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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 22.909 commenti

Pagine: 1 163 164 165 166 167 2.291

  1. 1641
    markus -

    Walk grazie del bentornato ma….proprio no, non ci penso proprio a rifare certe cazzate di perdita di tempo.
    Le orecchie no, non mi sono fischiate. Gli occhi mi si sono intrecciati però, perché troppe volte, tra ieri e oggi, ho visto citato il mio nickname.
    Niente male per uno limitato e senza argomenti.
    Sarà ma a me non viene di citare o parlare di chi non vale un c…
    Ma son punti di vista!

    Ciao Rossana come va?
    Ehhhhh ti capisco. Però te lo dissi più volte che non dovevi subire quando chiunque ti attaccasse.
    Spesso mettere all’angolo chi ti offende é più facile di quanto si pensi.
    Buone cose!

    Contraccambio i saluti di Maria Grazia, H20 e Suzanne!

  2. 1642
    Suzanne -

    Golem, a parte che ho scritto un post semi-incomprensibile, buttando una serie di riflessioni alla rinfusa e non avendo il tempo di dare una forma al tutto. Comunque, ciò che volevo dire, in sintesi, è che il pensiero è la nostra carta d’identità sempre, solo che nella vita non siamo tenuti a mostrarla a chicchessia. In questo contesto invece, non potendo mostrare molto altro, è solo ciò che ci rimane. Per questo mi indignano di più certi personaggi ( alcuni anche da te difesi) che manifestano posizioni per me inqualificabili. Per non tornare alla solita Sofia, posso citarti Itto, non tanto per le sue strampalate opinioni sulle donne intonse, quanto per altri interventi a mio avviso molto più preoccupanti. Io non discuto sul fatto che possano essere persone integerrime, ma non mi interessa nemmeno saperlo. Una persona razzista, ad esempio, lo sarà anche senza porre in atto azioni lesive nei confronti di terzi.
    Rossana a me piace, è una donna intelligente, colta e curiosa, pur avendo modalità di approccio completamente diverse dalle mie. Purtroppo credo che lei abba “sofferto” di questo cambiamento nel vostro modo di confrontarvi, e non riesca in qualche modo a distaccarsi da questa delusione. Comunque, le pezze calde fanno piacere a tutti nella vita, anche se magari non risolvono nulla. Magari per un po’ ti fanno passare il mal di pancia;)

  3. 1643
    Sofia -

    Ha Markus Markus…ti ho sempre considerato un mattone e un pesantone…ma ti ho sempre detto che alla fine eri anche un gran simpaticone..e che mi stavi simpatico ricordi?…

    Sei fatto a modo tuo…ma ho sempre saputo che eri cmq un bravo ragazzo….un pesantone bravo ecco!

    Ti ringrazio per le parole che mi hai detto…perché sento che sei sincero..grazie!ho apprezzato davvero di cuore queste tue parole!

    Cmq se vuoi puoi benissimo ritornare con noi..basta che non inizi più la telenovela sulle pezze calde e fredde con golem he..

    Ciao..un abbraccio..

  4. 1644
    Golem -

    Suzy, Rossana piace quasi a tutti se è per questo. Piaceva anche a me, il che è tutto dire. Intelligente lo è, gliel’ho detto più di una volta, ma sa anche come usare quella dote sotto forma di “furbizia”, che poi ne è la parte volgare. Quel dettaglio sulla valutazione “partigiana” del fenomeno fake – al quale nessuno di quelli a cui il soggetto “piace” vuole fare caso – dimostra come i giudizi non siano mai scevri da condizionamenti emotivi che inquinano la serietà delle discussioni. Perchè è ovvio che se una grossolana incongruenza ideologica come quella che ho riproposto provenisse da uno “antipatico” come me, avrebbe avuto ben altre reazioni, e non il “silenzio degli innocenti”. Quindi, una “piccola società” come questa, anche di fronte ad una palese incoerenza preferisce la “staticità” emotiva (come tu hai richiamato in un altro thread) che non interrogarsi sull’affidabilità di un “pensiero” così “ondivago”, e di conseguenza sulla reale identità di chi lo esprime. Questo atteggiamento è principalmente “latino”, ed è il risultato di un retaggio della nostra solita educazione “cattolica”, dove “apparire” autorevoli fa “sparire” anche peccati importanti. I preti pedofili sfruttano proprio quel Bias.
    Lo dico senza farne il tifo, ma nel mondo “LAICO” anglosassone quel comportamento non sarebbe tollerato. Lo vedi in politica, dove l’autorevolezza di chi ci governa è vista in modo diverso da noi rispetto a quello che accade in quella diversa cultura, dove le incoerenze ideologiche pesano su quel giudizio finale.

    Per fare un discorso centrato sul pensiero come identità vista in un luogo come questo, bisognerebbe sapere quali siano le ragioni che spingono alcuni a cercare questi siti per mostrarla quell’identità, e per quello che mi consta, tolti coloro i quali vengono a chiedere “aiuto” e poi spariscono, gli altri, gli stanziali, col tempo più o meno palesemente “mostrano” lo scopo del loro ruolo.
    >>>

  5. 1645
    Golem -

    >>>
    Nello specifico, quello della persona in oggetto, riguardo a quella categoria di “frequent talkers”, venne definito come “opinionisti”. E lei ne era la capo redattrice, visti i quasi diciassette anni di militanza. Non credo che vi sia nessuno che si avvicini a quei numeri.
    Questo posto dopo tutti quegli anni diventa una “casa”, e, per usucapione, la propria casa, o un “rifugio” se si vuole. Vi si ripongono quindi tutte le proprie “convinzioni”, e si cerca, più o meno coscientemente, che anche gli ospiti che la frequentano le condividano.
    Tu non hai potuto assistere alla genesi della diatriba, ma questa è nata proprio dal fatto che la “padrona di casa” non gradiva che venissero espresse idee (specie se provenienti da personaggi che sapevano la loro) che toccassero certe convinzioni, e come ti ho già detto la “vera” identità viene fuori durante i litigi, quando la “civiltà” dell’etichetta lascia il posto alle emozioni prive di freni inibitori, che non hanno risparmiato l’uso di conoscenze del mio privato in un luogo pubblico. In questo era appoggiata da uno stuolo di fedeli che non osavano contraddirla neanche di fronte ai palesi abusi come quello accennato, che una come te invece ha fatto notare quando è stato utilizzato da un “reperto” di quel periodo. Insomma un lungo lavorio politico aveva selezionato una “corte” che suonava la musica che gradiva la direttrice.
    Ne ho osservati diversi di più brevi litigi di quella natura prima del mio, ne ho una raccolta, ma le ragioni erano sempre le stesse: “non mi rompere le uova nel paniere di quello che voglio credere, anche se non stai parlando di me”.
    Non mi sorprende che la “flessibilità” del soggetto produca in te quello che dici. Il ricambio qui è frequente e la memoria è corta, e “l’identità” con queste condizioni si può “formattare” sui nuovi arrivi. Ma la mia memoria è buona, lo sai, e ho anche conosciuto la vera identità di milady. Bye

  6. 1646
    rossana -

    Suzanne,
    grazie per l’attestazione di stima, che sai ricambiata, al di là delle possibili inconciliabili divergenze di pensiero.

    Cerco di rispondere al meglio alla domanda che mi hai posto, nonostante che, per le note ragioni, preferisca evitare il più possibile l’interscambio diretto.

    Le persone che hanno grandi pregi, spesso hanno anche grandi limiti o difetti. Persino i “migliori” sotto il profilo creativo o mentale possono incorrere in quelle che ad alcuni possono apparire solenni cantonate. A distanza fisica/temporale, non è difficile determinare soggettivamente chi o cosa si può accogliere e chi o cosa, invece, nel suo insieme, si rivela del tutto o in parte inaccettabile. Senza contare che il più delle volte gli esseri umani che hanno lasciato tracce nella storia sono conosciuti molto più diffusamente per opere e pensieri rispetto ai principali fatti di vita (raccontata magari solo in parte, a seconda dei punti di vista del narratore).

    Nella quotidianità, invece, soprattutto in ambito di relazioni profonde, è giocoforza prendere o lasciare una persona nel suo complesso. In questi casi, PER ME, anche nell’eventualità che non esista adeguata adesione fra quanto si afferma rispetto a come si agisce, diventano prioritarie due caratteristiche principali. La più importante è la capacità di comprensione umana (non sempre pari all’intelligenza); l’altra è individuabile in un’indole non prevaricante, che possa sentire affine (SECONDO ME, tutto si può dire a tutti ma i modi e l’opportunità di farlo possono fare la differenza).

    Lo scollamento che talvolta appare evidente fra essere e apparire può derivare dal desiderio di raggiungere un ideale difficile da concretizzare per età o temperamento, e anche la sola intenzione riveste una connotazione positiva. Si tratta solo di determinare il tipo di relazione da instaurare, per poterla poi collocare nella modalità e quantità d’interazione che meglio si addice al nostro panorama emotivo o sociale.

    segue…

  7. 1647
    rossana -

    segue per Suzanne

    E’ innegabile che i rapporti più intensi e duraturi si realizzino con persone che nelle loro idee rispecchiano, con chiarezza e costanza, una buona adesione fra il modo di essere/agire e il modo di pensare, essendo il secondo la diretta emanazione del primo.

    Nel virtuale, come è ovvio che sia, la situazione cambia radicalmente, in particolare rispetto ai MIEI obiettivi di partecipazione al forum, che possono essere intuiti in modo sostanzialmente corretto oppure travisati. Fino a qualche tempo fa, nemmeno io ero del tutto consapevole delle ragioni meno eclatanti che ne motivano l’azione.

    A livello di conoscenze/rapporti superficiali, come quelli on line, tendo a non giudicare e a immedesimarmi al meglio delle mie capacità nei panni della persona con cui desidero interagire, soprattutto per valorizzarne l’essenza o il pensiero, anche per una SOLA sfumatura di questi che percepisco positiva o stimolante. Così in passato è stato fatto nei miei confronti da parte di due donne che mi sono state di prezioso aiuto in momenti di grandissima difficoltà e sofferenza.

    A MIO AVVISO, un’idea, se contenuta in termini moderati e applicata ai PROPRI vissuti, non può mai essere del tutto negativa. Lo diventa, invece, quando si pretende d’imporla come assoluta a chi non la condivide.

    Innegabile che la sostanza di un pensiero applicata al reale sia più importante della forma in cui viene descritto nel virtuale ma questo valore è dato dai fatti, virtualmente non verificabili, come talvolta accade anche nella quotidiana realtà . Non si conosce mai tutto di una persona e non si sceglie razionalmente chi amare o chi odiare.

    In alcuni casi, per poter essere meno rigida nei confronti di certi attitudini, devo poter conoscere o intuire l’età dell’interlocutore oppure le cause che hanno determinato la sua modalità di esporsi o di esporre i suoi pensieri, anche se non sempre sono sufficienti a giustificare presunzione o arroganza.

  8. 1648
    rossana -

    Suzanne,
    quanto al caso di Anna, su cui anch’io ho riflettuto a lungo, al di là dell’ineguagliabile intesa intellettuale (aspetto per alcuni importante in un rapporto amoroso al pari, se non di più, di quello fisico o emotivo), credo che questa donna abbia amato moltissimo un uomo così diverso da lei perché, forse, attratta da qualità originali che l’esistenza o l’ambizione sociale avevano imbastardito.

    Lou Salomè sostiene appunto che si possa continuare a vedere, e ad amare, nel partner qualità di solito connotate alla nascita in determinati temperamenti ma successivamente distorte da educazione, obiettivi o esperienze devianti.

    Secondo me, Anna era caratterizzata da doti umane ed emotive non inferiori a quelle intellettuali. Non sempre i due aspetti si presentano in entità equivalenti. Anzi, di solito compaiono molto sbilanciati.

    Quando si ama o si è amato profondamente una persona, anche se “sbagliata”, socialmente fallita, insignificante per i più o magari a ragione disprezzata, questa può avere, e mantenere, nei vissuti di chi ha saputo apprezzarne almeno alcuni aspetti significativi, spazi di memoria affettiva più ampi e più duraturi di altri amori, pur sempre validi e importanti ma molto diversi nella tipologia dei “legami d’incastro”.

  9. 1649
    rossana -

    Golem,
    dato che non mi relaziono più con te da parecchio tempo,

    1) che interesse hai a ripetere all’infinito giudizi sulla mia attendibilità o coerenza, secondo quanto percepisci virtualmente nell’ambito dei TUOI personali parametri?

    2) perché proprio tu, strenuo sostenitore delle idee, continui ad esporre punti di vista su di me come se fossero i soli giusti e validi?

    3) perché non la smetti di intervenire

    – sui miei commenti sui più diversi thread (talvolta addirittura prevedendone il contenuto a venire)?

    – sulle mie preferenze sugli utenti (che importanza può avere per te se per certi versi mi eri piaciuto con il nick di Lola e se per altri mi sono sentita in sintonia con Cassandra, D-Ego o Itto)?

    – sulle mie idee in generale (come ad es. la riprovazione per la mia non stigmatizzazione della distorsione sessuale di chi ama annusare mutandine femminili)?

    – sul mio modo di pormi (temporaneamente) con chi mi pare, come mi pare, come fai tu e tutti gli altri?

    – sui contenuti dei miei suggerimenti o sostegni verbali, (spesso affini nella sostanza a quelli di altri che ammiri incondizionatamente)?

    ti rendi conto che la tua attenzione su di me, sul mio passato e sul mio presente su LaD, rasenta il MORBOSO?

    NON sono, né sono MAI stata, la gallina di NESSUNO, e tanto meno tua. Non ho mai governato un pollaio umano e, se immagini di governarne uno, ti devo disilludere: qui sei sì PREDOMINANTE ma anche UNO dei TANTI, per certi versi MIGLIORE e per altri PEGGIORE del resto dell’utenza.

    PER ME, non è sempre vero che solo nel litigio si rivela la vera indole di una persona. spesso, si esterna rabbia o impotenza, cercando principalmente d’individuare e colpire i punti deboli dell’avversario, qualsiasi essi siano.

    scendi dal pero, una buona volta, e occupati dei fatti tuoi, a cui non mi pare si sia in molti a essere interessati, soprattutto in dettagli millantati come reali e PER NIENTE verificabili nei fatti.

  10. 1650
    Golem -

    “A MIO AVVISO… un’idea, Lo diventa, invece, quando si pretende d’imporla come assoluta a chi non la condivide.”

    Questo mi è stato contestato più volte da R. Vorrei sapere come è possibile su un forum virtuale, dove esiste solo la parola, IMPORRE un’idea a chi non la condivide. Se portare argomenti e nuove riflessioni su una questione significa IMPORRE credo che bisognerebbe cambiare il senso di quella parola, perché dappertutto imporre significa COSTRINGERE, e non vedo come si possa imporre a chicchessia di NON continuare a pensarla a modo loro.

    Io non mi sono mai sognato di dire a Markus che volesse impormi alcunché, anche perchè a mio avviso non aveva neppure argomenti per farlo, e semmai li avesse avuti, eventualmente poteva convincermi, non impormeli. E lo stesso vale per me con lui. Potrei portare decine di dimostrazioni, ma se un soggetto che sta leggendo quello che espongo vuole restare fermo sulle proprie posizioni lo faccia pure, non me ne importa niente.

    Il fatto è che a Rossana sfuggono cose di sè che invece notano altre persone, e che fanno dire – per esempio a MG ultimamente, ma anche ad altri utenti ormai “scomparsi” e dei quali conservo ancora analoghe dichiarazioni- che il mondo non gira intorno a lei, né alle sue convinzioni. Come ha notato MG in seguito a una visione di R.- del tutto soggettiva, se non vagamente paranoica – della propria figura su questo forum.

    Quando dico che bisognerebbe imparare a leggere “tra le righe” di chi scrive, è perchè – e non lo dico io, ma un semiologo come Umberto Eco per esempio, ma lo sa qualunque psicologo cognitivo- noi lasciamo una traccia di chi siamo veramente quando scriviamo, al di la di quello che diciamo con il codice convenzionale che usiamo per esprimerci. Nessuno sfugge a questa regola. Nel caso specifico non serve neppure questa ricerca. R. parla di IMPORRE, perché LEI sente come IMPOSTA un’idea che può facilmente rifiutare. Markus docet.

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