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LAD
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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
23.248 commenti
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Max,
grazie per il riscontro.
Era un’utentessa del sito che mi piaceva leggere e che è stata indotta a non scrivere più. Come si vorrebbe facessi anch’io, più per il mio modo di esprimermi che per i concetti che espongo.
Negli anni il suo stile era peggiorato e questo mi aveva fatto pensare che il suo disagio sociale si fosse fatto mentalmente più serio. Ma erano parecchi gli utenti che la consideravano un bot, lasciandomi nel dubbio.
Meglio che fosse una macchina: quelle non patiscono rifiuti e cattiverie gratuite!
R, (vedi? Io non sto sul vago come te, faccio i nomi, non dico “due utenti…” come fai tu, che mostri il tuo stile anche senza rendertene conto) io ti tiro in ballo solo quando ti vedo usare la tua solita retorica, avendo conosciuto il tuo lato “segreto”. Lo stesso faccio con chi vuole ciurlare nel manico, come è successo fino a poco tempo fa col tuo stimato, che ripeto, in circostanze diverse avresti definito “disturbatore”, ma poiché utile per altri scopi hai promosso valido a pieni voti. Ripeto, ognuno ha le sue fisime nelle relazioni, diciamo, e a me piace la coerenza nel modo di interagire, anche quando fosse “malefica”, ma soprattuto mi interessa quando si picca di essere il contrario.
Io poi, tanto per essere diretti, se potessi ti bannerei, figurati tirarti in ballo, anzi, vista la tua ultima latitanza speravo di non leggerti più, invece “quella famosa erba” ricresce sempre rigogliosa, nonostante il glifosato che si sparge.
Tenteremo con trattamenti bio, tipo le cavallette.
Grazie Golem per le informazioni preziose. Ne farò sicuramente tesoro.
Per quanto riguarda la consueta dinamica che abbiamo già trattato molte volte, penso che più che altro da parte di molti utenti non ci sia la voglia/necessità di approfondire certe questioni. Vuoi perchè non ne sono coinvolti direttamente, vuoi perchè chi si presenta sempre come “brava e squisita personcina” suscita istintivamente simpatia e senso di protezione ( a differenza di due linguacce sincere come me e te ) e di conseguenza si tende a schierarsi dalla sua parte pur magari capendo che la ragione non sta tutta lì.
Questo perchè siamo pervasi di una certa cultura catto-buonista che induce le persone a vedere come “cattivo” chiunque reagisce, si difende e risponde a tono.
Poi c’è anche da dire che qui c’è gente che vive in un mondo tutto suo, disconnesso dalla realtà, e non mancano i troll.
Figuriamoci se si può fare un discorso serio come lo intendiamo noi..
Rossana, forse ho anche capito chi è la utente di cui hai riportato quel passaggio, anche se, per delicatezza, non ne faccio il nome. Peraltro, già ai tempi ne avevo fatto un’amabile parodia ma le avevo anche rivolto, in serietà, un appello altrettanto affettuoso, non per contestare i suoi contenuti o la sua personalità, per carità!, ma per il semplice fatto che quando scriveva non si capiva cosa volesse dire, poiché in una sua frase entravano elementi di ogni genere, dando origine a un vero e proprio guazzabuglio. Ma tant’è, la mente di ciascuno di noi è cosa assai complessa, anche più di quanto lo siano la natura e il mondo attorno a noi. Una buona notte e a presto.
MG, se si sa cercare si trova materiale in abbondanza sul buonismo ipocrita. Saggi, romanzi, film e opere teatrali, ma, attenzione, tutte successive all’avvento dell’ipocrisia introdotta dalla sottocultura cattolica; quella che privilegia la forma legata al perbenismo di facciata, che non la vera carità cristiana. I famosi sepolcri imbiancati insomma, che Umberto Eco ha dipinto magnificamente con la caratterizzazione dei monaci del convento dove si svolge “Il nome della Rosa”, che dietro la severa ritualità monastica celavano le perversioni di chi è costretto a vivere una vita coatta e frustrante, esacerbando così le naturali pulsioni istintuali. Ma è molto complesso poterla spiegare bene con duemila caratteri a disposizione. È significativa la figura del bibliotecario, quello che avvelenava le pagine del libro, per impedire la lettura di quello che si crede fosse il secondo libro della Poetica di Aristotele, dedicato alla COMMEDIA e al RISO e ritenuto perduto, perché era convinto che il libro potesse danneggiare la cristianità. I moralisti infatti sono sempre seriosi》
》Quella figura può essere assimilata ad un’allegoria di quell’ipocrisia perbenista di cui parlo, che tra l’altro è nata proprio in epoca medievale, con l’Inquisizione, la caccia alle streghe, le accuse di apostasia e quant’altro, mentre i papi si accoppiavano e figliavano mentre professavano la parola di Cristo. Nei secoli, attraverso la pervasiva azione della Chiesa, sono diventati i vizi privati e le pubbliche virtù del popolino, quello dalle ineccepibili apparenze pubbliche e dai più eccepibili comportamenti privati, che hanno riempito i romanzi di molti scrittori. Tra i quali Piero Chiara, che ha rappresentato benissimo una certa provincia italiana dove l’apparenza è “sostanza” sociale, mentre quel che non appare si tollera reciprocamente, sempre per quell’ipocrisia perbenista.
Un paio di romanzi di Chiara che contengono l’humus di quella morale bacchettona, seppure dipinta con bomomia dallo scrittore luinese, sono “La stanza del vescovo” e “La spartizione”, da cui sono tratti due film.
Qui rivedo certe figuresse di quei bei romanzi
ARGO io non vivo in camper, lo utilizzo solo per le trasferte, oppure anche quando voglio starmene tranquilla senza che mia madre mi rompa gli zebedei. Appena la sciura attacca con le sue paturnie vado a rifugiarmi nel mio amato piccolino.
Per il resto, la vita che mi si confà è quella di una signora ricca e stronza nel suo bel villone cafone ( anche se mi va benissimo pure la casetta a schiera vicino al bagno mariuccia che abito attualmente ):
https://www.youtube.com/watch?v=zjoYXj_uLFk&ab_channel=LaDivaDelTubo
Dedico il video in particolare a Suzanne e a Rossana. Sono certa apprezzeranno.
Il camper è bello solo se non sei costretto a viverci ( a tal proposito vanno rigorosamente evitati il matrimonio, l’altruismo a profusione e il lavoro da dipendente come operaio/cameriera/addetto alle pulizie ). Io l’ho comprato nel caso venga l’Apocalisse, e già che ce l’ho lo uso per altre necessità.
W VLADI
W LA VODKA
W LA RUSSIA
Certo, certo, continuiamo con fulgidi esempi di persone sincere,non buoniste e che si contrappongono al bon ton di facciata.
Sempre Maria Grazia verso la sottoscritta :
“Una cosa però vorrei dirla per concludere. Il fatto che Suzanne sia un cesso non scopabile che è stata rifiutata da vari bellocci di destra e di estrema destra ( ipotesi più che verosimile ) non le da ora il diritto di rivalersi facendo violenza su chi non condivide il suo pensiero, sia politico che sanitario.”
Ora, a parte la demenzialità di simili ipotesi su gente che non si ha mai visto e tralasciando il livello da asilo” tu sei blutta blutta tié”, direi che è lampante questa grande capacità argomentativa.
Potrei andare avanti all’infinito, visto che Maria è talmente interessata a me da avermi dedicato mille post. Grazie, ne sono lusingata, ma non posso ricambiare.
Detto ciò, io con simili individui non voglio avere nulla a che fare, perché non riesco a scendere al loro livello manco se mi ci impegno. Mi premeva solo specificare che Maria Grazia non è né rispettosa, né pacata.
Gabri, sono contento che ti sei offerto a fare da mediatore. Ti faccio i complimenti.
Suzanne nel commento 20463 riporta lo stralcio di un post del blog di MG. MG nel comm. 20465 definisce questo profluvio di offese uno “stile tutt’altro che poco verace e strategicamente elegante”. Hai capito? Non si tratta di insulti, ma di uno stile verace.
Inizialmente, anni fa, le andavo a genio, poi ha cominciato a sfottermi sul suo sito a seguito delle mie posizioni sui vaccini e la guerra in UA.
MG nega all’evidenza, ritratta, dice tutto e il contrario di tutto. È convinta di essere sincera perché offende le persone (ops, volevo dire usa uno stile irriverente). Questa non è sincerità, è cattiveria. Secondo lei, quando lei si esprime usando termini come “deficiente”, “demente” non sta insultando. È solo il suo modo di esprimersi diretto. Ma non accetta che gli altri facciano altrettanto nei suoi confronti. Voleva querelare me e Suzanne, senza che le avessimo detto niente di tutto ciò.
Lei non ha mai sbagliato, non ha colpe, ce l’hanno tutti con lei. Si inventa spiegazioni fantasiose per giustificarsi. Parla a nome degli altri, come nel comm. 20509 “…era evidente a chiunque che fosse Trader (di cui tu hai preso le parti) a perseguitarmi in ogni dove”. Ha deciso che Suzanne non le dà il suo indirizzo mail perché è troppo brutta (mi spieghi il nesso logico tra le due cose?!); che io sarei calvo e con la pancetta.
Gabri, fatti un giro sul blog delle pecore nere di MG, così ti fai un’idea. Scrivi su Google “commenti censurati”. Leggerai post in cui si offriva di farmi peti in faccia o mi definiva un pisciasotto. Però sono io che la perseguito. Hai capito? I cattivi siamo noi. Brutti e cattivi. Post su post in cui critica gli admin di LaD, insulta vari utenti di questo sito. Altri post in cui critica i vicini di casa, la collega, l’amica narcisista. Tutti contro di lei.