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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 22.909 commenti

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  1. 1401
    Golem -

    Sofy è “sincera” Suzanne, non è ipocrità e non fa il doppio gioco, non recita, non persegue secondi fini, non specula, non accondiscende per compiacere, e crede a quello che ti dice, anche se non può piacerti. È “buona”, capisci quello che intendo? Anch’io uso frasi esplicite quando ritengo che serva e le considero meno volgari di certe finzioni che ho avuto modo di osservare, ma so sostenere anche discussioni di livello, e lo sai. Non sopporto però chi non prende mai posizioni chiare, chi è ondivago per non “dispiacere”, per le ragioni che ho spiegato fin troppo bene. Comunque, come ripeto, preferisco il “difetto” della spontaneità a quello della finzione, quella sì infiocchettata. Quanto all’ ipotizzare di poter avere lo stesso nick, arrivi dopo di me, che avevo proposto dei numeri proprio per evitare la “personalizzazione” di cui parli. Qui c’era gente che si era fatto un “nome” e ci teneva alla “reputazione”, ma ci pensi? Una reputazione “anonima”. Non sai niente Suzy, ma immagini le situazioni che preferisci immaginare ovviamente.

    Tu sei da troppo poco tempo sul forum per non sapere la qualità che aveva tre o quattro anni fa, la misoginia, la personalizzazione che lo caratterizzava e le guerre ideologiche in atto all’epoca, e mi chiedo cosa ti fa pensare e dire “…com’è possibile che ora assomigli più a un salotto di comari in cui spettegolare”, dal momento che non hai conosciuto “quel” forum. Certo che chiedendo a Rossana avrai la risposta che ti aspetti, perchè lei era una delle madri fondatrici di quello stile forumistico, nel quale, per come ti sto conoscendo, tu ti saresti trovata bene. Sempre che per caso non fossi risultata invisa alla ‘Podestà” dell’epoca, in quel caso erano dolori.

    Il foro romano? Ma hai voglia di scherzare Suzy, vero?
    Questa è la Suburra non il Foro.

  2. 1402
    maria grazia -

    Vic, il problema principale è sempre lo stesso: quasi nessuno dichiara i veri motivi della sua partecipazione a spazi come questo. La storiella del “confronto costruttivo” è una favoletta inventata perloppiù da chi nasconde altri “intenti”, come quello di trovare una “comprensione” rassicurante e risposte consolatorie, o di presentare un’ immagine di sè corrispondente a quello che si vorrebbe essere ma non si è. Ora, se tutto questo è frequente e anzi è la regola, io ( utente che cerca un dialogo VERO e una soluzione DAVVERO VALIDA ai propri problemi ) posso anche rifiutarmi di accettare tutto questo, e dico come la penso. questo ovviamente urta perchè va a toccare i nervi scoperti di chi non viene qui con i miei stessi presupposti, ma ci viene per “atteggiarsi” e avere ” visibilità”.
    tutti quanti finiscono inevitabilmente per assumere tratti distintivi che agli occhi altrui li connota come “personaggi” ben precisi. Succede anche nella vita reale. Non credo che però questo significhi necessariamente diventare “una reclame pubblicitaria”, sopratutto se, come nel mio caso, molti vi vedono un personaggio “negativo”, da non imitare. Ognuno ha il suo modo di interagire, di esprimersi, di confrontarsi. Certamente però un confronto, perchè possa definirsi costruttivo, o anche solo “autentico”, presuppone che si scoprano le carte e che si assuma, volenti o nolenti, una posizione in merito agli argomenti trattati, anche qualora si trattasse di una posizione scomoda. Si chiama coerenza. Non si può pensare di poter essere sempre “amici di tutti” e di non urtare mai nessuno nel tentativo di apparire “saggi e superiori”. La “superiorità” per come la intendo io è un’ altra cosa, e significa CORAGGIO E INDIPENDENZA prima di tutto, il prendersi la responsabilità delle proprie opinioni e difendere le proprie idee anche quando queste risultino impopolari…

  3. 1403
    maria grazia -

    ..Da questo punto di vista, “perbenismo” e “per bene” sono due cose ben diverse! E purtroppo a molti qui non è assolutamente chiara questa differenza.
    E’ inutile che si riportino in continuazione passi importanti di testi autorevoli o citazioni di filosofi imponenti, quando non si è in grado di elaborare un pensiero che sia uno su una propria personale presa di coscienza, del tutto scevra da qualsiasi condizionamento pregresso che sia culturale o ambientale. A me tutto questo non interessa. Io le persone voglio CONOSCERLE VERAMENTE, anche a costo di dovermici scontrare, qui come nella vita reale; e qui dentro sono davvero pochi quelli disposti a farsi conoscere per ciò che sono senza indossare maschere.
    Atteggiarsi e “darsi un look” non vuol dire esplicitare i propri gusti personali in fatto di musica o abbigliamento. Atteggiarsi, in un “luogo” come questo, vuol dire rifarsi a tutti quei meccanismi di cui ho parlato e che rendono le discussioni inutili e falsate. Una persona che ti dovesse dire che secondo lui sei uno stronzo, indipendentemente da ciò che indossa mentre te lo dice, TI STA RISERVANDO UN GRANDE ONORE: cioè ti sta dicendo la verità, ti sta rendendo parte DEL SUO INTIMO SENTIRE. Non è cosa da poco in una società falsa e dissimulatrice come la nostra. Certo, anche a me ( come a tutti ) fa piacere ricevere degli apprezzamenti positivi. Ma io tengo in considerazione solo quelli che sento sinceri e autentici, di tutto il resto non me ne faccio nulla. Sarebbe come voler vedere a tutti i costi un diamante in un pezzo di plastica trasparente. Naturalmente, anche una critica e un attacco gratuito, espressi solo per invidia o antipatia personale, non hanno alcun valore. L’OBIETTIVITA’ e il sereno distacco sono le uniche cose che hanno una reale validità, SEMPRE.
    Golem, non sottovaluterei l’ apporto di una figura come quella di Mister Omar nella missione di analisi di cui si è parlato!

  4. 1404
    Sofia -

    Guarda Susanna….l’avrai già capito..a me che ti piaccio..non ti piaccio.. Ti sto sul culo…non me ne può fregar di meno..tranquilla che la cosa è reciproca!.
    Libera di scrivere e pensare ciò che vuoi..

    A me importa solo che le VERE PERSONE QUA DENTRO abbiano capito come sono..loro l’hanno capito..solo il loro giudizio mi interessa perché ho stima per loro..

    Cmq ti prendiamo così come sei..non puoi fare di più.. Tranquilla OK? Ciao.

  5. 1405
    Suzanne -

    Golem, stai dando un giudizio sulla persona e non sul pensiero che di volta in volta esprime. Su questo non riusciamo proprio ad intenderci.
    Comunque ho fatto una domanda, visto che diversi utenti si sono espressi in merito allo scadimento del sito. In ogni caso, ciò che mi risulta veramente assurdo è rivolgersi a perfetti sconosciuti come se li si conoscesse da una vita, credendo da quattro frasi in croce di inquadrare un nick nelle nostre caselline mentali.Gli argomenti di discussione sono i più svariati, sarebbe bello attenersi di volta in volta ai precisi interventi, senza divagare e dare giudizi sommari su persone di cui non sai assolutamente nulla.
    Tra l’altro asserire che le citazioni di vari pensatori siano un modo per atteggiarsi è un ulteriore esempio di lettura deviata e paranoica di intenzioni molto più semplici. Il primo intervento che lessi in chat fu proprio una tua citazione di Amiel; non pensai certo che volessi dimostrare chissà che cosa. Semplicemente mi suscitò curiosità, generando catene di riflessioni ulteriori. La cultura nasce proprio dal bisogno di condividere il proprio e altrui pensiero, senza questa intenzionalità non esisterebbe alcuna forma d’arte.
    Infine vorrei mi spiegassi come posso essere definita “perbenista” per aver difeso il diritto ad esprimere la propria fantasia sessuale senza essere vittime di scherni o insulti. La lingua italiana è un codice ben preciso, fondato su regole condivise essenziali al fine di poter realmente comunicare. Vorrei rispondessi senza divagare, poiché qualora usassimo tutti lo stesso nick ti troveresti costretto a giudicarmi ogni volta senza pregiudizi. “Perbenismo: con connotazione polemica, modo di comportarsi di chi vuole apparire persona perbene, uniformandosi alle norme della classe sociale dominante”. Non sapevo che andare con un transessuale facesse parte della morale comune, grazie per avermi illuminato in merito.

  6. 1406
    Golem -

    Non avevo letto il post di Vic, ma ho fatto bene, perchè la risposta di Rossana è dell’ormai noto tenore “assecondante” che rientra proprio nella logica “pubblicitaria” di cui più volte ho accennato usando altri termini, e che Vic ha riconosciuto in questo nuovo fenomeno sociale, sia pure senza fare nomi, che io invece ho fatto più volte, e che hanno dato luogo alle tensioni interne che alcuni hanno notato.
    Ma l’assurdo è che quello che GIUSTAMENTE mette in evidenza Vic è proprio quello che accadeva ai “bei” tempi nel forum, e uno dei “persuasori occulti” di quel periodo è prorio la stessa persona che oggi ha lodato l’autore del post per la capacità di sintesi con la quale ha espresso quell’opinione. È la stessa che non riconosce in quella “critica”, sia pur generica, quello che io A UN CERTO PUNTO ho capito essere un abilissimo stile di persuasione “multipourpose”, capace di “adattarsi” credibilmente (e incredibilmente) alle esigenze del “consumatore” (poco sgamato) per trarne un vantaggio di immagine. Perchè qui, per chi lo cerca, altro “vantaggio” non si può avere in certe “posizioni”, se non di “apparire” “empatici”.
    È questo lo spirito che si vuole da un forum? Quello di “accontentare” gli avventori convincendoli di quello che “sanno già” e che vogliono sentirsi dire, come ci ricorda Vic? E lo si fa “adattandosi” a questi di volta in volta, ma proprio per questo senza mai riuscire a dare un’idea precisa della propria ideologia di “opinionista” di LaD, come qualcuno ha voluto definirsi per giustificare la propria militanza su queste pagine. Questo stile A MIO PARERE non fa un forum, ma un consolatoio, se va bene, o un “salotto di promozione” di sè stessi e del proprio nick se va male (per gli utenti). Quello stile non serve a risolvere i problemi del richiedente “consiglio”, ma quelli di chi lo sta usando. Io la vedo così.
    P.S. E stranamente la Divisione “Pezze Calde” è senza la dirigenza.

  7. 1407
    Vic -

    @maria grazia
    Interessanti le tue risposte al mio commento,
    vorrei sottolineare
    “quasi nessuno dichiara i veri motivi della sua partecipazione a spazi come questo. La storiella del “confronto costruttivo” è una favoletta inventata perloppiù da chi nasconde altri “intenti”, come quello di trovare una “comprensione” rassicurante e risposte consolatorie, o di presentare un’ immagine di sè corrispondente a quello che si vorrebbe essere ma non si è.”
    Queste si chiamano appunto “agende occulte”,
    ossia si fa qualcosa in comune apparentemente
    per uno scopo esplicito ben preciso, ma in realtà si ha uno
    scopo che non viene dichiarato.

  8. 1408
    ildissacratore -

    MG se è per questo io ne onoro di gente tutti i giorni! 😀

  9. 1409
    maria grazia -

    A me piacerebbe che Rossana mi spiegasse una volta per tutte la correlazione tra l’ essere sessualmente “trasgressivi” e l’ essere “forumisticamente limitati”. Se mi verrà finalmente data una RISPOSTA nel merito, poi potrò anche morire tranquilla.

  10. 1410
    Golem -

    Suzy, sono perplesso. In poco tempo mi hai assegnato cose che non ho detto, e su queste impostato le tue risposte. In certi momenti sembri Markus. Prima mi appioppi gli aggettivi di Sofy ai “filotransvieri”, e ora la dichiarazione sulle “citazioni dotte” fatte da MG. Come posso rispondere per cose dette da altri?

    Comunque, a qualcosa posso replicare, come quello di “riconoscere” chi si ha di fronte. Suzy, questo è quello che avviene in tutte le interazioni, comprese quelle virtuali, anzi, è la prima cosa che si cerca in un’interazione: sapere con chi si ha che fare. Tutti ci facciamo un’idea del nostro interlocutore, per quello che dice, come lo dice e per la coerenza ideologica che dimostra nel tempo. Ma quello che lo mostra nella sua “verità” è il “litigio”. Quello è il momento in cui viene fuori la vera essenza dell’interlocutore, i suoi veri obiettivi e la qualità dell’animo, che spesso è appunto celata dal bon ton di derivazione “perbenista”, il quale stile, facilmente riconoscibile, discrimina subito la platea dei partecipanti. Come dire che quella “forma” di comunicazione “semantica” fornisce d’acchitto un’indicazione al di là del contenuto che in quelle parole vi si troverà. L’esempio di Rossella è paradigmatico. Contenuti incomprensibili, forma impeccabile.
    Ma nel suo caso è almeno chiaro che non ha finalità strumentali. E la “forma” prepara inconsciamente già il giudizio per la presunta qualità di una comunicazione.
    Io credo di saper leggere il “non detto” che si cela tra le righe dei messaggi che si leggono e che spesso è abilmente nascosto proprio dalla forma, ma che come dicevo viene fuori quando saltano i freni inibitori “morali” a causa del litigio e si è preda delle “emozioni”. Litigio che ripeto è la vera “macchina della verità” per “riconoscere” una persona.
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