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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Markus,
ha ragione Kid: si è fatto per anni un GRAN polverone per poco più di niente, come se non fosse esistita al mondo che una sola tormentatissima crisi di coppia!
provo un’altra volta a chiudere il conflitto con due citazioni, sperando di essere lasciata in pace in tutti gli altri thread in cui intervengo. pronta da mesi a ricambiare con la stessa moneta.
la prima, che per me vale in tutti i contesti umani, è ripresa da Heavy Rain (utente attivo nel febbraio del 2013):
“La scienza non può svelare il mistero fondamentale della natura. E questo perché, in ultima analisi, noi stessi siamo parte dell’enigma che stiamo cercando di risolvere.” (Max Planck, fisico tedesco, iniziatore della fisica quantistica, 1858-1947)
se siamo andati molto avanti rispetto a quanto sopra, gradirei che fosse per lo meno riportata una bibliografia.
l’altra è, non a caso, di una donna amante di quanto rientra nello spirito: “La coerenza è una parola umana, ma certamente non esprime nulla di umano.” (Letitia Elizabeth Landon, scrittrice e poetessa inglese, 1802-1838)
non mi ritengo meno coerente di altri. forse sono soltanto più incerta in alcuni campi, a causa sia di indole che di carenze di formazione scolastica di base, che con grande piacere non riscontro in alcune altre giovani utenti.
in ogni caso, l’appunto, giustificato o meno, non dovrebbe essere ripetuto quasi di continuo, come il più indigesto dei miei difetti, che per di più sembra urtare soprattutto personaggi virtuali con cui evito di relazionarmi.
Golem , il punto è che non possiamo spiegare fino in fondo i sentimenti di una donna. E questo perché non solo quel sentimento può cambiare, ma ancor prima di esso , potrebbe cambiar l’idea lei aveva di quel medesimo sentimento. Spesso leggerai di una donna che scrive di aver capito di non amare veramente il suo uomo. Come? Ma che sta dicendo? Eppure questa loro ” incoerenza” , per noi uomini incomprensibile, è la loro stessa essenza. Avrai un posto al sole se sarai l’uomo giusto al momento giusto , indipendentemente dalle tue mirabolanti qualita’ , che nel gioco della attrazione non conteranno nulla, rispetto alla chimica. Ipoteticamente, potrebbe fregarci la morosa anche l’essere più spregevole, un fallito totale , soprattutto se lei fosse una donna piuttosto istintiva e passionale . Così va il mondo, ed è inutile recriminare o porsi mille dubbi e domande strane. “Un sorriso e ho visto la mia fine sul tuo viso , il nostro amore dissolversi nel vento..”, cantava Battisti, non a caso! Per questo presumo che la teoria dell’illusione sia un palliativo artificiale per cercare di spiegare qualcosa che è difficilmente spiegabile. Ma in verita’ a monte contano solo due cosette, vecchie come il mondo: L’attrazione e l’idealizzazione l’oggetto del desiderio! L’una che non può esistere senza l’altra ed entrambe che pongono le basi dell’innamoramento , che è un sentimento e non lo si può negare. Ed essi sono meccanismi comuni a tutti noi. Se dalla idealizzazione si passerà alla illusione oppure sarà amore dipenderà da variabili che non si possono inquadrare a priori ma solo a posteriori! Per capirci tu non puoi ad oggi sapere se tua figlia si sposerà con “Poltrone e Sofa’” ( chi te lo fa fa’?)! Può darsi di no ed allora , sollevato, la bacerai in fronte! Oppure andranno avanti e lei ti sfornera’ un bel ” divanetto” , e ti toccherà fartene una ragione , mentre guardandoti allo specchio ti chiederai:” Ma dove c.... ho sbagliato?”: D
markus, se tu ritieni che l’ amore vero nasca e si sviluppi “da solo”, dal nulla, e che da solo basta a risolvere tutti i problemi e le questioni in sospeso, temo che tu abbia una visione quantomeno limitata della questione. E’ OVVIO che Sally in quel momento ( cioè nel pieno della sua crisi matrimoniale ) NON POTEVA vivere il rapporto con l’ uomo che le stava accanto – cioè con Golem – con quelle modalità con cui lo vive adesso. Perchè appunto non aveva ancora compiuto quello step di evoluzione che avrebbe poi intrapreso insieme al marito.
Per quanto riguarda la MIA vicenda, quel mio ragazzo di anni fa amava definire il nostro rapporto “una storia a metà”. Ed in effetti è proprio questa la caratteristica che contraddistingue tutti questi “ammmori”. Sono legami “incompleti”, “mutilati”, mancanti cioè di una parte fondamentale. E con la consapevolezza di cui oggi dispongo, e che allora non avevo, posso affermare tranquillamente che quella “manchevolezza” non risiedeva in qualcosa che io non avevo e che mi avrebbe permesso di farmi amare appieno ( come pensavo all’ epoca ) ma consisteva semplicemente nella piena compartecipazione dell’ altro soggetto nel progetto di coppia.
walk, davvero non riesci a cogliere la differenza tra una “minaccia” detta per scherzo e una minaccia vera? devo veramente pensare che sei limitato e stupido fino a questo punto?..
Inoltre , ci sarebbe una domanda piuttosto seccante: Se quel sentimento era tutta una illusione , tant’è che ” Coimbra do Nascimento” era già trapassato , come si può provare gelosia per qualcosa che non esiste? Va bene esiste nella testa di lei , tu dirai? E allora? Quando c’avevo 20 anni e guardavo la tv con la fidanzata di quel tempo, capitava che vedesse un bonazzo di quelli che la mandavano via di testa. Tipo Simon le Bon, del quale da ragazzina, cioè solo due o tre anni prima, non so quante foto o poster in camera avra’ avuto. Me ne accorgevo o perché ammutoliva , nel senso che sembrava che neppure respirasse ( haha) oppure altre volte non si tratteneva e lo commentava in una maniera che le cadeva il filo di bava da un lato della bocca. Sai che me fregava? Zero! Quello era dietro lo schermo e lei di qua! Due universi che non si sarebbero mai incontrati. Nel tuo caso , mai più incontrari ! Piuttosto avrei temuto di più qualche “Simone il bono” che avrebbe potuto incontrare in facoltà ! Per certo , avrei anche potuto sentirmi più brutto di costui , ma intanto c’ero io con lei e il giro sulla giostra toccava a me! Figurati se non abbiamo avuto crisi e se più di una volta c’erano ragazzi che sfacciatamente ci provavano. Addirittura quando la lasciai per la sua impossibile gelosia , alimentata dal suo “carattere” che andava a nozze col mio apparente menefreghismo , due tizi con i quali era uscita dopo di me, si presentarono . Uno più alto di me e belloccio , mi racconto’ che erano usciti per un po’ ma che lei era ancora innamorata di me. Nel frattempo io stavo con un’altra e lui , ormai friendzonato ,le faceva da messaggero , informandosi ogni tanto se io fossi ancora fidanzato. L’altro , un figo, mi abbordo’ al pub e quando mi congedai , volle accompagnarmi a casa (pensai che fosse gay)! Invece, dal nulla, mi disse che s’erano baciati ma non più di quello e che era molto curioso di conoscermi (segue).
Ad un certo punto , visto che ormai da quasi un anno io facevo la mia vita e lei girava come una falena intorno alla luce senza trovare pace , si mise con un ragazzo. Il classico faccino d’angelo che non dubito di femmine se ne sarà passate. In quel periodo ci riparlammo un po’, ma solo in discoteca dove lei veniva con le amiche o col primo dei due sopra che ormai mi considerava un amicone (e io un co......). Così lei mi chiese se l’avessi mai tradita ed io le risposi che le avrei detto la verità solo dopo che lei mi avesse risposto alla medesima domanda. Disse che una volta mi aveva tradito. Le chiesi il motivo e mi rispose per vendetta , perché siccome ero sempre in mezzo alle donne, qualcosa avrò fatto! Invece , ero stato fedele. Non mi sorprese, perchè malgrado non glielo avessi mai detto in quella circostanza l’avevo sgamata in pieno. Ma cosa avrei potuto fare? Chiedere spiegazioni ad una che viveva nel suo mondo e che vedeva di me solo quello che voleva vedere? Così, invece di aspettarla sotto casa, decisi di andare al pub , piuttosto che farmi intossicare da lei. Eppure quando la lasciai senza tante spiegazioni, non trovava più pace con nessuno e moriva nel sapermi fidanzato senza avere la possibilità di riavvicinarsi e non potendo capirne il perché! Dopo qualche tempo lasciai anche la ragazza con la quale stavo , perché non ci prendevamo e così quello single tra i due divenni io. Una sera, lei volle venire a cena a casa mia. Si presento’ con un vestitino e i tacchi , tanto per dire la premeditazione. Ad un certo punto la chiamò il suo ragazzo e stettero così a lungo al telefono che lui sarà andato a dormire tra due cuscini. Appena chiuse il telefono si spoglio’! Voglio dire, a che serve farsi mille domande se una volta siam Portoghesi e l’altra cornuti e non sappiam manco il perché? Se non che il più delle volte fan tutto da sole:D
Maria Grazia, temo che ti sfugga un piccolo particolare: tra i coniugi Italo inglesi per oltre venti anni il sesso non funzionava. Per cui altro che crisi matrimoniale!!!! Qui si parlava di rapporto zoppo e il marito della sig.ra Sally se ne é accorto dopo due decenni! Altro che step di evoluzione della Sally!
La sig.ra Sally scriveva diari dedicati a quel breve e tormentato amore portoghese che a differenza del lungo amore italiano le aveva regalato brividi ed emozioni tanto da ricordarli per oltre venti anni.
Per il resto, chiarito questo piccolo ma importante dettaglio, sono ovviamente d’accordo con te che un amore vero si costruisca in due.
Se uno dei due non ama o non ha mai amato credo sia lapalissiano che non possa nascere nulla di concreto.
L’unica stupida e limitata sei te mariagrazia, ti ostini a difendere l’indifendibile solo perchè sei in fregola per golem, mi ricordi tanto quelle donne che difendono il marito che le picchia, assolutamente in torto ma accecate dall’amore.
Comicia a ragionare con la testa e non con la patata e vedrai che comincerai a capire qualcosa.
Ma no, dai Maria Grazia. Vakk è solo un pistard che capisce roma per toma, non ingigantiamo le cose. Inoltre produce quel fastidioso “ne ne ne” che sicuramente gli viene da linea paterna o materna. Però a me in fondo sta simpatico perché è una specie in via di estinzione. La zanzara ne-ne.
Kid,
sottoscrivo in tutto e per tutto il post 2106, che delucida dati di fatto piuttosto che non spiegare i vari passaggi e TUTTE le diverse motivazioni che possono condurre a tali risultati.
processi (a volte di pura e semplice crescita interiore) che si possono sì teorizzare a grandi linee A POSTERIORI, azzerare nei loro primissimi inizi con il raziocinio e la volontà dell’interessato (raramente per suggerimenti che pervengono dall’esterno) ma quasi impossibili da interrompere o mutare a comando quando sono in piena evoluzione.
in amore, come in tutti gli altri settori dell’essere e del fare, non sempre si può razionalizzare l’istintivo irrazionale, che rappresenta la parte più antica e tuttora più incisiva nelle scelte di gran parte degli esseri umani, NON solo in ambito sessuale, benché si possa pretendere che quello sia predominante.
nella maggior parte dei casi sono più di uno gli istinti che, interagendo fra loro, pilotano le persone e gli eventi.
sottolineo in particolare la seguente affermazione: “soprattutto se lei fosse una donna piuttosto istintiva e passionale.” PER ME, l’indole e il carattere sono i principali artefici di una vita, favoriti o sfavoriti dalla sorte e dalle circostanze.
grazie per i tuoi interventi, che spero capaci di apportare una sufficiente pacificazione in questa rissa virtuale, ormai dilagante ovunque sul sito, anche quando NON c’è la minima intenzione di riferirsi all’uno o all’altro contendente.
Kid, non arrivo al livello dell’appuntato che sa già tutto dai 17 anni, e non ho preteso di conoscere nient’altro che quello che passava per la testa di una donna con la quale avevo “deciso” di vivere la vita, cercando di capire almeno quali fossero le dinamiche che spiegassero certi comportamenti. Credo di esserci riuscito, assieme a lei, riassumendole in quella macedonia di ingredienti di cui ho sin troppo parlato in altri momenti, ma che altro non sono che una elaborata “ritualità compositiva” che prelude alla banale soddisfazione della “fame” sessuale. La “ricetta” è tanto più elaborata quanto le prescrizioni provenienti da determinati imprinting sono state “severe”. Un po’ come succede per la preparazione del cibo in certe religioni, ma l’approccio ha lo stesso significato, quello di “sacralizzare” un arcaico bisogno.
Io (e lei) continuerò a fare una netta distinzione tra emozioni e sentimenti proprio grazie a questa esperienza, perchè in ragione di quanto si è scoperto si è potuto comprendere il “valore” reale di certi moti che vorrebbero apparire dell’anima e invece lo sono solo delle ghiandole endocrine, e che, ribadisco, con l’amore non c’entrano niente, se non come rappresentazione idealizzata.
Insomma, tornando alla metafora iniziale, ci sono persone – e donne in particolare – che di fronte ai morsi della fame, socchiudendo gli “occhi della ragione” hanno immaginato di essere ad un pranzo di nozze ma stavano mordendo solo un “pregi no pao”, un panino col pollo. Per poi accorgersi che nel panino manco più il pollo c’era.
Comunque spero sempre che qualcuno mi spieghi la differenza tra l’amore della “wall lover” e quello di una illusa qualunque verso un soggetto che non la calcola, esattamente come fa il muro con la sua spasimante. Attendo
Sono le 10, non correggo