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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Trad, a me non importa se mi pensano “militarista”, perchè so di non esserlo. Mi preoccuperei se fossi così ingenuo così pensare che il mondo poì essere demolitarizzato. Una Russia che ha 6500 testate nucleari pronte per essere usate, non la si può considerare innocua, ecco perché le armi sarei pronto ad usarle se ci minacciassero, come in fondo stanno facendo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ma non.perche VOGLIO, ma perchè devo. Le anime semplici come Tommy, fanno tenerezza per la pavidità che ne condiziona nei giudizi un cervello non proprio brillante. Quindi che vuoi che sia, sono solo personaggi che confermano la mia visione della qualità media della massa. Ecco, questi soggetti da René de Chateaubriand, parlando delle reclute napoleoniche in guerra, sarebbero definiti per la seconda volta “carne da cannone”, il corrispettivo dei “tubi digerenti” di un pacifista come me.
Trader “Golem, Tommy ha ragione, fino al cervello che si ritrova non arriva niente.”
Ma allora è proprio vero che sei un demente. 🙂
Comunque dovresti preoccuparti anche per la tua continua permanenza qui dentro, lo sai che soffri di una patologia che si chiama DIPENDENZA PATOLOGICA?
Esattamente come la ludopatia!
Tu e Golem vi potete dare la mano, siete una coppia perfetta, due campioni del disagio.
LOL!
Tommy, anche tu come quel mentecatto del cassatrascinatore che vorresti imitare, sei preoccupato della nostra salute mentale, mentre dovresti preoccuparti della tua quando chiudi, alla bimbominkia, con un…LOL.
Quello è un segnale serissimo del tuo scivolare -con un evidente “bradisismo” cerebrale- verso una condizione facilmente riconducibile alla “dementia flegrenis”. Una patologia degenerativa che assimilava anche la “sindrome sibillynis” che ha caratterizzato una nota partecipante di alcuni anni fa, che emetteva suggestivi vaticini che affascinano i rari, forse rarissimi, se non unici follower che ne apprezzava le vocalizzazioni.
Ciavo
Sí Trader, mi riferivo a lui. La mia ironia era verso l’ultimo argomento di chat ; un conto è sparare al poligono, un altro è uccidere un essere umano. Si esce tutti annientati dalla guerra, ricondotti nella più bieca miseria umana, senza vincitori né vinti. Ci sono film capolavoro sui reduci da guerre, il piú penetrante in assoluto è “Il cacciatore”, con un De Niro incommesurabile. Nemmeno un ventenne russo lobotomizzato dalla propaganda putiniana merita di perdere la vita. Occhio a fare queste distinzioni su buoni e cattivi, si finisce per perdere il senso dell’essere umano. Siamo tutti uguali alla fine : tutti intellettuali bonari nelle giuste condizioni e miseri assassini disumani in quelle sbagliate. È chi ha davvero il potere di scelta a dover essere biasimato e condannato senza appello.
Golem, a testa di casso ha sicuramente ereditato dalla mamma : sarà una bella lotta, ma sono pronta alla mia battaglia di madre vecchia e rompipalle😂.
Suzy, quando tra madre figlio ci si somiglia in quel modo, “lui” ti amerà come nessuno al mondo farà mai, e te ne accorgerai a mano a mano che diventerà adulto. Lo vedo con mia figlia che è spiccicata me, che sembra più “filare” con sua madre ma mi “ama” così tanto e parla di noi genitori, e me in particolare, con le sue conoscenze che una sua recente amica kirghisha (è fuori norma anche nelle amicizie) ha voluto conoscerci. Ma tra i due ha bombardato me di domande, che indicavano una curiosità che la mio virgulta non era riuscita a soddisfare.
Sabato scorso sono stato invitato a Pavia da un amico a tenere un modesto “racconto” sull’evoluzione degli stili artistici dalla caduta dell’Impero Romano ai nostri giorni, all’interno di un corso di Restauro di mobili d’epoca. Lei, sempre impegnata ha voluto esserci, cosa che non fa mai per altre iniziative meno auterovoli che mi riguardano, che deplora come risultato della mia pigra senescenza.
È un amore ruvido, quasi virile, ma della categoria di quelli veri. E ne sono orgoglioso. Aspettatelo anche tu.
Susanna, come fai a dire che Golem abbia ereditato proprio dalla mamma la sua “testa di casso”, come la chiami tu?
Potrebbe averla ereditata dal padre, oppure potrebbe anche essere tutto “merito suo”! Non credi?
Suzy, la tua filosofia pacifista è ammirevole, ma banalmente non credo offriresti l’altra guancia se un tovarish minacciasse te e la tua famiglia con un AK 47, non credo proprio. Io no di certo. Purtroppo, o per fortuna, ho un DNA feroce, con un noto brigante ottocentesco da parte di madre, di cui lei aveva il cognome, e un nonno paterno Medaglia d’Argento della Grande Guerra per aver “silenziato” una batteria di mitragliatrici austriaca da solo… “uccidendo a colpi di baionetta capo e serventi”, come riporta la motivazione. Tre cadaveri in una botta sola, essendo saltato nella postazione in maniera così imprevedibile che ha colto di sorpresa i tre disgraziati, pace all’anima de li mortacci loro.
Io mi conosco, e so che se qualcuno dovesse minacciare me, o peggio, la mia famiglia, è meglio se si faccia prima l’Estrema Unzione, perché non avrei nessuna remora farlo fuori. Sono ovviamente per la pace, e abbastanza intelligente per sapere che la guerra è una sconfitta per entrambi. Ma preferisco uscirne da vincitore e vivo che non da eroe pacifista ma morto.
Golem, il vigliacchetto Tommy interviene su LaD solo per insultare e minacciare, divertendosi a passare il suo tempo così, non avendo argomenti. Chissà quanti schiaffoni, quanti calci ha ricevuto.
Lo hai definito bene, un bimbominkia. Un povero scemo, perché altro non può essere una persona che si diverte così.
Suzanne, proprio per questo è più sconvolgente essere costretti a fare del male agli altri. Nessuno merita di morire, ci mancherebbe, ma è una questione di autodifesa. Se qualcuno deve morire, preferisco non essere io.
Grazie per il chiarimento dello scrittore.
Gina, ovviamente non hai capito un casso di quello che voleva intendere Suzy, a perenne dimostrazione che sei un cefalo senza cervello: un cefalo². Da ragazzo mi piaceva fare pesca subacquea e quando incrociavo i cefali li infilzavo senza fatica, quasi occhi chiusi, tanto che a volte li lasciavo andare per quanto non c’era gusto nella sfida. Ecco, tu sei della stessa specie. Fossi stata una spigola, se non tu, almeno tuo marito, lo spigolo, poteva nuocere se urtato col mignolo del piede, ma sei una cefala, anzi una nuova specie: una acefala.
Ciavo neh?
Trad, non serve neppure commentare uno come Tommy, è uno dei tanti casi umani senza attributi. Le solite fighette omogeneizzate dalla sottocultura del web, dove “han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d’acqua natia
rimanga ne’ cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via”. (Il Vate mi perdoni)
Già la sua tenera minaccia di sostituirsi al “carismatico che faceva fuggir le donne” per la possanza di quel carisma, ti fa capire come sia messo Tommy. Sono i soliti piccoli codardi senza personalità che cercano impossibili rivalse sul computer. L’ho giá detto: null’altro che “produttori di sterco, atti solo a riempir li destri…”
insomma dal Vate al water è un attimo, ma niente di più.