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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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È vero traderuccio, è vero. A Berlino il mare non c’è. Però intorno alla città ci sono molti fiumi e laghetti. E questa estate, se Dio vuole, mi ci farò anch’io un bagnetto, proprio come fanno gli autoctoni nella bella stagione. E magari chissà.. ci scapperà pure un piacevole diversivo con un bel tocco di manzo del posto. E a quel punto i forumisti nostrani pelati, con gli occhiali e la pancetta saranno solo un lontano ricordo 🙂
Beh sai.. di regola l’ acqua del rubinetto non si beve ma si usa solo per lavare. Non ti hanno detto che esiste l’acqua minerale in bottiglia? È vero, si paga un po’ di più, ma penso che con il tuo stipendio da insegnante tu possa permettertelo.
In ogni caso non ho mai sentito di gente morta per “malore improvviso” dopo aver assunto acqua. Ma sono io il tubo digerente, sia chiaro.
Le panzane sono quelle che si leggono qui ogni volta che scrivi.
MG, io l’acqua potabile la bevo da oltre 40 anni, perchè so com’è quella di Milano, avendo progettato acquedotti per quella Provincia. Ed è talmente buona che in alcuni comuni dell’immediato sud della città viene prelevata da falde profonde 200 metri ed esce già…potabile, batteriolgicamente pura e priva di nitrati provenienti dai fertilizzanti usati in agricoltura. Inoltre i laboratori degli acquedotti milanesi sono tenuti a controllarla 4 volte al giorni. Una delle tante cose che la gente non sa, è che la normativa italiana sulle acque potabili e tra le più rigide del mondo, mentre quella sulle acque “alimentari” (le cosiddette acque minerali) lo è molto meno. Sicuramente in giro ci saranno acque meno buone, ma va inteso solo in termini organolettici, e non di potabilità. Gli acquedotti sono potenziali “bombe atomiche”, perchè se uno di questi dovesse essere sabotato o subire un inquinamento potenzialmente pericoloso per la salute, ci sarebbero delle stragi, e nessun sindaco è così stupido da cacciarsi in guai simili.》
》Le cosiddette “acque minerali”, sono un’invenzione tutta italiana, dove si è fatto un business miliardario su un prodotto naturale che spesso rispetto alle acque di “rubinetto” non apporta nessun beneficio, se non ai produttori, anzi, agli imbottigliatori, perchè altro questi non fanno. La dicitura “acqua minerale” trae in inganno il consumatore, poiché anche quella del rubinetto è minerale, in quanto contiene le quantità proporzionate di sali minerali e calcio di cui necessita l’organismo. Solo pochissime acque minerali sono da considerarsi “curative”, come la Boario, o la Chianciano, le altre sono…acqua fresca. Che però costa mille volte di più al litro di quella potabile. Anche la storia delle acque calcaree che creerebbero i calcoli è una leggenda metropolitana, visto che questi sono fatti da ossalato di calcio, prodotto più da alimenti solidi che non dall’acqua, e quando le reni funzionano bene espellono naturalmente il calcio in eccesso non necessario al corpo.
Ecco perchè serve conoscere bene le cose, per non essere vittime di leggende metropolitane.
@Trader chi ti prende poco sul serio rispetto alle microplastiche, è ignorante e non sa, che per esempio, le microplastiche sono state riscontrate anche nel latte di ORSA POLARE, quindi non è necessario che vi sia un inquinamento “localizzato”, perchè certi fenomeni diventano di tipo globale, quindi non c’è nessun tipo di banalità nel portare il problema, anzi bisogna essere consapevoli che certi fenomeni che si producono nei Paesi Industrializzati, riverberano poi in tutto il resto del mondo, coi Paesi cosidetti in “Via di Sviluppo” che tendono a reclamare quasi fosse un diritto, la facoltà di inquinare, non rendendosi conto che bisogna invertire la rotta, e che qualsiasi cosa si possa fare comunque ci si dovrà adattare col fenomeno dei cambiamenti climatici. La risposta però, non è neanche imbrattare i monumenti o le sedi Istituzionali, da ragazzi che sembrano tanto dei Radical chic, perchè protestano comtro i cambiamenti climatici, però devono comunque avere l’ultimo modello…
…di smartphone, con tutti i microelementi che ci vogliono per farli, bisognerebbe cercare di allungarne la vita utile, il mio cellulare, ha pensate ben 12 anni, e non è per niente obsoleto, perchè ha tutte le applicazioni di uno smartphone di oggi, con addirittura whattsapp. Sono più ecosostenibile dei tizi che vanno e protestano.
Poi ragazzi, come diceva @Trader, non che l’inquinamento lo scegliamo, ne paghiamo le comseguenze, perchè entra nella catena alimentare, specialmente nei mari e negli oceani, fauna che si ciba, predatori e prede, ecosistema che viene alterato ancora di più, pesce che viene pescato, e che poi viene messo sulle tavole di ristoranti e case domestiche, e dunque anche ingestione da parte nostra di microplastiche, che si uniscono, ai già noti metalli pesanti, Anisakis (ecco perchè il pesce azzurro lo si “abbatte” se lo si vuole mangiare crudo, perchè bisogna inattivare i vermi e le larve eventualmente presenti), quindi non è che sia una banalità sapere…
Veramente l’acqua del rubinetto è POTABILE, sai il significato di questa parola? Inoltre l’acqua deve essere un bene comune accessibile a tutti, senza contare che continuare a utilizzare bottiglie di plastica non è una gran genialata per l’ambiente.
Golem, veramente stanno venendo fuori molti problemi relativi alla contaminazione degli acquedotti da Pfas in Piemonte e Veneto, di cui si sanno gli effetti cancerogeni. Purtroppo però non ci sono sufficienti controlli né limitazioni alle due industrie che li producono, e come al solito i danni sulla salute li vedremo tra decenni. Solito copione. Però mi raccomando, solo i vaccini ci avvelenano eh! Altrimenti tutti sani come pesci!
Suzanne, comm. 21002: concordo.
“…così che da morto potrò diventare che so una ciotola per il cane o una fioriera, anziché far diventare le mie ossa le gambe del tavolo da pranzo.”
Con la fortuna che ho io, divento un vasino dei bambini per fare la cacca o la lettiera di un gatto.
Concordo anche con Golem e Gabriele.
MG:”…di regola l’ acqua del rubinetto non si beve ma si usa solo per lavare. Non ti hanno detto che esiste l’acqua minerale in bottiglia?”
Si, così assumi le micro plastiche contenute nell’acqua della bottiglia invece che quelle dell’acqua che esce dal rubinetto. In più, comprando le bottiglie, contribuisci a produrre altra plastica. Vabbè, le micro plastiche secondo te sono una panzana, ma le teorie fantascientifiche sul vaccino sono realtà. Sei di quelli che stanno sul cellulare a leggere le notizie sugli infartuati, ma ridono al sentire parlare di problemi reali. Non commento nuovamente questo atteggiamento, visto che lo abbiamo già fatto nei commenti precedenti.
A Berlino ci sono laghetti, stessa cosa del mare, vero?
Suzy, se analizzassimo tutte le acque, minerali e non, nessuna risulterebbe “perfetta” come lo era quella di Adamo ed Eva. È inevitabile, perchè già le sole emissioni in atmosfera che producono piogge acide in tutto il pianeta, finiscono sul terreno come in falda e alterano quella che dovrebbe essere la purezza di un acqua ideale. E questo vale sia per le minerali che per quella degli acquedotti. È chiaro che le normative tengono conto mano a mano anche delle nuove acquisizioni in ambito clinico, adeguando i parametri della potabilità entro i limiti stabiliti dagli enti preposti a farlo, ma ripeto, nessun sindaco si metterebbe nei guai se lasciasse aperti gli acquedotti con il rischio di intossicare la gente. Come ho detto, io e tutta la famiglia beviamo acqua del rubinetto dagli anni ’80, anche quando siamo in Puglia, e continueremo a farlo per le ragioni che ho esposto. Tuttavia se vuoi essere tranquilla bevendo le minerali devi controllate solo una cosa: l’altezza sul livello del mare della fonte, e il perchè è logico》
》in quanto più questa è alta e meno contaminanti troverà nel suo percorso. Se non ricordo male, da un’analisi fatta da “Altro Consumo” la più pura risultava la Guizza, un nome di secondo piano, ma che di per sè non significa meno “buona” di quelle pubblicizzate. Anzi, ti direi di evitare proprio quelle pubblicizzate che fanno fare tanta plin plin, dove una di queste ha il punto di presa a…12 metri sul livello del mare. A proposito di questo dettaglio, non dimentico quando il nostro analista fece “l’esame” ad una nota marca francese di acque minerali, e non mi crederesti se ti dicessi che per i nostri parametri quella non sarebbe stata potabile. Eppure un litro di quella acqua con la erre moscia costava come duemila litri di quella che mettevamo nelle tubazioni, che per qualità si sarebbe potuta benissimo vendere come minerale.
Io ho progettato tra l’altro anche le cosiddette “Case dell’Acqua” qua e là in provincia, (la più bella a Cologno Monzese) che forniscono anche acqua frizzante, e devo dire che la gente ha gradito. E quindi…meno plastica per tutti.