una logica tutta sua. Così che gli oggettofili (a questo punto, per me anche quelli orientati verso oggetti di carne) si comportano in quel modo perchè “forse affetti dalla rara sindrome di Asperger”. Ma lo scopo era usare il “fake”, e doveva pur inventarsi qualcosa, e voilà:fatto. La solita tecnica: far credere una cosa ma perseguire un’altra.
Il fatto è che quel FORSE significa anche che FORSE non lo siano, anzi è pressoché certo, basta cercare qualche video di questi oggettofili e vedere come appaiono normali. Ma lei è così brava a metterla giù in maniera dialetticamente convincente, che SEMBRA probabile che non lo siano, facendo quadrare i conti e convincendo gli sprovveduti dai quali in genere riceve i plausi.
L’Asperger è un sindrome molto simile all’autismo, dove il livello di coscienza è più vicino alla parte inconscia che non quella conscia, che per ragioni non ancora chiare produce anche livelli di ragionamenti logico matematico sorprendenti, ma non interazioni di natura emotiva, proprio perché, come nell’autismo, la rappresentazione del SÈ non è mutuata attraverso le norme sociali. Mostrano cioè un atteggiamento privo di sovrastrutture culturali in senso etico-morale.
Ho conosciuto un soggetto con la sindrome di Asperger, ingegnere. È un “amico” di un mio collega architetto di Salerno, e questo mi ha raccontato che un bel giorno, mentre questo soggetto era da lui per certe ragioni, esordì candidamente verso il mio collega chiedendogli semplicemente se credeva che potesse portarsi a letto la moglie di quest’ultimo perché la trovava bella >>>
Mi ero perso che dicessi sul serio circa l’amore per oggetti inanimati. Ora non so fino a che punto tu lo intenda ma a grandi linee spazia dalla passione ( come quella per un determinato hobby) , fino alla vera a propria parafilia. Ma si sta andando un po’fuori tema. Credo che chiunque accetti un rapporto problematico sia in quel momento problematico a sua volta. Dunque ribadisco che in situazioni di normalità , padronanza di se stessi e lucidità non ci si perderebbe in relazioni disfunzionali. Pochi giorni fa una ragazza ha pubblicato una lettere dove racconta che da circa tre anni , e dopo una prima fase normale , il suo uomo la tratta come un cane . Nella sua ingenuità ed ignoranza crede che la colpa sia del “caratteraccio” di lui e pertanto per amore si adegua e si fa piccola per non scatenare le reazioni sconsiderate del fidanzato. Ma chi leggesse questa storia, avendo un minimo di cognizione di causa capirebbe immediatamente che il loro è un rapporto disfunzionale ( che è sempre bidirezionale). C’è chi gli suggerisce di lasciarlo e chi ( come spesso fa Sofia) bacchetta anche la vittima apparente che in realtà è la co-protagonista di quel meccanismo perverso. Dunque , penso che sia insufficiente , e che manchi di gran parte delle domande e delle risposte , il focalizzarsi solo sul colui che appare come il ” perverso” , ed allo stesso tempo trovo ugualmente insufficiente credere che la presunta vittima , sopporti il tutto per condizionamenti culturali o per qualsiasi altro motivo esterno che non sia , invece , legato strettamente alla sua intimità emotiva e psicogica per come essa è strutturata sia per ragioni genetiche , sia per le influenze soprattutto genitoriali. Queste ultime però (come per gli eventuali condizionamenti culturali), il più delle volte svaniscono quando ci si allontana dall’ambiente che le ha cullate soprattutto per le donne. Le illusioni sono già dentro ciascuno di noi , devono solo venir fuori.
>>> Ovviamente Gregorio rispose tenendo conto delle ragioni, da tempo conosciute, che spingevano il soggetto aspergeriano a esprimersi in quel modo, e con Mariella sorrisero della cosa.
Qui si parla di soggetti che esprimono quelli che noi leggiamo come “sentimenti” non diversamente da quelli di un cane, per quanto riguarda l’effetto sul “ricevente”. Che sono bellissimi, perché effettivamente “puri”, “canini” appunto, ma impossibili da trasformare in una relazione “paritetica” tra esseri umani “completamente” coscienti, non so se mi sono spiegato. Tra l’altro, come in tutte le sindromi, l’incidenza può essere diversa, da borderline a pesante, con le relative conseguenze del caso.
La faccenda degli asessuali poi, trascura il fatto che gli ormoni che sovraintendono il desiderio non sono assenti MAI completamente, e con essi il livello di desiderio, che si conforma a questi. Tanto è vero che ricordo una tipa che si presentò qui dichiarandosi non interessata al sesso penetrativo, che amava però coccole e petting con l’altro sesso essendo etero. Infatti, come sappiamo la spinta all’accoppiamento “bruto” è strettamente legata al livello di testosterone, CHE PRODUCONO ANCHE LE DONNE. PROPRIO PER QUELLE RAGIONI E SCOPI. Per questo ebbi modo di ricordare alla sciura, che se l’amore fosse “sex free”, perché non lo cercava in Valinda che la “voleva” bene. Era già bell’e pronta? No ci vuole il macho,è ovvio. E perchè? Perché lei è femmina, ovvio.
E per chiudere, ripeto per l’ennesima volta che non si capisce che senso abbia che Rossana dica che lei ha il diritto di non essere d’accordo con la mia visione delle cose. Che non lo sia. Io non sono d’accordo con la sua ma non mi lamento, pur sapendo che quella è una visione favolistica, se non infantile, ma lo fa con me. A me non interessa che lei rispetti la mia, accetti la stessa cosa per le sue (spesso ondivaghe) opinioni e le diffonda pure, io faccio lo stesso con le mie.