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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Trader, credo di avere sufficiente padronanza della lingua italiana da non necessitare dei tuoi sottotitoli da subdola meneghina di paese. Cerca di non intrometterti sempre in situazioni che non conosci spacciandoti per paciere, ma col perverso intento di amplificare tensioni.
Per quanto concerne il mio discorso, rimango convinta che ogni coppia costituisca un microcosmo con leggi proprie incomprensibili a chi non abita quel mondo. Quindi ritengo che siano piuttosto inutili le analisi e i consigli esterni, perché non si può avere conoscenza oggettiva di qualcosa che non possiamo esperire. Inoltre, ritengo che gli equilibri atti a far funzionare una relazione, siano determinati da tutta una serie di variabili assolutamente non controllabili: la concettualizzazione di amore in entrambi i partner (spesso dissimile), le aspettative, le idealizzazioni, i bisogni…Tutto al quadrato in un incastro certosino che deve poter mutare con lo scorrere del tempo.
J.J.Bad,
i puntini sono quasi tutti collegati.
per me la sua situazione è più complessa ma anche sempre meno d’interesse. così come non mi interessa per niente l’utentessa che continua a bombardarmi di mail che immagino di “complimenti” dall’esterno.
se non fosse perché anch’io ritengo, a questo punto sinceramente, che in entrambi aleggino disturbi mentali peggiori di quello che mi è stato di recente diagnosticato, potrei persino trarre vanto dall’essere riuscita, con il mio temperamento conciliante, a crearmi, una volta nella vita, inimicizie tanto accanite.
sto imparando a buttare l’occhio sugli abituali sermoni a me dedicati saltellando fra le righe, conoscendoli ormai quasi tutti a memoria. forse, a breve, mi riuscirà di evitare di notarli del tutto.
in qualsiasi persona si distingue (quasi meccanicamente) quello che piace, e magari si condivide, da quello che non si riesce a tollerare. le scelte raramente sono di valore d’insieme: restano quasi sempre pilotate da particolari istintive simpatie o antipatie, per lo più legate ai propri valori predominanti.
Passante,
alla luce delle inarrestabili prediche su di me da parte del mio utente preferito, ho deciso di lasciar cadere l’ultimo obiettivo che mi ero prefissa, troppo oneroso e forse davvero impossibile da raggiungere. fra l’altro, mi sembra di essere riuscita a chiarire meglio di prima il nocciolo della questione e, pertanto, non penso più che sia da vigliacchi l’evitare di misurarsi.
avete ragione voi, Gina e Marconi inclusi: tutti insieme mi avete convinta. utili in tal senso persino i post di parte di Suzanne, che mi hanno molto amareggiata.
non basta essere intelligenti (qualità che ho sempre apprezzato, sbagliando, quasi al di sopra di tutte le altre) per avere un minimo di buon senso e un decente equilibrio relazionale, che non si lasci dominare dal bisogno di supervisionare, ritenendosi infallibili nel pontificare su tutto e su tutti, e di volersi imporre a forza quando non si è liberamente accolti nelle proprie visioni di vita.
spero vivamente che per me si chiuda oggi una lunghissima stagione virtuale connotata da inconcepibili assurdità.
Ross è uno spettacolo, che si meraviglia del mio accanimento quando non sa di essere l’incarnazione del “gesuitismo empatico” della DC anni ’60. È come per un paleontologo vedere un dinosauro nel 2000. Osservare come riesca a trovare un senso alle scemenze dei due minus habens, con cui si accompagna nei soliloqui che caratterizzano il misero gruppetto, aggiungere a questi, con una carezza retorica, i due ultimi battutisti, e allungare uno sguardo sofferente ma grato a Suzanne -che ha avuto il coraggio di dire liberamente la sua sull’argomento, senza artifici retorici nè strategie di lunga gittata- è quasi uno spettacolo circense per la “meraviglia” che produce la lettura di quegli interventi.
In ogni dichiarazione di intenti, nuova o antica, si riassumono tutti gli apprendimenti, o meglio, gli “arricchimenti” che si sarebbero conseguiti dal cast col quale si sono recitate le varie parti, quasi fosse lo speech alla premiazione degli Oscar, alla Carriera. Dove anche i disturbi mentali sono “meglio di”.
P.S. “Se uno s’impegna può star male ovunque. ”
Freak Antoni
Meraviglioso: sto proprio facendo a meno di leggere un certo nick!
Speriamo che duri sia il disgusto che il disinteresse.
“Sotto la spada alta levata
C’è l’inferno che ti fa tremare
Ma fai un passo avanti e…
Troverai la terra della beatitudine.”
(Miyamoto Musashi)
Nel mio caso devo fare un passo indietro, sulla chat, ma va benissimo così! 🙂
Trader comprende la battuta di Marconi, dove non é richiesta la laurea. Ma non capisce a chi si riferisce Passante. Forse in quel caso é richiesta la laurea.
Però chiede aiuto e allora afferra.
Chi non vuole rispondere fa figure del….
Ma chi non capisce, non sa leggere e si fa aiutare da altri che figura fa ?
Altro materiale negli archivi laddiani.
SUZANNE, ma in quali situazioni mi sarei intromesso? Se ti riferisci a quanto detto a Rossana:
1) fatti gli affari tuoi, casomai saranno loro a prendersela con me;
2) non ho nessuna intenzione di fare da paciere con nessuno, visto che con me nessuno fa altrettanto. Né di alimentare tensioni, era solo per scambiare due parole. Non ho offeso nessuno per primo, come invece hai fatto tu, quindi se ti turba cosa scrivo mi dispiace per te.
Ma tu te la stai prendendo con me per un’altra cosa che ho detto, cioè che ritengo Golem una persona sincera, spiegandone il motivo, mentre tu lo consideri falso. Lo hai detto tu, mica me lo sono inventato. Comunque sia,sei tu che ti intrometti in faccende mie che non conosci dandomi giudizi negativi. Mi riferisco a quella tua uscita in cui giudicavi negativamente il mio gesto al pranzo con miei amici.
Riguardo al tuo discorso, tanti aspetti, pur peculiari di una relazione, sono visibili all’esterno.
È proprio naturale per Rossana usare le riflessioni o le esperienze altrui per pescare la risposta che serve e che ha già in testa. E se queste sono grondanti di retorica è pure meglio.
Fai il passo in avanti? Attenzione però che non ci sia il precipizio dopo quel passo, e si finisce come Will coyote.
https://youtu.be/Vqb-KeEYgHw
P.S. Dai Rossana, lo sai che non ce la farai a restitere alla tentazione, e leggerai.
Passante: “Ma non capisce a chi si riferisce Passante”
Passante parla in terza persona, mi preoccupa.
“Però chiede aiuto”
Si, hai letto che urlavo “Aiuto, aiuto!”
Passante, quello che deve chiedere aiuto sei tu.
Passante, tu non capisci. Non capisci una semplice cosa: non avendo seguito i precedenti commenti, è ovvio che non so a chi ti riferisci. A meno di non riuscire a leggerti nella mente, ma non ho ancora queste facoltà.
Chi fa lo spocchioso rifiutandosi di rispondere fa una brutta figura, si, è così, Passante. Mi dispiace per te.
Rossana, non credo ci sia da essere amareggiati per una semplice opinione, a meno che non la si consideri come uno “schierarsi”, veramente lontano anni luce dalla mia modalità di interazione. Del resto si tratta semplicemente di coerenza : ciò che ho espresso in questa circostanza non si discosta di un millimetro da quanto già dichiarato in riferimento ad altre storie ed altri utenti. Le mie idee non cambiano, a prescindere da chi si trova coinvolto. Tra l’altro, non mi sono espressa sulla vostra diatriba personalissima perché vedi, nonostante per te abbia una rilevanza smisurata, per gli altri non è altro che un divertissement, visto che ormai ha tratti comici alla “Sandra e Vianello”. Non voglio urtare la tua sensibilità, però ricordiamoci sempre di quali sono le “lotte” importanti. Queste davvero lasciano il tempo che trovano.