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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“Dimostrate solo quella negatività di fondo che onestamente non sopporto più nella nostra cultura , dove davanti ad un certo evento positivo ci sarà sempre qualcuno che c’avrà qualcosa da ridire.”
Kid, io ti auguro il meglio per quanto mi riguarda. Ho sposato un’inglese, figuriamoci. Parlo delle esperienze che ho vissuto. L’ultima riguarda l’autista rumeno dell’ultima azienda dove ho lavorato, che avevamo assunto con la moglie. Abbiamo scoperto che usava la macchina dell’AD di notte per fare il buffone con gli amici. Fino a quando non l’ha blindato la Madama ubriaco. Hanno perso il lavoro lui e sua moglie che “sapeva” e taceva.
40 anni ma “adolescenti”, come le tre badanti. Chi si fregava i copriletti e le lenzuola e li portava in Moldavia, chi imbottiva di Tavor mia madre e si ubriacava col marito nella dependance che gli avevamo fatto ristrutturare, pagandolo ovviamente, e chi faceva entrare il fidanzato e se lo schioppava al piano superiore, con mia madre piazzata davanti alla tv per due ore, che doveva pisciare. Tutt’e tre via a calci nel culo, LETTERALMENTE (da parte di mia sorella, per evitare discriminazioni) ma nessuna ci ha fatto le classiche denunce di chi si vuol vendicare. Come mai? “Adolescenti” di 30, 40 e 50 anni, e stupide per di più.
Bassa lega? Non proprio, la moldava si diceva laureata. È “cultura”. Appena ti dimostri “civile” ti credono stupido. Oppure io finora sono stato sfortunato per certi incontri. Può essere.
Le dittature e la povertà lasciano il segno a livelli insospettabili nelle coscienze, e la libertà diventa facilmente arbitrio quando non la si è mai conosciuta realmente. Fatte salve le solite eccezioni.
Adam puoi tradurre?ma fai in fretta perche la perturbazione annunciata dal generale è arrivata,si salvi chi puo……
2Rettifiche al volo,
1)C’era un typo nel titolo, il titolo esatto é: “L’orda, quando gli immigrati eravamo noi”
2)A scanso di equivoci quello che volevo sottolineare é: proprio noi che,ieri, siamo stati vittima di steriotipi (immeritati)oggi, dovremmo evitare di caderci.
Golem , cambia disco. Mettiti nell’ottica che quella non è la regola. Più che povertà e dittatura ci sono zone e zone , anche all’interno della medesima città di origine e persone e persone. Qui c’è la coca e di là c’è l’alcool. Pensi che tutti i poveri rubino? Io credo di no , ci sarà chi chiede l’elemosina e chi all’occorrenza ruba . Le persone non cambiano , ma il buongiorno si vede dal mattino e come ti ho gia detto su 1.5 ml la maggior parte deve fare una vita onesta e dedita al lavoro , altrimenti ci sarebbe una
emergenza sociale . Ma non voglio certo fare la parte di chi difende un popolo che del resto conosco per singoli casi e che sicuramente deve superare certe ferite. Ma conosco bene gli Italiani , perché in prevalenza lavoro con questi ultimi e ormai parecchi dei nostri concittadini valgono meno di zero. Meglio perderli che trovarli. Non ti fregano certo la catenina della Cresima ma te lo mettono in quel posto per migliaia di Euro anche se la settimana precedente ti tenevano a braccetto ed anche se nel corso degli anni troppe castagne gli hai cavato dal fuoco. Proprio il mese scorso un caro amico mi ha fatto il bel regalo di un assegno scoperto. Ma questo non è niente. Per non parlare di chi quanto ti incontra ti scalpella e dietro le spalle ti affossa con la menzogna e le falsità. Se fosse permessa la giustizia sommaria per 24h , una specie di impunità per un giorno intero, sai quanti ne ammazzerei di gusto con le mie mani? Huuu….
“Credo che la cosa più eccitante, creativa e fiduciosa nell’essere umano sia precisamente il disaccordo, lo scontro tra diverse opinioni, tra diverse visioni del giusto, dell’ingiusto e così via. Nell’idea dell’armonia e del consenso universale c’è un odore davvero spiacevole di tendenze totalitarie, rendere tutti uniformi, rendere tutti uguali. Probabilmente dobbiamo riconsiderare come incurabile la diversità del modo di essere umani”.
Z. Bauman
Kid, qualsiasi donna si prende cura della casa, riserva carinerie al suo uomo e prepara i pranzetti, tu hai trovato semplicemente persone normalissime. qui si faceva un discorso diverso, escludendo del tutto i casi personali. il fatto è che la situazione di un paese nella sua globalità influenza inevitabilmente un popolo e una cultura ( vale anche per l’ Italia ) e da questo punto di vista l’ ex comunismo ( pur riconoscendone alcuni aspetti positivi ) ha fatto danni incalcolabili alle genti dell’ est. E’ chiaro che non si può generalizzare, ma se la maggioranza dei rumeni che io ho conosciuto erano fatti in un certo modo, poi inevitabilmente ci si fa un’ idea, anche non volendo. Le analisi dei “massimi sistemi” avvengono attraverso dei “campioni”, è così per la determinazione di dati statistici e questo lo saprai meglio di me, fermo restando che ogni persona e ogni situazione rimane UN CASO A SE. Golem ha lucidamente individuato la ragione di fondo ( talvolta anche “incoscia” allo stesso protagonista ) per cui tanti maschi nostrani guardano “a est” in fatto di relazioni. Senza con questo voler insinuare che tu sei il classico “patriarca” che cercava la schiavetta.
L’ importante, come affermavo anche con Giada, è non permettere ai retaggi che involontariamente assorbiamo di condizionare la nostra vita di liberi adulti e quindi anche le nostre relazioni, di comprendere la differenza tra una volontaria e spontanea dedizione al proprio partner e la coercizione alla quale invece molte donne sono sottoposte nel tentativo di convincerle che per avere un rapporto di coppia bisogna inevitabilmente rinunciare a se stesse.
Io odio qualsiasi forma di discriminazione perchè io stessa l’ ho subìta, essendo figlia di meridionali trapiantati a Milano. Ma sono in grado al tempo stesso di lasciar perdere i discorsi buonisti e di riconoscere obiettivamente alcune realtà di fatto, come ad esempio che l’ immigrazione a cui è soggetto il nostro Paese non potrà…
…non potrà che portarci verso la rovina totale, se non vi si mette un freno. Il razzismo non centra nulla! Poi guarda Kid non pensare che avere un “lavoro fisso e rispettabile” ed essere ben inseriti nella società equivalga automaticamente ad essere brave persone, perchè anche tra cittadini apparentemente sani e normali c’è gente che se potesse accopperebbe il vicino o metterebbe a segno delle truffe ai danni di povera gente. Quindi l’ “onestà” è un fattore sopratutto “interiore” prima ancora che “rappresentativo”.
Io e Golem ci siamo opposti a markus perchè riteniamo che il suo bollare semplicisticamente ogni cosa come ovvietà e “acqua calda”, sia riduttivo e fuorviante nell’ ottica di capire a fondo le ragioni di determinate dinamiche.
Suzanne, i “compitini” li ho già fatti. Tranquilla. quella era una battuta IRONICA ( se sai che vuol dire ). Certo che conosco il significato di una canzone profonda come The Wall dei Pink Floyd, che ho pure postato una volta in playlist tra l’ altro. Basterebbe anche solo che ti guardassi quella per capire qualcosa in più su di me, invece di star sempre a fare la saputella. Mi dispiace ma sei te quella che vive di “barriere”.
Peraltro il rock non si “studia”. SI VIVE.
Kid, non ci capiamo. Ti sto dicendo che “certe” condizioni, certe “differenze di potenziale” inducono certe “reazioni” quasi automaticamente nelle persone.
Un emigrante “povero” (e lo è se emigra) arriva in occidente con un’idea ben precisa di quello che vuole, seppure questa idea è spesso alterata in partenza dai mass media che trasmettono una certa idea del “benessere” occidentale. È abbastanza normale che non avendo esperienza questo tipo di persone non sappia cosa ha significato in termini di “sacrifici” quella relativa ricchezza che “vedono”, e cerca di farne parte il più velocemente possibile affidandosi alla propria educazione, morale e cultura. Questo non è un fenomeno solo dell’Est, è un fenomeno della “povertà”, ma è chiaro che è la morale e la maturità del soggetto che fa la differenza riguardo al suo comportamento in ambito sociale.
Ripeto, e senza nessuna allusione, se c’è questo rapporto di domanda e offerta tra uomini occidentali e donne dell’est, a prescindere dall’innamoramento e non mancando il “materiale” femminile patrio, è perchè la femmina dell’est appare più “conveniente”, più “accessibile” della nostrana. Naturalmente esiste anche il fenomeno opposto, seppure pare meno frequente numericamente.
La cruda realtà è questa, nè buona nè cattiva, semplicemente oggettiva. È chiaro che possono nascere storie d’amore bellissime anche partendo da condizioni di partenza non idilliache, e quando succede è ancora più bello il risultato. Ma le esigenze di base sono sempre quelle della migliore “sopravvivenza” possibile, sia fisica che morale.
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Ma questo vale anche per le nostre donne, che, al di là delle aberrazioni indotte dalla sottocultura consumistica, aspirano a quello che ritengono il meglio possibile per quello che si aspettano dalla vita, in ragione però del livello di emancipazione oggi raggiunto, che non è più quello delle loro mamme o peggio delle nonne. È quello spesso il punto di svolta verso Est per molti maschi italiani, diciamolo.
Insomma, se non si è in preda alle sindromi ormonali acute, quando si decide razionalmente una convivenza lo si fa facendo i bilanci di cui accennavo, e non pensando ai due cuori e alla capanna. Ed è persino giusto che lo si faccia, perchè sono convinto che questo atteggiamento pragmatico dia migliori risultati nel lungo periodo.
A onor del vero, un paio di millenni fa, quando la Romania si chiamava ancora Dacia, i Romani sono andati a occuparne il territorio, e anche allora le donne dace hanno trovato gradevole accompagnarsi ai nostri ruvidi maschietti. C’è ancora molta latinità nei romeni. Tudor il restauratore mi diceva che le donne più anziane spesso chiamano il marito “U me ruman”.
In fondo siamo lontani parenti, ma cresciuti con abitudini diverse.
È inutile spiegarsi ad oltranza e tra l’altro continuare a divagare. Il punto è solo uno : Non sono tutte approfittatrici , come qualcuno ribadisce ogni volta . Ma come per tutte le cose ci devono essere determinate premesse e condizioni. A me non risulta che tutte le Italiane siano così chiare e trasparenti da rinunciare a cene , piccole e grandi regalie, favori da parte di peseudo-amici dei quali già hanno intuito un interesse diverso dall’amicizia e al quale non sono interessate. Tutto il mondo è paese. Per una “fregatura” ci vuole sempre un furbo ed un co...... e io fino a prova contraria non mi ritengo un ingenuo che si fa ammaliare da una sottana. Non è che lei sia la prima straniera dell’Est che ho conosciuto nella vita, anzi in Est Europa la prima volta ci sono andato che giusto avevo appena fatto diciotto anni, per non dire altro.