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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Passante,
scusa se mi permetto di suggerirti di non abboccare ai soliti ami. lascia che lo faccia Vito, e altri come lui, che ancora non conoscono abbastanza a fondo (!!!) le dinamiche di alcuni personaggi del sito. 🙂
mi piacerebbe moltissimo avere l’opinione di Glosstar in merito ma… si dovrebbe tornare troppo indietro nel tempo… ad almeno una decina abbondante di anni fa…
le persone, i valori e i forum sono molto cambiati da allora. non c’è paragone!
GOLEM! Sai perché definisco JJ Bad “Bravo irrispettoso dell’emerito trader”? Avevo scritto le prime lettere di ogni parola maiuscole, ma me le hanno messe minuscole! Si capiva meglio con le maiuscole, bisogna leggere le maiuscole. GOLEM, Dobbiamo comunicare così.
Trad, due banni, uno per Passy e uno per te.
Comunque Passy, dopo la precisazione sulla composizione di una difficile ricetta come quella di cui si è parlato -che i puristi non possono vedere inquinata dal parmigiano- è promosso, “all’inanità”, a Priore della Confraternita dell’AoPcrsf:
Ajo, Ojo e peperoncino classic, rigorosamente senza formaggio. Di quest’ultimo ne può solo rosicare la crosta, per predisposizione naturale.
Quanto all’altro campione, è inutile che ti ci rivolgi in termini civili. Ridine, come il primo è nato per divertire. Non dimenticare il marchio LOL. Lot Of Loser.
Come puoi notare appena se ne presenta l’occasione si riforma d’incanto il gruppetto UDD,”unione della debolezza”. La speranza di vedere scomparire il passato è stata delusa un’altra volta. Piacenza.
P.S. sempre interessante, quanto ormai nota, la tecnica del richiamosenzafarseneaccorgere a specifiche “utentità” di alcuni anni fa, perché accorrano a fornire un “certo tipo” di soccorso. Accoruomo e accordonna.
Cailles au Sarcophages.
“Ingredienti
8 quaglie disossate (a eccezione delle cosce e delle ali), mettere da parte le ossa
250 g di fegato grasso d’oca, preferibilmente fresco
500 g di pasta sfoglia
75 g di tartufo nero tritato
1 tuorlo sbattuto con 2 cucchiai d’acqua
Sale
Pepe di mulinello
6 cucchiai di Cognac
5 cucchiai di burro morbido
3 scalogni tritati
1 spicchio aglio
1 tazza di vino bianco secco
4 tazze di fondo bruno di pollo (io ho usato il jus lié di pollo)
2 cucchiaini da té di maizena sciolti in 2 cucchiai di vino bianco
8 funghi champignon
1 cucchiaino da the di olio di semi di arachide
Vietatisso il Parmigiano. Guai a chi lo usa. Mazzate.
Preparazione
Tappa 1
Preparare i vol-au-vent : Preriscaldare il forno a 200 C in modalità statica e foderare la placca con carta forno.
Stendere la pasta sfoglia sull’asse leggermente infarinato a 6 mm di spessore e ritagliarne 8 ovali larghi 10 cm e lunghi 12,5 cm…”
continuerà
Vedi Trad, c’è tanta gente che vive di confronti, e ha bisogno di avere anche una minima soddisfazione pur di sentirsi qualcosa, anche attaccandosi a banalità come quella del formaggio sull’aglio e olio. Riuscire a vedere una “debacle” nell’uso o meno del formaggio su un piatto di pasta condita con l’aglio e l’olio, pur di togliersi una soddisfazione, dovrebbe far ridere normalmente, invece procura un senso umana pena, e io, in definitiva, provo davvero pena umanamente per chi è ridotto a quel punto di disperazione.
Quindi non ti sorprendere se, per quanto ti riguarda, vieni “attaccato” per ragioni banali e senza peso. Come ti ho consigliato, ridine, magari amaramente pensando al destino di quegli individui, di cui è pieno il mondo. Anzi: strapieno.
Lots of Losers.
Continua con “les cailles au sarcophagues”.
Sovrapporre i ritagli (senza impastare, altrimenti si perde l’effetto sfogliato) e stenderli di nuovo, anche più sottili. Ritagliare altrettanti ovali, poi tagliare col coltello all’interno di ciascuno di essi a 2 cm dal bordo, in modo da ricavare i bordi dei vol-au-vent. Sollevarli delicatamente e appoggiarli sopra i primi ovali, di cui avrete leggermente inumidito i bordi per farli aderire. Sovrapporre i ritagli e continuare fino a quando tutti i vol-au-vent non avranno il loro bordo.
Punzecchiare con i rebbi di una forchetta, spennellare con il tuorlo sbattuto con l’acqua e infornare per 12-15 minuti, finché sono leggermente dorati. Far raffreddare su una gratella e se necessario rimuovere il primo strato di sfoglia dal fondo, che potrebbe essersi gonfiato un po’ troppo, aiutandosi con un coltellino appuntito e facendo attenzione a non bucare il fondo dei vol-au-vent.
Non pensate neanche lontanamente di usare qualsiasi tipo di formaggio, sennò i puristi AOPcrsf sbroccano.
Continuerá?
GOLEM, ascolta me, usa un codice. A me hanno censurato un commento per aver chiesto ad un’utentessa se era ok. Ho scritto:”(nick dell’utentessa), ok?” Come se quel nick fosse una parolaccia da censurare. Però gli altri sono liberi di scrivere qualunque tipo di insulto. Il risultato è che i dibattiti seri vengono continuamente interrotti da provocatori che si divertono a offendere, nascosti dietro un computer. Hanno ridotto LaD ad un immondezzaio di trivialità.
I troll non devono passarla liscia. Vanno fermati. Scrivi anche tu alla direzione, Golem, lamentati di questa gentaglia.
Prima lettera. Bari anche Domodossola, monte alto ritorna cervo ocarina nera istrice, penna aquila sasso sorcio auto non tornata esterno senza olio non orribile tutto resto odio limone lima.
Certo Golem, la ricetta degli spaghetti aglio, olio e peperoncino è talmente “difficile” che sei riuscito a sbagliare anche questa.
Sei uno spasso, e io ci godo da matti quando vedo quelli come te, presuntuosi ed arroganti, cadere come birilli di fronte a situazioni in cui ripetutamente venite presi in castagna.
Ammetto che con il passare del tempo le “cazzate” che scrivi non fanno piu notizia, talmente si ripetono.
Però mi piace comunque rimarcarle.
Sei il classico bluff.
Capito Rossana ? A me piace divertirmi con i soggetti come lui. A Vito e a tanti come lui non frega nulla. Gli dicono quello che pensano, lo inquadrano e lo mollano.
Trad, grazie per il consiglio ma non userò nessun codice, se non quello semantico della sintassi e delle metafore. Il problema nei rapporti con gli altri è sempre quello del confronto. Se tu, anche involontariamente, fai sentire un soggetto inferiore, mentre questo di sè ha un opinione “superiore”, gli hai creato un grosso problema di identità che però non può rinfacciarti apertamente, se non, con questo, dichiarare la propria presunzione. Ecco allora che scattano le contromisure travestite in tutti i modi possibili. C’è chi ricorda i bei tempi antichi, quando con un uso della furbizia si poteva persino passare per persone “sapienti”, chi finge modestia, essendo di Passaggio, ma frigge di rabbia per certi confronti, e chi usa un vocabolario adolescenziale ma si sente irraggiungibile intellettualmente. Però le reazioni a quel “fastidio” restano sempre nel campo delle banalità, più o meno casearie, non essendo giustificabili razionalmente.
Comunque, c’è chi parla di mie “terribili” debacle culinare e passa, io replico “uguale” e mi bannano. C’est la vie.
Prosegue per les cailles in sarcophagues
Tappa 2
Come farcire le quaglie: Sciacquare le quaglie e asciugarle tamponando con carta da cucina. Salarle all’interno, peparle e insaporirle con un po’ di Cognac e 2/3 dei tartufi tritati. Suddividere il foie gras in 8 porzioni e metterne ognuna dentro una quaglia. Chiudere le quaglie con spago da cucina e metterle in frigo fino al momento di cuocerle.
Tappa 3
Preparare il fondo: Fondere un cucchiaio di burro in una casseruola dal fondo spesso. Aggiungere le ossa delle quaglie che si erano tenute da parte e farle dorare leggermente. Aggiungere gli scalogni, abbassare il fuoco e mescolare continuamente per 3 minuti. Unire 3 cucchiai di Cognac e il fondo bruno di pollo e deglassare. Far sobbollire per 30-40 minuti per ridurre la salsa, filtrare con un colino a maglie fitte, quindi aggiungere la maizena e mescolare. Rimettere sul fuoco in una pentola pulita e mescolare finché la salsa non si è addensata. Unire a questo punto i rimanenti tartufi, sale e pepe.
Continuerà? Mah.