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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Rossà, senza ricordare le tue di alleanze, persino ufficializzate, ma qualche tempo fa non dicevi di “stimare” Trader? Che è successi, forse nel frattempo non ha soddisfatto le tue aspettative dopo quell’investimento in blandizie?
Rosassella piace solo a te, quanto meno sei l’unica che fa credere di capirla, ma non vuoi farci sapere il perchè. Basterebbe che diffondessi un’esegesi credibile e nessuno potrebbe più scherzare su quei vaticini demenziali, ma non arrivano mai. Perchè? Perché “sembra” che dicano, ma non dicono un casso. E quel “sembrare” è uno stile che ti piace molto.
Riscontro al commento 12078
Certo che no: NON aveva letto il post, e NON è per niente doubleface. solo ipocrita, e bugiardo!
Trader,
attento! persino la Nestlé sembra essere ben poco affidabile!
non è affatto detto che il cibo di marca sia migliore di quello di altre aziende, magari più piccole e meno rinomate.
tutto è relativo, come sempre!!!
GOLEM, non faccio beneficienza per autocompiacimento, ma perché provo una sincera compassione per chi soffre. Quando faccio un’offerta, non provo compiacimento, ma il disagio del dubbio di non aver donato abbastanza. Mi avrei fatto schifo da solo se avessi buttato gli avanzi del pranzo, mentre c’è gente al mondo che muore di fame e sulla Terra le risorse sono sempre più scarse. O se restassi sordo a chi mi chiede una piccola offerta. Ma va bene anche se gli altri lo fanno per compiacersi, perché guardo il risultato: ben venga l’aiuto ai bisognosi anche di chi lo fa solo per autocompiacimento.
Tornando al mio ultimo commento, i ricchi devono usare vestiti e auto più costosi dei nostri per stare nel giro dei loro pari. Insomma in questo caso beni di lusso sono un investimento, come diceva giustamente GABRIELE. Ma analogamente noi non possiamo vestirci di stracci, verremmo emarginati dal resto della collettività. Ogni stile ha una collocazione sociale: se vado in banca per affari
non mi vesto in tuta, per non dare una brutta impressione, ma vestito bene con amici ruspanti farei la figura del fighetto.
GABRIELE, non so se definirmi benestante. È tutto relativo: per Briatore sono un pezzente, per un pastore del Terzo Mondo sono ricchissimo. Io ringrazio il destino perché posso soddisfare i bisogni primari (cibo, vestiario, scaldarsi, ecc.). Tutto il resto è in più. Siamo una famiglia con un appartamento di proprietà, due auto, come tanti altri. Sento gente che si lamenta di non avere soldi sul conto corrente, ma ha due case o ha un reddito maggiore del nostro, ma lo spende tutto. I nostri redditi non sono notevoli, ma li so gestire meglio di tanti altri. Ci siamo fatti da soli, facendo sacrifici. A differenza di SUZANNE, ritengo che di per sé non ci sia niente di male nel voler migliorare le proprie condizioni di vita e mi commuovono le storie di persone che sono passate dalla povertà ad essere benestanti.
“Certo che no: NON aveva letto il post, e NON è per niente doubleface. solo ipocrita, e bugiardo!”
Questo lo dici tu, perchè è vero che non l’avevo letto. Infatti, dopo “l’avviso” di Suzy, l’ho letto e ho risposto, e ho dato la mia schietta opinione riguardo la beneficenza, e, altrettanto infatti, Trader ha risposto perchè non si è sentito “appoggiato”, come pensi tu e come invece eri abituata a fare con i tuoi sodali. Ricorda, ognuno lo core altrui…
Di recente hai anche “scoperto” che esiste l’amore eterno grazie a una sodale che manco sa che esisti.
Trader, io parlo sempre in generale, altrimenti specifico il soggetto a cui mi riferisco, come ho fatto nel capoverso che precede questo. Sono molto scettico riguardo la sincerità della bontà umana. Capita anche a me di lasciare l’euro del carrello a chi è davanti al supermercato per quello, per esperienza diretta sono poco portato a pensare a tutta questa empatia priva di un ritorno, anche fosse solo quella di volersi sentire “buoni”. Abbiamo esempi persino su queste pagine, figurarsi nell’universo mondo》.
》Quanto al sentirsi ricchi, come dici tu è tutto relativo, e non me ne frega niente se lo pensano o meno, io sto bene con quello che ho, sono sereno, ho un’amore ora felice e mi scoccia solo invecchiare per ovvi motivi. Non so come sei partito tu, ma io da ragazzo dormivo nella poltrona letto in una “casa” che forse non arrivava a 40mq. Dopo un diplomino professionale da disegnatore ho studiato sino alla laurea mentre lavoravo. Sono arrivato a fare tre lavori quando ero nel pieno delle forze e ho dato una casa, (ora deliziosa, ma era un ex laboratorio) alla mia famiglia, e senza fare mutui, e lo stesso, con mia moglie, alla figlia, tutto cash. Nessuno mi ha aiutato, ho solo e sempre dovuto contare sulle mie capacità e sul fondamentale supporto della donna che ho sposato da quando l’ho conosciuta, ma avevo già 36 anni. Poi sai com’è andata, usando la mia laurea, cominciando con un piccolo capitale e le ristrutturazioni. Mò basta. Sono sazio. Eppure sto anche “mantenendo” una famiglia muslim mio malgrado. Ancora per poco, sino all’8 luglio. Poi vendo pure quella casa.
GOLEM, Rossana, leggendo una corbelleria cattiveriosa di SUZANNE nei miei confronti, all’improvviso si è precipitata a criticarci, cambiando discorso. È come se quell’osservazione maliziosa l’avesse attivata, agitata. Non so perché le succede. Si infastidisce perché non lamentiamo particolari problemi; se sono felice o se tu sei stato un architetto di successo; se abbiamo la stessa opinione su un argomento! Guai a essere in sintonia, Golem, cambia canale, sintonizzati su Rossella Show. Rossana, tranquilla, come avrai notato anche su questa tematica delle offerte io e GOLEM dissentiamo, ma non abbiamo bisogno di litigare.
Rossana, certo che a volte i pacchi te li rifilano anche le marche costose, il cibo era solo un esempio. Comunque spesso si capisce la qualità leggendo gli ingredienti e assaggiando.
Generalmente si ha quel che si spende. Se mi serve un’auto per viaggi lunghi, la Panda è meno indicata di un’auto più prestante. Un bilocale che cade a pezzi con spandimenti vari…
In periferia in un condominio abitato da gentaglia costa sicuramente meno di un appartamento nuovo in centro o una casetta nuova con giardino. Avendo la disponibilità economica, chi sceglierebbe il primo? In questo caso non si preferisce la casa bella per vantarsene. Era questo il concetto che volevo esprimere. Poi c’è chi si compra il SUV per vantarsene con te e poi ti chiede di salire sulla tua auto perché non ha i soldi per la benzina.
SUZANNE, i miei amici erano molto divertiti della mia scenetta. Entrandogli nella loro testa con la comicità, li sensibilizzo sull’argomento. Solo tu non apprezzi. E dai, sorridi ogni tanto.
Trader, ma poi lo avete preso quel caffé tu e il tuo maestro Golem? Avete avuto finalmente l’occasione di.. conoscervi di persona?