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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Brava Rossana, interessanti i dati sulle forze in campo.
GOLEM, penso anch’io che la guerra finirà così, Putin metterà un governo fantoccio o annetterà l’Ucraina, ma dopo una lunga scia di morti.
Sono sempre più turbato. Prima hanno mostrato un carroarmato che ha investito apposta un’auto in transito, schiacciandola. Si parla di cadaveri di soldati ucraini in strada a Kiev.
Scusate, stasera non aggiungo altro.
Golem, naturalmente elementi come Putin bisogna condannarli a vedere il sole a scacchi finché campano, altro che sanzioni. Così potranno fare male solo alle pareti di una cella e non la vita della gente civile che vuole vivere tranquilla.
Sei troppo buono Dante. Io lo voglio vedere appeso per i piedi in una piazza di Kiev.
Per chi non la conoscesse pubblico una poesia di Trilussa sull’argomento.
“La ninna nanna della guerra”
“Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.》
》Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!”
Visioni molto elementari, utili per un orientamento a grandi linee su futuri sviluppi della guerra in corso su Russia, Europa e Stati Uniti.
https://www.money.it/Guerra-Russia-Ucraina-3-scenari
—
Sempre più fondato il sospetto che l’Unione Europea possa non essere altro che un vaso di coccio fra super potenze che si misurano fra loro, con l’Italia a pagarne il conto più salato di tutti.
https://www.money.it/Russia-petrolio-sconto-amo-stagno-sanzioni
Quirico aveva già anticipato la paura per un’invasione dell’Ucraina o di Taiwan come conseguenza del ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan. È in primis una dimostrazione di potere, che peraltro sta riuscendo molto bene visto che delle sanzioni europee Putin se ne fa un baffo. Come un domino, tutto ormai è collegato, e come piccole tessere del gioco cadono popolazioni e intere nazioni sotto l’interesse economico di pochi e l’indifferenza politica ed etica di molti. Per non parlare di quanti uomini politici (ho dei dubbi su entrambe le definizioni in realtà) italiani abbiamo strisciato miseramente ai piedi di Putin fino a ieri…
Man,
se non sei troppo lontano da Milano, potrei suggerirti un ottimo e collaudato professionista, in grado di affrontare la problematica a cui hai accennato.
Gravissima, forse la peggiore di tutte, che giustifica ampiamente il nervosismo e la difficoltà a lasciarsela alle spalle.
ARGO, se non scherzi, allora cos’hai da prendermi in giro?
Se la notte non dormi perché hai un tumore, comprendo che hai un problema e una sofferenza personale che superano la gravità degli eventi esterni e ti chiedo scusa, però non ce lo avevi detto e comunque non sei giustificato ad alzare i toni con me.
Fare il trader è un lavoro. L’unica differenza è che lavoro da casa, non devo fare il tragitto fino all’ufficio. Ma il mio reddito non è scontato come l’impiegato che il 27 del mese prende la sua bella paghetta. Per guadagnarmi la pagnotta faccio analisi, calcoli, leggo, non mi limito a mettere timbri sulle carte. Inoltre come secondo lavoro faccio anche l’addetto al servizio prevenzione e protezione di una grossa azienda e in quel caso devo recarmi sul posto.
Ho dormito pochissimo, stamattina alle sei già cercavo notizie.
Kiev è sotto assedio, ma non ha ancora capitolato. La resistenza ucraina è dura. Mostrano immagini terribili.
Un grattacielo sventrato, soldati, la popolazione rifugiata nei sottopassi della metropolitana. La sindaca di Kiev dice che ci sono cadaveri di soldati ucraini lasciati in strada. Assistiamo impotenti a questo inferno.
GOLEM e DANTE, speriamo che Putin faccia una brutta fine. La fine che si merita.
Quando Biden disse a Putin che era un assassino, lui gli ha risposto che chi lo dice, sa di esserlo. Ora è Putin che ha fatto una pesante affermazione, dicendo che a Kiev al potere c’è una banda di drogati e nazisti. Anche in questo caso chi lo dice, sa di esserlo.
Trad, la risposta a Biden ci dice che Putin è un lucido psicopatico che si trasporta problemi identitari pesantissimi, in parte genetici e in parte acquisiti, che si sono accentuati con la crescita del suo potere dittatoriale. Per quelle strane combinazioni del destino, questi soggetti, dai tratti sociopatici, riescono a raggiungere posizioni di potere che provengono dall’apparente sicurezza che mostrano e dalla capacità di tessere alleanze strumentali. Putin ha saputo sfruttare lo “stordimento” che è seguito al crollo del Comunismo, e alla mancanza di riferimenti di una popolazione assoggettata da oltre 70anni ad un potere pervasivo, che si è trovata “privata” in poco tempo di un “sistema” di vita “sicuro”, più per ragioni esterne che per una vera maturazione verso la democrazia. Putin resta un’emanazione del vecchio sovietismo e dell’inconscio bisogno della popolazione russa di avere una guida “autorevole”. È un retaggio psicologico che si percepisce persino da noi, quando scopri che c’è ancora chi ha nostalgia der “profumo” der puzzone.