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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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JJBad, per non apparirti maleducato ti scrivo qui, giacchè dall’altra parte mi hanno cancellato le risposte. Ma non posso riproportele per ovvi motivi. Immaginatele quindi.
Ciavio.
“le vecchie e laide lasserei altrui…”
Cecco Angiolieri, mi ricordavo bene, ho controllato.
Bei tempi quando studiavo queste cose e avevo anni in meno, ma la vita è adesso
qui e ora.
Mi vengono in mente i completini di una mia amica
neri, rossi, bianchi…le mancava il tigrato…eheh.
Però è bello che una donna si curi e non si lasci andare.
Io non li ho materialmente visti, ma le credo senz’altro eheh.
Yog grazie della puntualizzazione. La mia errata convinzione sul nome della celeberrima bevanda nasceva anche dall’ aver assistito ad una scena di Profondo Rosso, noto capolavoro argentiano che mi riguardo quasi ogni settimana ( senza mai stufarmi ), e nella quale scena mi sembrava di aver sentito pronunciare la parola ( riferita appunto all’ alcolico in questione ) con la “L” anzichè con la “N”. Che ci vuoi fare, ognuno ha le sue manìe.. c’è chi ha la fregola per gli scambi di coppia, e c’è chi ha la fissa per i film argentiani.
E’ vero, Dario non è ancora morto, grazie a Dio! ( io vorrei che pure lui vivesse in eterno ). Diciamo che quella che ho letto, più che una vera e propria biografia, è una testimonianza dalla viva voce del protagonista sulla sua evoluzione personale e cinematografica. Mini-saggio interessante, che consiglio a tutti, sopratutto agli aspiranti sceneggiatori di trame horror.
io adoro i pleonasmi tipici. Non sono come Suzanne.
maria grazia
se hai la passione per i film di Dario Argento
penso saprai da dove prende l’ispirazione.
Per chi non lo sa, una volta l’ha detto in una intervista…dai suoi incubi notturni.
Gli incubi non sono piacevoli, ma lui è stato
capace di sfruttarli ai fini della sua arte.
E d’altronde è anche un modo di esorcizzarli.
Gli incubi di solito sono situazioni non risolte
che l’inconscio mette in evidenza,
oppure semplicemente si è mangiato troppo…
Vic si sapevo anch’io di questo aneddoto. Per esempio in questo suo saggio, Argento raccontava che da bambino era terrorizzato dai corridoi lunghi e profondi, che gli causavano degli incubi notturni. E difatti ha riportato spesso questo elemento nei suoi film. Leggevo anche che la sua infanzia non è stata molto facile e che era un bambino deriso ed emarginato per il suo aspetto. I “personaggi chiave” ricorrenti nei suoi film sono guardacaso individui “bistrattati” dalla società cosiddetta “normale”. Ma credo che il suo non sia un caso isolato. Ogni vero artista tende a proiettare molto del proprio vissuto nelle sue opere.
A me i film di Argento fanno principalmente “rilassare”, nel senso che assistere a quelle storie, avvolte in quelle atmosfere così particolari, mi aiuta a distrarmi dai cattivi pensieri e dai problemi quotidiani. E sono per me anche in un certo senso “fonte di ispirazione”, per esempio quando mi immedesimo in qualcuno dei suoi personaggi.
Si, gli incubi sono SENZ’ ALTRO conflitti del nostro inconscio non risolti. Guardacaso, i film più recenti di Dario Argento non presentano quella stessa “drammaticità” e intensità delle sue prime opere, perchè probabilmente con il passare degli anni lui stesso si è molto “rasserenato” da quel punto di vista.
Comunque non credo che Dario sia un gran mangione. 🙂
maria grazia
a me piace l’aspetto misterioso
delle cose.
Anni fa sono stato a Praga e non ho
mancato di visitare il cimitero ebraico,
dove c’è la tomba di colui che avrebbe inventato
il Golem (non quello di LaD :).
Lì per tradizione ti fanno mettere in testa
la kippah e questo contribuisce a crescere l’atmosfera.
Gli ebrei sono convinti che il Messia
non sia ancora arrivato e questo spiega
certe cose, come il fatto che lì a causa
dello spazio limitato i morti sono sepolti
a “strati”.
Per l’aspetto diciamo romantico invece c’è il ponte Carlo
con le sue statue.
La vita sensa un pò di mistero…che vita è…
Vic, semmai la vita avesse un senso, per me è proprio quello! scoprire l’ essenza e il significato dei misteri più profondi e affascinanti che esistono. GUAI se rinunciassimo a questa meravigliosa LINFA VITALE!
” A Praga…il cimitero ebraico,
dove c’è la tomba di colui che avrebbe inventato il Golem…”
Papà! Mi manchi!
Shalom daddy
Golem
penso che tu conosca la storia
del rabbino Ben benazalen di Praga.
A proposito ho visitato anche il castello
e il luogo dove c’è stata la “defenestrazione di Praga”
in pratica li hanno buttati dalla finestra…
spicci a quei tempi…
Golem, per certe lagne necroparentali c’è una Lettera apposita.